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La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

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La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi Isa il 01 apr 2008 11:52

PISA. Per la cosiddetta pillola del giorno dopo non c'è obiezione di coscienza che tenga. Non è un farmaco abortivo ma un anticoncezionale e perciò nessun medico può rifiutarsi di prescriverlo. Lo ha ribadito a chiare lettere anche il consiglio regionale toscano appena un mese fa con una delibera che avverte i medici che non fornire la pillola a chi la chiede si configura come un reato: quello di interruzione di pubblico servizio. Ciò nonostante a Pisa ci sono dottori che quella pasticca non la vogliono dare. Adesso rischiano grosso: una sanzione disciplinare dell'azienda sanitaria locale e soprattutto una denuncia alla magistratura. Sono i dottori della guardia medica e del pronto soccorso in cui si sono imbattute due ragazze che, dopo rapporti sessuali a rischio, avevano bisogno di quel tipo di anticoncenzionale. Le loro esperienze - una risale alla vigilia di Pasqua, l'altra alla notte tra mercoledì e giovedì scorso - sono state segnalate all'Asl 5 che ha immediatamente avviato un'indagine interna. La prima storia vede protagonista una studentessa poco più che ventenne.

È la vigilia di Pasqua, la ragazza insieme al fidanzato si reca alla guardia medica del villaggio "I Passi" ma davanti al portone trova un cartello che dice più o meno così: "Presso questo ufficio non viene prescritta la cosiddetta pillola del giorno dopo". «Erano le 2 di notte - racconta la giovane - non potevo trovare né il mio medico né la mia ginecologa. Allora siamo corsi al pronto soccorso ma anche lì ci è stata chiusa la porta in faccia: ci hanno spiegato che avremmo dovuto aspettare le sei di mattina perché il medico di guardia a quell'ora era anche lui un obiettore di coscienza e non ci avrebbe mai prescritto la pillola». Così solo all'alba la ragazza riesce a ricevere il farmaco, per il quale tra l'altro deve pagare un ticket di 25 euro che non sarebbe stato necessario se avesse potuto ottenere la pillola presso la guardia medica. La pillola - come dimostra uno studio dell'Organizzazione mondiale della sanità - è tanto più efficace quanto prima viene assunta. Dieci ore sono un periodo ancora sufficiente a garantire un'efficacia adeguata da parte dell'anticoncezionale. Ma per la ragazza le ore trascorse sono state comunque troppe e la paura continua ad angosciarla. Il secondo caso segnalato all'Asl è di pochi giorni dopo.

Stavolta la ragazza si fa accompagnare da un'amica: arrivano di sera al pronto soccorso dove però c'è una serie di emergenze che hanno la precedenza. Un'infermiera suggerisce alla giovane di fare riferimento alla guardia medica, in modo da non perdere tempo. «Abbiamo telefonato alla guardia medica - ricorda la giovane - ma la risposta è stata agghiacciante: ci hanno risposto di restare pure al pronto soccorso perché tanto lì nessuno dei medici ci avrebbe prescritto la pillola». Anche l'infermiera del Santa Chiara, a quel punto, non ha potuto fare altro che consigliare di attendere o risolvere il problema autonomamente. Un parente, medico, dell'amica, svegliato in piena notte, risolve il problema prima che sia troppo tardi. Sui due episodi l'azienda sanitaria locale ha avviato un'indagine interna. È lo stesso responsabile del servizio Guardie mediche Mauro Maccari a seguirla personalmente. Primo obiettivo è identificare con certezza i medici che si sono rifiutati di prescrivere la pillola e chiarire i vari aspetti della vicenda, a cominciare dal cartello che la ragazza ha visto sulla porta della guardia medica (l'azienda tra l'altro vieta l'apposizione di cartelli se non autorizzati).

