Leadingtherats ha scritto:Bah, ma di che sport state parlando?
Io non seguo il calcio
Il calcio non esiste


2 a 1 in casa col Palermo, diobestia

jmilton00 ha scritto:

sareh ha scritto:Sabato sfida col Brasile!
Birra e rutto libero
L' Italia dovrà vincere perchè devo massacrare di un collega

Io ho paura dei brasiliani
Ma ho fiducia negli azzurri (Cazzo, per una volta che abbiamo una squadra decente in uno sport )

sareh ha scritto:io sono fiduciosa, giochiamo in casa e dopo la partita a cui ho assistito mercoledì, l' anti-sportività del pubblico italiano potrebbe aiutare gli azzurri a vincere

sareh ha scritto:anche al momento degli inni.
sono durati tipo 20 secondi come da regolamento della federazione..
peccato però, che partito quello italiano, tutto il palazzetto si è alzato in piedi è l' ha cantato quasi per intero

Sephiroth ha scritto:ma come cazzo si fa a portarsi dietro tifosi del genere?
poteva essere una bella partita, ed invece è stato quel che è stato.
ultranazionalisti serbi, gente di merda!

jmilton00 ha scritto:

Sephiroth ha scritto:ma come cazzo si fa a portarsi dietro tifosi del genere?
poteva essere una bella partita, ed invece è stato quel che è stato.
ultranazionalisti serbi, gente di merda!

Quoto in pieno... ma i controlli all'ingresso dello stadio?

Genova, notte di guerriglia 17 arresti
C'è anche Ivan, il capo ultrà serbo
16 feriti, tra cui due carabinieri, 35 denunciati, 138 persone in via identificazione attraverso i filmati

GENOVA - È stata evitata un'altra Heysel, perché gli ultrà che hanno messo a ferro e fuoco la zona di Marassi fino alle due di notte erano dei veri e propri criminali: è questa la considerazione che trapela tra i responsabili dell'ordine pubblico, al termine della notte di furia e violenza degli ultràserbi nel capoluogo ligure. Il bilancio finale parla di 16 feriti, di cui due carabinieri, e 17 arrestati.

IVAN - Tra loro c’è anche l’uomo tatuato che, tronchesi alla mano, ha tagliato la rete della gabbia all’ interno della quale, dentro lo stadio, erano stati confinati i circa 2.000 hooligan di Belgrado. Si chiama Ivan. Lo hanno trovato le forze dell’ordine dopo le perquisizioni andate avanti tutta la notte: era nascosto nel vano motore di uno dei pullman che avrebbero dovuto riportare a casa gli ultrà. È stato identificato attraverso una data che è tatuata sull’avambraccio dell’uomo. Alle 3 è stato arrestato.

PRIMA DELLA PARTITA - Gli scontri, preceduti dalle devastazioni prepartita nel centro di Genova, erano proseguiti dentro lo stadio con il lancio di petardi e il tentativo di sfondamento della barriera antiproiettile che divideva gli ultrà dal resto del pubblico genovese. E poi erano deflagrati all’ uscita dello stadio, quando tutto il pubblico era tornato a casa e anche Italia e Serbia erano rientrate nei rispettivi alberghi. La guerriglia è durata fin oltre le due di notte. In mattinata, il bilancio della Questura di Genova parla di 17 arresti e 16 feriti, di cui 2 carabinieri e gli altri tutti serbi. Sono 35 gli hooligan denunciati, 138 quelli identificati. Dei 16 feriti che hanno fatto ricorso alle cure mediche negli ospedali genovesi, uno è ricoverato a scopo precauzionale. La polizia autostradale nella notte ha predisposto un piano di evacuazione dei pullman dei tifosi serbi, e il deflusso si è completato regolarmente. Gli incidenti della notte erano scoppiati quando il gruppo di ultrà, controllati a vista da polizia, carabinieri e guardia di finanza in assetto antisommossa, aveva tentato di forzare il cancello della recinzione dove erano confinati in attesa del deflusso. Un vero e proprio agguato è stato teso dagli hooligan a un reparto della Finanza, e quel punto le forze dell’ordine hanno lanciato fumogeni ed effettuato cariche. Gli ultrà hanno di nuovo tentato di fare irruzione dentro lo stadio, verso la tribuna stampa dove erano ancora al lavoro gli inviati di giornali italiani e serbi. Nel frattempo, nel piazzale antistante lo stadio erano accorse alcune decine di ultrà di Genoa e Samp, intenzionate a ingaggiare una battaglia con i serbi; sono stati subito rimandati indietro dalle forze dell’ordine. Quando verso le due della notte la tensione è calata, la polizia ha fatto scendere gli hooligan già saliti sui bus per le perquisizioni. Sequestrati bastoni, spranghe, coltelli e uno zainetto con all’interno dei grossi petardi o bombe carta.] IVAN - Tra loro c'è anche l'uomo tatuato che, tronchesi alla mano, ha tagliato la rete della gabbia all' interno della quale, dentro lo stadio, erano stati confinati i circa 2.000 hooligan di Belgrado. Si chiama Ivan. Lo hanno trovato le forze dell'ordine dopo le perquisizioni andate avanti tutta la notte: era nascosto nel vano motore di uno dei pullman che avrebbero dovuto riportare a casa gli ultrà. È stato identificato attraverso una data che è tatuata sull'avambraccio dell'uomo. Alle 3 è stato arrestato.

