L'architetto che ha fatto la lottizzazione dove vorrei fabbricare è un pirla e ha messo sui lotti una lunga serie di regole pignolose e assurde a puro scopo di assecondare il suo gusto personale (tra l'altro pessimo).
Visto che tra le regole, non solo spuntano odiosi dettami tipo tetto a due falde direzione Nord-Sud con il lato lungo parallelo alla falda (successivamente definite "caserme") o falda Est-Ovest a 2, sempre con il lato lungo parallelo alla falda (successivamente definite "malghe"); un muro "difensivo" obbligatoriamente
in pietra calcarea di colore bianco non lucido a mosaico irregolare che notoriamente "costa pochissimo" di altezza altresì obbligatoria di 1.5 metri (corretto successivamente in 1.2 per esasperazione del Comune) tale da coprire la visuale in e da qualsiasi direzione; le presiane (gli scuri no) disponibili in solo 3 colori di cui ricordo solo
azzurro color carta da zucchero e non sia mai che siano in alluminio finto legno, PVC finto legno o lucide cosi come tutti i serramenti, ringhiere e balconi; le grondaie solo in rame che costa poco e non si rovina mai...
MA...ha inserito "regole agevolanti" che permettono agli edifici su cui lui ricopriva il ruolo di supervisore ai lavori, ovvero quello che ci mette la firma, che permettevano di costruire ad una distanza di 4.2 metri dal confine dove la legge ne prevede 5 senza deroghe, con la scusa che
"data la conformazione sfavorevole del lotto" (le "maghe" per intenderci) e

e quest'ultima gli ha procurato un condominio esteticamente orrendo, una causa contro il Comune per abuso edilizio (perchè nessuno l'ha fermato e tutt'ora tali costruzioni sono ultimate, abitate e fuor di misura), la revoca del autorizzazione a presentare disegni o qualsivoglia opera all'interno del territorio comunale, una valanga di insulti e il disprezzo generale di un pò tutti.
Ora... la domanda è: si può radiarlo dall'albo degli architetti?