C'è un fatto che potrebbe risultare decisivo nella definizione delle responsabilità su quello che è successo. Da poco più di un anno, come ricorda il presidente dell'ordine dei medici di Pisa Giuseppe Figlini, il comitato di bioetica ha introdotto la possibilità di una cosiddetta clausola di coscienza: ovvero - fermo restando che la pillola del giorno non è un farmaco abortivo e perciò appellarsi all'obiezione di coscienza non è consentito - chi proprio non se la sente di prescriverla può non farlo purché metta in condizione il paziente di ottenere quello che chiede nei tempi e nei termini stabiliti. Ma questo presuppone una preventiva comunicazione all'azienda. Nessun medico però - spiegano dall'Asl - ha mai comunicato ufficialmente il suo disagio rispetto a questo tipo di prescrizione né tantomeno si è appellato alla clausola di coscienza.
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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi Sephiroth il 01 apr 2008 11:56

non resta che adeguarsi alla maggior parte dei paesi europei, e rendere la pillola vendibile senza ricetta.
cosi' si risolvono tutti i problemi, i dottori non vanno contro la loro coscienza e il farmaco e' disponibile a chi serve..
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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi Leadingtherats il 01 apr 2008 12:04

Per me sarebbe sufficiente che tale informazione fosse portata a conoscenza del maggior numero di persone possibile. Così chi si vede negare la pillola può placare ogni travaglio etico del medico con una semplice telefonata alla più vicina caserma dei Carabinieri :sis
"Non ho mai ucciso nessuno che non meritasse d'essere ucciso, secondo gli standard correnti del nostro modo di vivere. Non ho mai distribuito materiale osceno da utilizzare a fini di masturbazione: ho accettato di parlare con Peter e Bax Engleking solo perché ero affezionato al loro padre, possa Dio dare pace all'anima sua, anche se era un fottuto crucco. Non uccido spettatori innocenti, perché è mitzvah, un comandamento, e io rispetto i Dieci Comandamenti, quando il lavoro me lo permette."

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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi Isa il 01 apr 2008 12:10

anche perchè si rischierebbe che chiunque può andare a prendere questo farmaco e utilizzarlo spessissimo come se fosse un anticoncezionale...
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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi LadyAugustaBracknell il 01 apr 2008 12:33

infatti, con le povere idiote di ragazzine che circolano adesso, del tutto disinformate e convinte che il salto della quaglia sia inattaccabile, ci ritroveremmo con una generazione di donne sterili (pare che dopo 4-5 massimo 6 volte ci sia un rischio concreto di sterilità).

certo queste individue così sconsiderate grazie al cielo non si riprodurrebbero, così andrebbero ad adottare tanti bambini che poverini i genitori non li hanno. c'è sempre una speranza quando il dna non è lo stesso...
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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi Something Wild il 01 apr 2008 13:05

Se fosse ceduta liberamente ci sarebbe davvero il rischio che la pillola del giorno dopo sia utilizzata come anticoncezionale...

Concordo con LTR, l'informazione che non prescriverla è reato deve girare il più possibile...
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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi Highelf il 01 apr 2008 14:02

LadyAugustaBracknell ha scritto:certo queste individue così sconsiderate grazie al cielo non si riprodurrebbero, così andrebbero ad adottare tanti bambini che poverini i genitori non li hanno. c'è sempre una speranza quando il dna non è lo stesso...

Il problema è che la causa di questo tipo di stupidità non è genetica ma ambientale, quindi a un figlio adottato farebbero esattamente gli stessi danni che farebbero a un figlio naturale...
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Mrfrag ha scritto:Peti come un'Harley

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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi Sephiroth il 01 apr 2008 14:32

Something Wild ha scritto:Se fosse ceduta liberamente ci sarebbe davvero il rischio che la pillola del giorno dopo sia utilizzata come anticoncezionale...

Concordo con LTR, l'informazione che non prescriverla è reato deve girare il più possibile...



vero, c'e' questo rischio, ma li' ci dovrebbe essere l'intervento dell'informazione a tutto spiano tramite tv, pubblicita' etc.. che informa di quali sono i rischi.

non e' una cosa impossibile dato che in piu' di qualche paese e' gia' venduta liberamente.
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Isa ha scritto:credo che tra wagner e il death ci sia un collegamento quasi diretto...
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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi Something Wild il 01 apr 2008 14:37

Sephiroth ha scritto:
Something Wild ha scritto:Se fosse ceduta liberamente ci sarebbe davvero il rischio che la pillola del giorno dopo sia utilizzata come anticoncezionale...

