Adesso che abbiamo sul forum Dafne, i racconti su Ernia, e non solo, potrebbero proliferare...

beh essendo il fratello di ernia non sono immune a partaccie di merda; questa però credo sia la più colossale:

circa 3 anni fa prendo il treno a Desenzano per andare a lavorare a Padova da un cliente dove mi aspettava un mio collega di Verona che andava là solitamente in macchina per i fatti suoi.

A Verona il treno rimane bloccato e veniamo a sapere che una persona si è buttata sotto il treno.

Sul treno c'era agitazione ed eravamo tutti un po' seccati per l'accaduto e per il ritardo accumulato.

Telefono al mio collega dicendo dell'accaduto con un incipit simile a questo:

"Uno stronzo ha pensato bene di togliersi la vita rompendo il cazzo a mezzo mondo" ....

"Ma stò coglione non poteva impiccarsi come fanno i suicidi normali" ....

etc... etc...

Il tarda mattinata raggiungo a Padova il mio collega che mi viene incontro piangendo:

"Lo stronzo suicida era il padre di mia moglie"

Peeeeeeeeso!!!...

(e anche perchè mi hanno chiuso già un topic )

Zio caro!!

Quella mattina c'ero anche io su quel treno
La mia reazione è stata come la vostra, con bestemmie in varie lingue

Un anno, prima della maggiore età, sono andato in vacanza a Riccione con due amici, Marco e il Lory, già citati in altri racconti… Quell’anno è stato pieno di aneddoti… Che elencherò qui di seguito…


I rigori

Eravamo nella nostra stanza d’albergo, si stava giocando una partita degli europei, nella fase finale del torneo… La partita era Italia – Olanda, e si era arrivati ai rigori… Marco, tifosissimo, restava con la faccia dentro al cuscino fino a che il rigore era tirato, e poi esultava urlando come un ossesso… Alla fine l’Italia segna il rigore decisivo e vince la partita… Marco per esultare salta in piedi, prende un posacenere di vetro e lo scaraventa fuori dalla finestra, frantumandolo contro la facciata dell’albergo di fronte, in pieno viale Dante…


L’asciugamano

Appena arrivati nella stanza d’albergo il Lory si lava la faccia, si asciuga, e decide di stendere l’asciugamano sulla finestra, me erroneamente lo scaglia fuori…


I barboni

Avevamo, nell’albergo, due pessime abitudini… La prima era quella di alzarci tardissimo, impedendo, alle donne delle pulizie di fare le pulizie… La seconda era, dopo la doccia, di asciugare per terra usando i nostri asciugamani… Il primo giorno tutto ok… Il secondo gli asciugamani erano sporchi, come se qualcuno li avesse usati per asciugare in terra, e così ci siamo asciugati nelle lenzuola, che poi abbiamo utilizzato per asciugare in terra… La sera ci siamo accorti dell’errore e siamo andati in edicola ad acquistare 4 quotidiani identici per coprirci con i fogli di giornale… La mattina dopo, la scena era apocalittica… Fogli di giornale ovunque, e noi coricati sui letti, invasi anche loro dai giornali… Al mattino veniamo svegliati dalla donna delle pulizie che tenta di aprire la porta… Ci tuffiamo a terra per cercare di nascondere i giornali… Quando la donna delle pulizie apre la porta si trova di fronte tre ragazzi in mutande, sdraiati per terra, in mezzo a montagne di fogli di giornale… Restiamo immobili, guardiamo la donna, la salutiamo con un cordiale “buongiorno”… Lei impallidisce, chiede scusa e richiude la porta…





A seguire altri racconti della stessa vacanza…

A militare alla visita del cazzo il tipo mi guarda e mi dice:

"togli le mutande"

e io abbasso le mutande

"mostralo"

io lo guardo in modo strano e con la mano gli indico il cazzo

mi guarda allibito e grida

"TIRA FUORI LA PELLE DELLA CAPELLAAAAAA"