PRIMA DELLA PARTITA - Gli scontri, preceduti dalle devastazioni prepartita nel centro di Genova, erano proseguiti dentro lo stadio con il lancio di petardi e il tentativo di sfondamento della barriera antiproiettile che divideva gli ultrà dal resto del pubblico genovese. E poi erano deflagrati all' uscita dello stadio, quando tutto il pubblico era tornato a casa e anche Italia e Serbia erano rientrate nei rispettivi alberghi. La guerriglia è durata fin oltre le due di notte. In mattinata, il bilancio della Questura di Genova parla di 17 arresti e 16 feriti, di cui 2 carabinieri e gli altri tutti serbi. Sono 35 gli hooligan denunciati, 138 quelli identificati. Dei 16 feriti che hanno fatto ricorso alle cure mediche negli ospedali genovesi, uno è ricoverato a scopo precauzionale. La polizia autostradale nella notte ha predisposto un piano di evacuazione dei pullman dei tifosi serbi, e il deflusso si è completato regolarmente. Gli incidenti della notte erano scoppiati quando il gruppo di ultrà, controllati a vista da polizia, carabinieri e guardia di finanza in assetto antisommossa, aveva tentato di forzare il cancello della recinzione dove erano confinati in attesa del deflusso. Un vero e proprio agguato è stato teso dagli hooligan a un reparto della Finanza, e quel punto le forze dell'ordine hanno lanciato fumogeni ed effettuato cariche. Gli ultrà hanno di nuovo tentato di fare irruzione dentro lo stadio, verso la tribuna stampa dove erano ancora al lavoro gli inviati di giornali italiani e serbi. Nel frattempo, nel piazzale antistante lo stadio erano accorse alcune decine di ultrà di Genoa e Samp, intenzionate a ingaggiare una battaglia con i serbi; sono stati subito rimandati indietro dalle forze dell'ordine. Quando verso le due della notte la tensione è calata, la polizia ha fatto scendere gli hooligan già saliti sui bus per le perquisizioni. Sequestrati bastoni, spranghe, coltelli e uno zainetto con all'interno dei grossi petardi o bombe carta.

Sephiroth ha scritto:bisogna sempre intervenire con personale esperto, che individua il problema, lo isola e lo cancella dal mondo.
perchè violenza si sui soggetti che lo meritano, ma non diffusa anche a chi è presente pacificamente.

Sephiroth ha scritto:no, non sarebbe giusto. di circa 2000 serbi presenti non più di 200 erano quelli venuti apposta per far casino. gli altri erano altrettanto sconvolti.
come quando caricano le manifestazioni al G8 o altro, per pochi che stanno lì in mezzo a scassare vetrine e lanciare pietre.
bisogna sempre intervenire con personale esperto, che individua il problema, lo isola e lo cancella dal mondo.
perchè violenza si sui soggetti che lo meritano, ma non diffusa anche a chi è presente pacificamente.

Ferox ha scritto:

Sephiroth ha scritto:no, non sarebbe giusto. di circa 2000 serbi presenti non più di 200 erano quelli venuti apposta per far casino. gli altri erano altrettanto sconvolti.
come quando caricano le manifestazioni al G8 o altro, per pochi che stanno lì in mezzo a scassare vetrine e lanciare pietre.
bisogna sempre intervenire con personale esperto, che individua il problema, lo isola e lo cancella dal mondo.
perchè violenza si sui soggetti che lo meritano, ma non diffusa anche a chi è presente pacificamente.

sì ma se chi è lì pacificamente invece di stare a guardare quei "pochi" idioti facesse qualcosa o quantomeno li isolasse il compito delle forze dell'ordine sarebbe molto più facile...
la stragrande maggioranza è gente onesta che depreca certi atteggiamenti? che in duemila prendano quei duecento per le orecchie e li consegnino alla polizia...
non vogliono intervenire in prima persona per paura o altro? si defilano e indicano "i cazzari sono quelli !"
se la gente onesta si comportasse così gli innocenti che prendono manganellate si conterebbero sulle dita di una mano e la polizia avrebbe molte meno difficoltà ad intervenire.

Leadingtherats ha scritto:Beh, Ferox, c'è anche da dire che duemila tifosi "normali", magari gente con famiglia al seguito, non si arrischierebbero certo ad immischiarsi con duecento criminali esagitati. Purtroppo non è mai facile far fronte a questi casi.
Purtroppo. Perché nel mio mondo ideale, a mantenere l'ordine negli stadi sarebbero sufficienti quattro cecchini armati di fucili di precisione. E giusto un paio di steward per raccogliere il cervello di Ivan dal campo.

Ferox ha scritto:comunque se inoltri una proposta di legge per l'estirpazione degli idioti tramite cecchini ti voto