Concordo con LTR, l'informazione che non prescriverla è reato deve girare il più possibile...



vero, c'e' questo rischio, ma li' ci dovrebbe essere l'intervento dell'informazione a tutto spiano tramite tv, pubblicita' etc.. che informa di quali sono i rischi.

non e' una cosa impossibile dato che in piu' di qualche paese e' gia' venduta liberamente.


Ma in Italia c'è il vaticano...

L'informazione su argomenti del genere è bandita...

E quindi non può funzionare...
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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi Sephiroth il 01 apr 2008 14:47

quindi a chiusura di un cerchio, per vivere tranquilli, bombardiamo il vaticano..
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Isa ha scritto:credo che tra wagner e il death ci sia un collegamento quasi diretto...
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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi Something Wild il 01 apr 2008 14:54

Sephiroth ha scritto:quindi a chiusura di un cerchio, per vivere tranquilli, bombardiamo il vaticano..


Ovvio...
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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi MrFrag il 01 apr 2008 15:03

Sephiroth ha scritto:quindi a chiusura di un cerchio, per vivere tranquilli, bombardiamo il vaticano..


la degna conclusione è sempre quella :sis
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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi LadyAugustaBracknell il 01 apr 2008 15:42

Highelf ha scritto:
LadyAugustaBracknell ha scritto:certo queste individue così sconsiderate grazie al cielo non si riprodurrebbero, così andrebbero ad adottare tanti bambini che poverini i genitori non li hanno. c'è sempre una speranza quando il dna non è lo stesso...

Il problema è che la causa di questo tipo di stupidità non è genetica ma ambientale, quindi a un figlio adottato farebbero esattamente gli stessi danni che farebbero a un figlio naturale...


uno che si è fatto un pò di anni in orfanotrofio per me è già un pezzo avanti a capire come funziona la vita, almeno spero.
gli orfanotrofi gestiti dalla chiesa dovrebbero bruciare all'istante.
insieme al vaticano.
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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi Isa il 04 apr 2008 10:33

FIRENZE - La procura di Pisa apre un'inchiesta per la pillola del giorno dopo rifiutata a due ragazze e intanto da Firenze arriva via mail a Repubblica la segnalazione di un caso analogo: "Ho telefonato alla guardia medica del mio quartiere, hanno rifiutato la prescrizione e mi hanno detto di rivolgermi altrove". Anche questa denuncia, come a Pisa, tira in ballo non un singolo medico ma un intero servizio pubblico di guardia medica. Quando è così, le cose si complicano, come ha ribadito ieri il ministro della sanità Livia Turco in una lettera alla Federazione nazionale dei medici. Occorre "che la prescrizione della contraccezione d'emergenza sia garantita, oltre che nei servizi consultoriali, anche nei pronto soccorso e nelle guardie mediche, prevedendo la presenza di almeno un medico non obiettore in ogni distretto sanitario".

Prende spunto dai casi di Pisa L'Avvenire di ieri per difendere la libertà di scelta dei medici. Sui fatti di questi giorni, in particolare, il giornale dei vescovi minimizza: li definisce "di rilievo limitato, ma occasione per alcuni laicisti per riaprire polemiche stantie, accusare i cattolici di oscurantismo, stigmatizzare i medici obiettori".

Antonio di Bugno, che svolge le funzioni di capo della procura a Pisa, ha invece aperto un'inchiesta sulla base degli articoli di stampa: l'ipotesi di reato potrebbe essere interruzione di pubblico servizio. Mentre i vertici della Asl pisana, che ieri hanno sentito i due medici indicati come autori del rifiuto, concluderanno entro la settimana l'indagine interna. Eventuali contestazioni potranno essere utilizzate in fase di processo penale, come prove per una condanna, o in fase disciplinare presso l'ordine: i medici rischiano la sospensione.