Something Wild ha scritto:Un anno, prima della maggiore età, sono andato in vacanza a Riccione con due amici, Marco e il Lory, già citati in altri racconti… Quell’anno è stato pieno di aneddoti… Che elencherò qui di seguito…


I rigori

Eravamo nella nostra stanza d’albergo, si stava giocando una partita degli europei, nella fase finale del torneo… La partita era Italia – Olanda, e si era arrivati ai rigori… Marco, tifosissimo, restava con la faccia dentro al cuscino fino a che il rigore era tirato, e poi esultava urlando come un ossesso… Alla fine l’Italia segna il rigore decisivo e vince la partita… Marco per esultare salta in piedi, prende un posacenere di vetro e lo scaraventa fuori dalla finestra, frantumandolo contro la facciata dell’albergo di fronte, in pieno viale Dante…


L’asciugamano

Appena arrivati nella stanza d’albergo il Lory si lava la faccia, si asciuga, e decide di stendere l’asciugamano sulla finestra, me erroneamente lo scaglia fuori…


I barboni

Avevamo, nell’albergo, due pessime abitudini… La prima era quella di alzarci tardissimo, impedendo, alle donne delle pulizie di fare le pulizie… La seconda era, dopo la doccia, di asciugare per terra usando i nostri asciugamani… Il primo giorno tutto ok… Il secondo gli asciugamani erano sporchi, come se qualcuno li avesse usati per asciugare in terra, e così ci siamo asciugati nelle lenzuola, che poi abbiamo utilizzato per asciugare in terra… La sera ci siamo accorti dell’errore e siamo andati in edicola ad acquistare 4 quotidiani identici per coprirci con i fogli di giornale… La mattina dopo, la scena era apocalittica… Fogli di giornale ovunque, e noi coricati sui letti, invasi anche loro dai giornali… Al mattino veniamo svegliati dalla donna delle pulizie che tenta di aprire la porta… Ci tuffiamo a terra per cercare di nascondere i giornali… Quando la donna delle pulizie apre la porta si trova di fronte tre ragazzi in mutande, sdraiati per terra, in mezzo a montagne di fogli di giornale… Restiamo immobili, guardiamo la donna, la salutiamo con un cordiale “buongiorno”… Lei impallidisce, chiede scusa e richiude la porta…





A seguire altri racconti della stessa vacanza…

Dovresti farci un film (l'ho già detto?)

Sto tossendo fortissimo

Una mattina mi sveglio e molto assonnato vado in cucina, era estate e faceva molto caldo quindi indossavo solo le mutande.

Arrivo in cucina e mia mamma mi guarda in modo strano e mi indica le parti basse.

Avevo l'uccello ritto e duro come una trave che usciva dalle mutande

Ieri c'era una cameriera nuova nel pub dove vado spessissimo e oltre a non sapere cosa fosse la bibita che le avevamo ordinato, quando finalmente è arrivata a portarcela mi ha rovesciato tutto addosso

Altri racconti della vacanza del terrore…


Il McDonald e il cassiere tonto

Eravamo soliti andare a mangare al McDonald almeno 3 volte al giorno…
Uno di questi giorni Marco si offre di andare a prendere da mangiare, io lo seguo per aiutarlo a portare la roba…
Arriva il suo turno…
Marco: “ciao”
Cassiere: “ciao, dimmi”
Marco: “allora, un cichèn menù…”
Cassiere: “grande?”
Marco: “no, medio, li voglio tutti medi… poi… un big mec menù…”
Cassiere: “grande?”
Marco: “no, no, ho detto che li voglio tutti medi… e poi… un mec becon menù…”
Cassiere: “grande?”
Marco: “NO, PORCO DIO, HO DETTO CHE LI VOGLIO TUTTI MEDI!!!”
Io:


Il telecomando

Il Lory, durante il tempo libero in camera, aveva iniziato un divertente passatempo: mettere il telecomando della tv al centro del lenzuolo e poi tirare forte i lembi in modo da saettare lontano il telecomando… Aveva raggiunto una bravura fuori dal comune, bastava indicargli un bersaglio e lui lo colpiva… Ed esempio, io dicevo “lampada” e lui colpiva la lampada con il telecomando… Una volta però ha fatto un errore balistico, ha tirato troppo forte… Il telecomando ha impattato contro il soffitto, aprendosi, e provocando una pioggia di tasti colorati… Abbiamo lavorato per un pomeriggio per cercare di rimettere a posto i tasti… Con il risultato che l’1 era blu, il 2 grigio, il 3 rosso e così via…


L’appendino

Marco era solito lanciare oggetti dalla finestra verso l’albergo di fronte…
Un giorno si stava divertendo a lanciare fuori gli appendini per i vestiti…
Dopo uno dei numerosi lanci vediamo Marco con faccia allarmata, che diventa tutto rosso e grida: “NO!”
Subito io e il Lory pensiamo che si sia fatto scoprire, e temiamo per il peggio…
Invece lui si gira verso di noi con faccia esultante e grida: “SONO UN MITO!!!”…
Era riuscito ad appendere l’appendino ad uno stendibiancheria posto su un balcone dell’albergo di fronte…






Altri racconti seguiranno…

Questa mi è stata raccontata, per fortuna non ne ho avuto diretta testimonianza.

Una sera di mooolto tempo fa, un ragazzo che conosco era in macchina con altra gente. Scendeva da una stradina in discesa, e andava forte. La stradina terminava con uno stop ed una curva stretta, tra alcune case.
Questo ragazzo a un passeggero: "Che faccio, freno?"
Il passeggero: "Vai come te la senti".
E lui andò come se la sentiva.






Computo dei danni:
- colonnino dell'ENEL asportato;
- angolo del muro di una casa demolito;
- macchina parcheggiata presa in pieno;
- porta di un garage sfondata;
- n°1 macchina e n°2 scooter all'interno del garage colpiti e affondati, all'esito di un effetto domino di precisione chirurgica.

Nessun morto e nessun ferito grave: evidentemente, dio aiuta gli audaci e gli idioti.

Ancora altri racconti della vacanza del terrore…


La doccia

Il Lory un giorno aveva deciso di fare uno scherzo a Marco…
Aveva svitato quasi del tutto il doccino, e intasato lo scarico della doccia con la carta igienica…
Marco entra in doccia tutto tranquillo…
Subito sentiamo il rumore dell’acqua che si apre, e del doccino che conseguentemente cade a terra…
Tale rumore viene seguito da una valanga di insulti e bestemmie…
La doccia riprende…
Ovviamente il rumore dell’acqua sul pavimento cambia gradualmente, suonando sempre più “pieno”…
Ad un certo punto la porta del bagno si spalanca, Marco si sporge e lancia la griglia dello scarico sul letto del Lory, allagandolo…


Lo zombie

Vicino a Riccione sorgeva lo Zombie, un localino tipo Transilvania…
Nel locale, ad una certa ora il dj buemuschiato (come noi lo avevamo soprannominato), annunciava l’ora del serpente, il momento in cui, cioè, i camerieri portavano in giro per i tavoli un pitone…
A quell’ora noi eravamo soliti gridare: “E’ L’ORA DEL CAZZO!!!!”…


L’ascensore

Ogni volta che prendevamo l’ascensore dell’albergo, appena le porte si chiudevano, eravamo soliti fare versacci disumani come se stessimo malissimo… Un giorno, partiti dal pian terreno, abbiamo iniziato la solita scena… Dopo pochi attimi l’ascensore si è però riaperto, ancora al pianterreno, e i camerieri ci guardavano… Abbiamo ovviamente sfoderato delle facce di bronzo facendo finta di nulla e siamo ripartiti… Abbiamo scoperto solo quella sera che la tromba dell’ascensore aveva l’effetto di amplificare i suoni…





Ho altri racconti, che seguiranno…

ma solo io non le facevo ste cose?

La demenza più totale è ordinaria amministrazione quando si è in vacanza con gli amici

diciamo che non sono andata spesso in vacanza con gli amici...
non andavo nemmeno in gita con la scuola...