albertogo ha scritto:Benissimo ^_^ Ha fatto 4 anni oggi ^_^
LE INDAGINI - Le indagini della polizia municipale sono scattate circa 1 anno e mezzo fa da numerose denunce di minorenni e madri che raccontavano di violenze sessuali ed estorsioni compiute dall'uomo, guru di un'associazione dedita allo yoga e a terapie orientali con sede a via dei Sabelli, nel quartiere San Lorenzo. Per gli investigatori si trattava di rapporti «molto violenti» ai danni di bambini tra i 10 e i 12 anni e di alcune madri alle quali estorceva denaro. «La setta aveva sede nel centro di Roma - ha spiegato Di Maggio - ma i reati venivano consumati anche nella zona nord della Capitale e in provincia, fino a Fiano Romano e nella provincia di Tivoli. Il gruppo contava un migliaio di adepti che venivano coinvolti ufficialmente in attività di yoga o comunque legati a filosofie orientali. In realtà, la persona arrestata svolgeva attività di violenza sessuale, anche su ragazze minorenni, e chiedeva soldi per strane ricerche sul dna o su un fantomatico disintegratore molecolare».
«MODIFICARE IL KARMA» - La violenza sessuale che Danilo Speranza ripeteva periodicamente sulle bambine, figlie di adepte della sua setta, veniva giustificata dalla «necessità di modificare il karma delle bambine e trasmetterle a tale scopo il suo Dna sano e curativo che avrebbe impedito il compimento del suo negativo destino e risparmiato alla madre le sofferenze altrimenti inevitabili». È quanto si legge dall'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Tivoli Cecilia Angrisano e che ha portato in carcere Speranza. Il Guru, secondo quanto emerso dalle indagini degli agenti diretti dal comandante Di Maggio, avviate su richiesta del centro antiviolenza della Provincia di Roma che ha raccolto, gli agghiaccianti racconti di almeno due ragazzine, aveva la capacità di condizionare psicologicamente le persone. Un condizionamento che passava - si legge nell'ordinanza- attraverso minacce e arrivando a «terrorizzare le ragazzine facendo temere che lui avesse poteri sovrannaturali». Tra le intimidazioni quella di «escluderle dall'associazione Maya» dentro la quale sono cresciute fin dai primi mesi o anni di vita, quindi «dall'unico mondo che conoscono» e di «privarle della considerazione e della benevolenza delle loro madri e degli altri adulti che frequentano». Le due piccole vittime, nel 2007 secondo quanto emerge dai racconti, si alleano, mentre il «Settimo saggio», anche così si faceva chiamare Speranza, le costringe a giochi sessuali cercando anche di indurle a rapporti a tre.
SETTA NEW AGE - Dalle indagini è emerso anche il tentativo di Speranza di accreditarsi tra associazioni islamiche di musulmani con sedi prima Napoli poi a Roma. Infatti fino a un anno fa è stato presidente dell'Associazione Musulmani italiani. L'uomo convinceva anche le madri ad affidare ad altre famiglie i propri figli e si faceva intestare contratti di negozi grazie alla copertura della comunità new age «Re Maya» da lui fondata negli anni '80 per disintossicazione da droga, corsi di yoga e filosofia. Danilo Speranza è stato arrestato in zona Montesacro in uno dei luoghi di sua frequentazione: è accusato di violenza sessuale anche su minori, truffa aggravata e false dichiarazioni all'autorità giudiziaria ma rischia anche l'accusa di riduzione in schiavitù. L'uomo, secondo quanto riferisce la polizia municipale, avrebbe inoltre messo a segno truffe nei confronti di altri associati, chiedendo loro forti somme di denaro. Complessivamente sono 20 le vittime di violenza sessuale e di truffa accertate. L'ordine di arresto è partito del Procuratore capo di Tivoli Luigi De Ficchy, che con i due pm Maria Teresa Pena e Stefania Stefania ha accolto la richiesta del gip Cecilia Angrisano.