I casi risalgono alla vigilia di Pasqua e alla notte tra mercoledì e giovedì di una settimana fa. A Pasqua una ventenne, con il fidanzato, va alla guardia medica del quartiere "I Passi" e trova un cartello che dice "qui non si prescrive la pillola del giorno dopo. Rivolgersi al proprio medico, pronto soccorso, ginecologia, consultorio, qualsiasi medico privato". Nel secondo caso una ragazza denuncia di aver ricevuto dinieghi di prescrizione dal pronto soccorso dell'ospedale Santa Chiara oltre che dalla guardia medica. La Asl però assolve il pronto soccorso dove "la pillola è stata somministrata in entrambi i casi".

Resta il comportamento delle due guardie mediche che ieri sono state sentite dal direttore sanitario dell'Asl 5 Rocco Damone e che hanno prodotto una relazione difensiva. Damone vuole in particolare valutare se i dottori hanno violato gli articoli 22 e 36 del codice deontologico: il primo consente al medico di non prestare la propria opera se in contrasto con le proprie convinzioni ma gli impone di informare l'utente su come godere del servizio, mentre il secondo subordina l'obiezione di coscienza all'emergenza (il farmaco va somministrato entro 12 ore e non oltre 72 ore dal rapporto e - precisa il foglietto delle istruzioni - non interrompe gravidanze in atto ndr).
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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi Leadingtherats il 04 apr 2008 11:07

Ecco, questo era proprio ciò che dicevo quando parlavo di informazione: basta un po' di risonanza mediatica e cominciano a fioccare le denunce. Vediamo se la capiscono, ora.
"Non ho mai ucciso nessuno che non meritasse d'essere ucciso, secondo gli standard correnti del nostro modo di vivere. Non ho mai distribuito materiale osceno da utilizzare a fini di masturbazione: ho accettato di parlare con Peter e Bax Engleking solo perché ero affezionato al loro padre, possa Dio dare pace all'anima sua, anche se era un fottuto crucco. Non uccido spettatori innocenti, perché è mitzvah, un comandamento, e io rispetto i Dieci Comandamenti, quando il lavoro me lo permette."

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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi Isa il 08 apr 2008 15:13

Pillola del giorno dopo: ministero, "Segnalateci le difficolta'"

MILANO - "Segnalate al Ministero le difficolta' di prescrizione": di fronte alle continue segnalazioni di medici obiettori di coscienza che negano la prescizione della pillola del giorno dopo, medicinale progestinico contraccettivo, interviene il ministro della Salute Turco. "A seguito delle notizie riportate dalla stampa sulle difficolta' riscontrate in diverse localita' italiane per ottenere la prescrizione presso le strutture del Ssn della 'pillola del giorno dopo', il Ministro della Salute Livia Turco invita i cittadini a segnalare tali casi all'Ufficio relazioni con il pubblico (URP) del Ministero della Salute. Sara' cura del Ministero inviare tali segnalazioni alle Regioni e alle Asl di competenza per facilitare l'adozione di misure che evitino disfunzioni nel servizio", recita il comunicato. L'URP del Ministero e' attivo dal lunedi' al venerdi', dalle ore 9.00 alle ore 12.00, con risposte telefoniche ai numeri 0659942378 - 0659942758, oppure puo' essere contattato via mail a qualsiasi ora e giorno della settimana (le segnalazioni verranno esaminate entro le successive 24 ore ed entro le 48 ore durante il fine settimana) entrando nel sito http://www.ministerosalute.it e cliccando sulla sezione dedicata all'URP e poi su "scrivi all'URP". (Agr)

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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi Something Wild il 08 apr 2008 17:06

Isa ha scritto:
Pillola del giorno dopo: ministero, "Segnalateci le difficolta'"

