
Isa ha scritto:
siamo d'accordo che l'ambiente esterno riesce a influenzare, ma è che anche vero che nessuno di noi ha mai raggiunto questi eccessi, non è che l'a vodka l'hanno inventata ora
Tutti ci siamo ubriacati, chi più e chi meno...
Il problema è che adesso sembra mancare il senso della misura...
Zapa ha scritto:
la colpa è anche di chi non vuole avere buon senso...
io con i coetanei che andavano in coma etilico ed altri amici e conoscenti che bevevano cosa dovevo diventare?
eppure non ho mai fatto una balla e prima dei 17 anni praticamente non ho toccato alcohol...
stessa cosa per te Maeglin, gente che conoscevi si drogava e cose varie, ma da quanto mi è sembrato dal poco tempo che ti ho potuto parlare non sembri uno che lo farebbe mai...
MrFrag ha scritto:Io a 14 anni passavo il tempo coi videogiochi, non mi passava nemmeno per la testa di bere vodka fino a star male.
[MTE] - Vale - ha scritto:MrFrag ha scritto:Io a 14 anni passavo il tempo coi videogiochi, non mi passava nemmeno per la testa di bere vodka fino a star male.
e comunque c'entra molto anche la compagnia con cui ti trovi; io invece con i videogiochi ho iniziato adesso...però con l'alcool non ho smesso...
RodrigoNavarro ha scritto:ma io ribadisco... non è vietato da un po' di anni vendere alcoolici ai minori di 16 anni?
Isa ha scritto:non ho mai conosciuto nessuno in coma etilico, sentire zapa che dice che un suo coetaneo è già a due volte mi fa rabbrividire...
cazzo io mi sono ubriacata due volte a vomitare...
i ragazzi non devono avere in mano 50 euro nel weekend, cosa minchia se ne fanno? (risposta: bevono), noi non avevamo 100.000 a testa, ne avevamo 10.000 o 15.000, si prendeva da bere in comunità e si divideva
Something Wild ha scritto:Tutti ci siamo ubriacati, chi più e chi meno...
Il problema è che adesso sembra mancare il senso della misura...
Leadingtherats ha scritto:In linea di principio potrei anche concordare con Maeglin, ma c'è un però.
In genere non ho granché fiducia nei politicanti, né nei facili allarmismi. Ma se hanno fatto un'ordinanza del genere, mirata specificamente contro il consumo di alcool nei locali pubblici, significa che probabilmente il fenomeno non è sporadico, ma anzi c'è un botto di minori che consumano regolarmente grosse quantità di alcool in pub e discoteche. Se è così, allora è giusto intervenire; non sarà LA soluzione, ma almeno è qualcosa.
Leadingtherats ha scritto:
In linea di principio potrei anche concordare con Maeglin, ma c'è un però.
In genere non ho granché fiducia nei politicanti, né nei facili allarmismi. Ma se hanno fatto un'ordinanza del genere, mirata specificamente contro il consumo di alcool nei locali pubblici, significa che probabilmente il fenomeno non è sporadico, ma anzi c'è un botto di minori che consumano regolarmente grosse quantità di alcool in pub e discoteche. Se è così, allora è giusto intervenire; non sarà LA soluzione, ma almeno è qualcosa.
Isa ha scritto:"Strisciando di pub in pub"Il tour etilico delle notti romane
Si beve praticamente di tutto e nessuno controlla l'età. Sfide a boccali di birra
ROMA - "Birra, birra" dice il ragazzo indiano che gira con una busta di plastica piena di lattine ghiacciate tra i turisti assiepati sulle scale di piazza di Spagna. "Quanto costa?". "Poco poco: solo due euro". Due vigili urbani appoggiati alla macchina di servizio guardano la scena.
Minorenni che si riempiono gli zaini di lattine (da mezzo litro l'una) e tutti - irlandesi, inglesi, svedesi, tedeschi, americani e qualche italiano di neanche 16 anni - in attesa della stessa cosa: che il gruppo si sia fatto abbastanza numeroso per partire per il Pub Crawl, che letteralmente significa più o meno strisciare per pub.
Una specie di surf etilico (il crawl è anche uno stile di nuoto) che, ideato a Londra, va di gran moda anche a Roma, proprio nel momento in cui il sindaco Gianni Alemanno fa proclami contro la movida, sigla protocolli per vietare la somministrazione di alcolici agli under 16 nelle discoteche e promette ulteriori strette sull'alcol. "Il Pub Crawl costa 20 euro" spiega uno degli "steward" del tour alcolico. "Cinque euro vanno a noi, gli altri al capo e al locale" continua Tommy. Come funziona? "Si va in un primo pub dove per un'ora e mezza si beve tutto quello che si può all'open bar. Poi in un altri due pub: qui è gratuito solo il primo shot". È ora di andare: il gruppo è di 100, 120 persone: lungo la strada una ragazza beve vino rosso da una bottiglia. Altre tre parlano in spagnolo a mitraglia. Età? "Diciassette anni".
A Largo di Fontanella Borghese una delle "guide" salta sopra un pilone e, in inglese, spiega: "Metà di noi va di là, l'altra metà di qua". Un gruppo si dirige in un locale che si definisce associazione culturale. Uno steward scrive il nome (non il cognome), l'età (e le spagnole diciassettenni dicono: "19 anni", tanto nessuno controlla i documenti). All'ingresso si riceve: una maglietta e un voucher con cui ritirare al bancone una bottiglia di birra, che appena finisce si restituisce per averne un'altra piena e così via. In 20 minuti se ne possono ingollare anche più di 12, insieme a qualche shot, di vodka o rum o, volendo, anche vino bianco e rosso.
Dopo neanche mezz'ora non c'è più nessuno che non sia ubriaco, due ragazzi svedesi rigurgitano alcol ma partecipano lo stesso alla gara di birra: il più veloce a bere vince una maglietta. Un'altra ora e si ferma tutto: i pub crawler vengono radunati, qualcuno esce con la bottiglia (nonostante a Roma fino al 20 agosto un'ordinanza nei weekend proibisca vetro e lattine fuori dai locali), barcollando i raggiungono la fermata dell'autobus per andare all'altro pub. Il bus arriva, si sale, un bel gruppone di cinquanta, sessanta persone, almeno la metà minorenni e completamente ubriachi. Tutti ridono, scherzano, senza un pensiero al mondo. Neanche quello del biglietto.
http://www.repubblica.it/2009/07/sezion ... crawl.html
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