[Aenima] ha scritto:I Manowar sono i Village people dei Defender
Isa ha scritto:credo che tra wagner e il death ci sia un collegamento quasi diretto...
lo stesso che c'è tra la pausini e il power
Sephiroth ha scritto:Ogni volta che leggo notizie del genere non ci credo, e rimango allibito.
eppure di gente che si affida a santoni, maghi etc per risolvere i problemi ne esiste anche troppa!
spendono, affidano beni, arrivano anche a farsi violentare o a cedere i propri figli.
ed ogni volta ne resto stupito.
Goethe ha scritto:Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è teoria; sapere dove meglio si spina la birra, è pratica vera, è geografia.
jmilton00 ha scritto:I musulmani non praticano l'eucarestia perché non possono mangiare carne di maiale, giusto?
albertogo ha scritto:Ne senso: se sei tanto coglione da credere a tutto, allora fa bene sta gente a truffarti!
Hello Zamy ha scritto:albertogo ha scritto:Ne senso: se sei tanto coglione da credere a tutto, allora fa bene sta gente a truffarti!
E' quello che penso sempre anch'io quando si parla di maghi e simili
Isa ha scritto:per la prima volta il mio cervello ha pensato "drogati di merda"
MILANO - Ha cinque anni e si chiama Silvio Berlusconi. Anzi Silvio Berlusconi Boahene. Sì perché quello del premier per lui è solo il nome di battesimo. L'originale idea è venuta a un immigrato del Ghana, un operaio metalmeccanico che vive a Modena. La notizia è riportata dal Resto del Carlino. «Credo di dovere a Berlusconi il mio permesso di soggiorno - spiega l'uomo, in Italia da 8 anni -. Volevo dare a mio figlio il nome di un grande capo politico. Mi piace, mi piace tutto di lui. Mi piace come persona, anche se non seguo molto la politica». Quanto alle politiche del governo in materia di immigrazione, taglia corto: «Non mi interessano queste cose».
TIFA MILAN - Silvio Berlusconi (il bambino) è nato in Ghana 5 anni fa, viveva con la madre in Africa e ha raggiunto il padre solo da un mese. È un tifoso sfegatato del Milan e crede che il premier sia suo nonno. «C'è solo una cosa che il bambino preferisce alle partite dei rossoneri in tv - spiega Anthony Boahene -, si tratta degli spot elettorali di Silvio Berlusconi. Quando lo vede in televisione impazzisce: afferra il telecomando e pretende che nessuno cambi canale». Nomen omen, verrebbe da dire. Tanto che il padre immagina per lui un futuro luminoso: «Sarà presidente. Del Ghana o dell'Italia, non importa. Voglio che studi politica, che si prepari».
DIMINUTIVO - L'uomo non riesce a capire gli sguardi perplessi di coloro che alla richiesta «come si chiama il bambino» si sentono rispondere S.B. «Cosa c'è di strano? A me la politica non interessa, ma questo nome mi piace tanto - spiega -. E poi Berlusconi è simpatico. Non l'avrei mai chiamato con il nome di nessun altro politico italiano». Al nome tiene molto anche il piccolo, che tutti a casa chiamano con il "diminutivo" Berlusconi, mentre a scuola la maestra vuole che sia chiamato solo Silvio. «Speriamo che il nome porti bene - conclude il padre -. Voglio che il bambino faccia politica in Italia, non l'operaio come me». Sorge solo un dubbio: come reagirà Silvio Berlusconi quando studierà il suo omonimo nei libri di scuola?
«Sarà presidente. Del Ghana o dell'Italia, non importa.»
Sorge solo un dubbio: come reagirà Silvio Berlusconi quando studierà il suo omonimo nei libri di scuola?
[Aenima] ha scritto:I Manowar sono i Village people dei Defender
Isa ha scritto:credo che tra wagner e il death ci sia un collegamento quasi diretto...
lo stesso che c'è tra la pausini e il power
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