MILANO - "Segnalate al Ministero le difficolta' di prescrizione": di fronte alle continue segnalazioni di medici obiettori di coscienza che negano la prescizione della pillola del giorno dopo, medicinale progestinico contraccettivo, interviene il ministro della Salute Turco. "A seguito delle notizie riportate dalla stampa sulle difficolta' riscontrate in diverse localita' italiane per ottenere la prescrizione presso le strutture del Ssn della 'pillola del giorno dopo', il Ministro della Salute Livia Turco invita i cittadini a segnalare tali casi all'Ufficio relazioni con il pubblico (URP) del Ministero della Salute. Sara' cura del Ministero inviare tali segnalazioni alle Regioni e alle Asl di competenza per facilitare l'adozione di misure che evitino disfunzioni nel servizio", recita il comunicato. L'URP del Ministero e' attivo dal lunedi' al venerdi', dalle ore 9.00 alle ore 12.00, con risposte telefoniche ai numeri 0659942378 - 0659942758, oppure puo' essere contattato via mail a qualsiasi ora e giorno della settimana (le segnalazioni verranno esaminate entro le successive 24 ore ed entro le 48 ore durante il fine settimana) entrando nel sito http://www.ministerosalute.it e cliccando sulla sezione dedicata all'URP e poi su "scrivi all'URP". (Agr)



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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi Isa il 08 apr 2008 17:12

spero proprio di non dovermi più trovare in una situazione di "bisogno" :non
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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi Isa il 23 apr 2008 11:05

Aborto, nel 2007 in calo del 3% aumenta però tra le immigrate
In crescita il numero di medici e paramedici obiettori
La pillola Ru486 in Italia ancora alla fase sperimentale

ROMA - Diminuiscono le interruzioni volontarie di gravidanza, si diffonde lentamente, a livello regionale, l'uso della pillola Ru486, e soprattutto è buono lo stato di salute della legge 194 che, "come i dati a disposizione confermano, ha permesso un cambiamento sostanziale del fenomeno abortivo nel nostro Paese e il raggiungimento degli obiettivi attesi". E' quanto afferma il ministro della Salute, Livia Turco, illustrando i dati contenuti nella "Relazione annuale sull'attuazione della 194/1978" trasmessa oggi al Parlamento, che contiene i numeri preliminari per l'anno 2007 e quelli definitivi per il 2006. Una legge, spiega Turco, "non solo efficace, ma saggia e lungimirante, rispettosa dei principi etici della tutela della salute della donna e della responsabilità femminile rispetto alla procreazione, del valore sociale della maternità e del valore della vita umana dal suo inizio". Il ministro ribadisce pertanto "la necessità non di una sua modifica, ma di un rinnovato impegno programmatorio e operativo da parte di tutte le istituzioni competenti, delle operatrici e degli operatori dei servizi".

Aborti in diminuzione nel 2007. L'anno scorso sono state praticate 127.038 interruzioni di gravidanza, con un calo del 3% rispetto al 2006 (131.038 casi) e del 45,9% nel confronto con il 1982, l'anno in cui si è registrato il più alto numero di interventi (234.801 casi). La diminuzione complessiva del 2007 è dovuta al calo netto degli aborti tra le donne italiane, (-3,7% rispetto al 2006 e -61,4% sul 1982). Le immigrate invece continuano a fare ricorso all'interruzione volontaria di gravidanza sempre più numerose, con un 4,5% in più rispetto all'anno precedente. Il tasso di abortività (numero degli interventi per mille donne in età feconda tra 15-49 anni), l'indicatore più accurato per una corretta valutazione della tendenza al ricorso all'aborto, nel 2007 è risultato pari a 9,1 per 1.000 a fronte del 9,4 per 1.000 del 2006 e del 17,2 per 1.000 del 1982.

Obiezione in aumento. Si fa sempre più numeroso fra i medici il fronte del no all'aborto. Nel 2007 i ginecologi obiettori in Italia hanno raggiunto quasi il 70%, contro il 58,7% del 2003, mentre gli anestesisti sono passati dal 45,7% del 2003 al 50,4% del 2007 e il personale non medico dal 38,6% al 42,6%. Secondo i dati comunicati dalle Regioni, nel Sud la crescita è maggiore, e in alcune Regioni addirittura i dati raddoppiano. In Campania l'obiezione per i ginecologi è salita dal 44,1% all'83%, per gli anestesisti dal 40,4% al 73,7%, per il personale non medico dal 50% al 74%. Tendenza simile anche in Sicilia, dove i ginecologi obiettori sono passati dal 44,1% all'84,2%, gli anestesisti dal 43,2% al 76,4% e il personale non medico dal 41,1% al 84,3%. Non mancano alcune regioni del Nord, come il Veneto, in cui l'obiezione è superiore al dato nazionale: qui i ginecologi che non effettuano interruzioni di gravidanza sono il 79,1%, gli anestesisti il 49,7% e il personale non medico il 56,8%.

Obiezione, Turco: "Ma i servizi siano garantiti". Nella relazione, Turco raccomanda "di monitorare l'adeguata offerta delle prestazioni in relazione all'aumento del fenomeno dell'obiezione di coscienza da parte del personale dei servizi, al fine sia di garantire la libertà di obiezione, riconosciuta dall'articolo 9 della legge 194, sia di assicurare la continuità assistenziale. Infatti in alcune Regioni l'obiezione di coscienza ha raggiunto livelli tali - afferma il ministro - da prefigurare un'oggettiva condizione di grave difficoltà per le donne nell'accesso ai servizi. In questo senso, si ribadisce che sono le Regioni, in applicazione del medesimo articolo 9 della normativa, che devono controllare e garantire l'attuazione della legge, anche attraverso la mobilità del personale".

Invariato il numero dei terapeutici, in diminuzione i clandestini. Il numero degli aborti terapeutici, ovvero quelli effettuati dopo il 90esimo giorno di gravidanza, è rimasto invariato. La loro percentuale nel 2006 è stata del 2,9%, di cui il 2,2% effettuati tra la 13esima e 20esima settimana, e lo 0,7% dopo la 21esima settimana. Quanto agli aborti clandestini, la relazione fornisce un dato più aggiornato e contenuto. Nel rapporto precedente, la stima per il 2005 era presunta in circa 20mila. Ora, invece, si stima che gli aborti clandestini nel 2005 siano stati circa 15mila, dato inferiore a quello del 1983, in cui si valutava fossero 100 mila, e che riguarda solo le italiane. Per le straniere non si dispone di stime affidabili.

Ru486, ancora fase sperimentale. Se in paesi come Francia, Gran Bretagna e Svezia, nel 2006 più di un quarto delle donne ha scelto l'aborto farmacologico, in Italia il ricorso alla pillola RU486 è ancora alla fase sperimentale. Dal 2005 al 2007 sono state 2.353, in totale, le donne che vi hanno fatto ricorso, e sei le regioni che l'hanno utilizzata. In particolare, si è iniziato nel 2005 in Piemonte e Toscana, che hanno utilizzato il mifepristone - principio base della RU486 - in 132 casi. Nel 2006 le regioni che l'hanno usata sono salite a cinque (Piemonte, Trento, Emilia Romagna, Toscana e Marche) per un totale di 1.151 casi (pari allo 0.9% delle interruzioni volontarie di gravidanza effettuate). Anche nel 2007 sono state cinque le Regioni in cui si è adoperata la RU486, ma con una novità: per la prima volta l'ha sperimentata una regione del Sud, la Puglia, oltre a Trento, Emilia Romagna, Toscana, e Marche. Complessivamente i casi sono stati 1.070 - ipotizzando che il valore della Toscana, che non è riuscita a fornire il dato, sia rimasto invariato.
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Re: La pillola del giorno dopo? Arrangiatevi

Messaggiodi Maestro il 23 apr 2008 11:06

Un giorno mi prenderò del tempo per leggerlo... :ump
"What good will it be for a man, if he gains the whole world, yet forfeits his soul?" (Mt 16,26)

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