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tradizioni e cultura popolare

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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi MrFrag il 31 mag 2009 18:13

isjungfrun ha scritto:- in chiesa mettere una monetina nell'acqua santa e si potranno vedere quante streghe sono presenti (ma questo causera la scomunica), si dice inoltre che il prete quando fa l'eucarestia riesca a vederle


streghe? non è che ti confondi con gli ebrei? :ghgh (scusa isj ma non ho resistito)

cmq bello questo topic, se mi vien in mente qualcosa la posto pure io
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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi Kale il 31 mag 2009 18:24

Noi, al Nord, abbiamo quello che "legge" le previsioni del tempo di tutto l'anno nelle cipolle.
Prende una o due cipolle, separa gli strati e ci mette dentro un pò di sale (la "ricetta" originale prevederebbe un pit di sale. pit è una misura di quantità che indica poca roba. Letteralmente si tradurrebbe con "quantità insignificante"), poi le dispone su un as dal formai (= l'asse dei formaggi, dove vengono messi a stagionare i formaggi) e osservano quanta acqua vien fuori da 'ste scaglie di cipolla. Gli strati più esterni sono i mesi tardivi, quelli interni rappresentano i mesi bonorivi... o vicevera, non lo so. Tanta acqua vuol dire mese umido, poca acqua significa gran bampa (= secco, letteralmente "sete").

Poi si fa una gran mangiata e una gran bevuta.


La nonna (mamma del papà) diceva che se entrano uccelli in casa portano gran sfortuna. Se "bussano" alle finestre portano morte.

Di solito il fine non giustifica mai i mezzi.
Anche ammesso che li giustificasse, dobbiamo essere consapevoli che il fine giustificherà mezzi che di per sè sono ingiustificati.
Sempre ammesso che si riesca a raggiungere il fine, perchè, ricordiamo, che "è il fine che giustifica".
Assunto ciò, non possiamo dimenticare che le conseguenze, sia dei mezzi che dei fini, non vengono giustificati nè l'uno nè l'altro.
Anzi... di solito le conseguenze vengono appositamente dimenticate, pur di raggiungere il fine....
Inoltre, gli ingiustificati mezzi giustificati dal fine, giustificheranno mezzi ingiustificabili.
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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi caska1979 il 31 mag 2009 18:55

che culoooo
gli uccellli mi entrano spesso dal camino :sad
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mia sorella è semi-emo O_O
ogni tanto la picchio così è contenta...

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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi Iset il 31 mag 2009 19:03

Kale ha scritto:Noi, al Nord, abbiamo quello che "legge" le previsioni del tempo di tutto l'anno nelle cipolle.
Prende una o due cipolle, separa gli strati e ci mette dentro un pò di sale (la "ricetta" originale prevederebbe un pit di sale. pit è una misura di quantità che indica poca roba. Letteralmente si tradurrebbe con "quantità insignificante"), poi le dispone su un as dal formai (= l'asse dei formaggi, dove vengono messi a stagionare i formaggi) e osservano quanta acqua vien fuori da 'ste scaglie di cipolla. Gli strati più esterni sono i mesi tardivi, quelli interni rappresentano i mesi bonorivi... o vicevera, non lo so. Tanta acqua vuol dire mese umido, poca acqua significa gran bampa (= secco, letteralmente "sete").


Mitico Kale :cor
E' esattamente quello di cui parlavo riguardo alle cipolle, ma non ricordavo la "procedura".
E' inquietante però come sia affidabile questo metodo...

Ah, pit si usa anche qua: io lo dico spesso :wha
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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi RodrigoNavarro il 31 mag 2009 20:19

dalle vostre parti non ci sono portoni del diavolo=? qui ce ne sono un paio... non si sa been perchè li chiamino cosi... secondo leggende antiche penso...
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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi Hello Zamy il 31 mag 2009 20:20

RodrigoNavarro ha scritto:dalle vostre parti non ci sono portoni del diavolo=? qui ce ne sono un paio... non si sa been perchè li chiamino cosi... secondo leggende antiche penso...

Dove dove?????? :wha :wha :wha :wha :wha
...Agonizzanti in un letto, fra molti anni da adesso, siete sicuri che non sognerete di barattare tutti i giorni che avrete vissuto a partire da oggi per avere l'occasione, solo un altra occasione, di tornare qui, sul campo ad urlare ai nostri nemici che possono toglierci la vita, ma non citoglieranno mai la libertà...

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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi RodrigoNavarro il 31 mag 2009 20:22

ma non è niente di che, sono portoni, o archi, che vengono chiamati purtù del diaol, ce n'è uno a sarnico, uno a pontoglio... verso rovato c'è pure una frazione che si chiama cà del diaol... mentre a trescore balneario, c'è la località "tri plok" dove in una osteria un ragazzo bellissimo abbordava e rapiva donne e si dice che avesse zoccoli al posto dei piedi... mi piacciono molto queste leggende!
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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi Kale il 31 mag 2009 20:26

Ah, se si tira in campo il diavolo....

Ai tempi, le ragazze prima di iniziare una relazione stabile portavano i morosi in gita al lago per vedere se l'uomo aveva gli zoccoli o i piedi palmati, cioè se era il demonio.

Si diceva anche che i tesori o le cose importanti che venivano nascoste, seppellite o dimenticate per più di cento anni, diventavano di proprietà del diavolo.

Di solito il fine non giustifica mai i mezzi.
Anche ammesso che li giustificasse, dobbiamo essere consapevoli che il fine giustificherà mezzi che di per sè sono ingiustificati.
Sempre ammesso che si riesca a raggiungere il fine, perchè, ricordiamo, che "è il fine che giustifica".
Assunto ciò, non possiamo dimenticare che le conseguenze, sia dei mezzi che dei fini, non vengono giustificati nè l'uno nè l'altro.
Anzi... di solito le conseguenze vengono appositamente dimenticate, pur di raggiungere il fine....
Inoltre, gli ingiustificati mezzi giustificati dal fine, giustificheranno mezzi ingiustificabili.
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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi isjungfrun il 31 mag 2009 23:50

RodrigoNavarro ha scritto:ma non è niente di che, sono portoni, o archi, che vengono chiamati purtù del diaol, ce n'è uno a sarnico, uno a pontoglio... verso rovato c'è pure una frazione che si chiama cà del diaol... mentre a trescore balneario, c'è la località "tri plok" dove in una osteria un ragazzo bellissimo abbordava e rapiva donne e si dice che avesse zoccoli al posto dei piedi... mi piacciono molto queste leggende!

noi abbiamo il ponte del diavolo, a borgo a mozzano.
viene chiamato cosi per la sua strana forma asimmetrica e molto esile, cosa che potrebbe far dubitare molto della stabilità e resistenza nel tempo, e invece se ne sta lì dal 1300.
la leggenda narra che per ultimare in tempo la costruzione il costruttore abbia chiesto l'aiuto del diavolo, il quale avrebbe ottenuto in cambio l'anima del primo che sarebbe passato sul ponte. il ponte fu ultimato in tempo ma il costruttore oppresso dai rimorsi si confesso con il parroco il quale convenne che il primo essere a dover passare sopra al ponte sarebbe stato un maiale. e cosi fu, il diavolo dovette considerare il patto mantenuto e svani nelle acque del fiume.

questo è il ponte
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a pisa sul famoso duomo di piazza dei miracoli ci sono dei forellini neri, su una pietra di origine romana, chiamati le unghiate del diavolo....questo perche se contati piu volte risultano sempre in numero diverso (ho fatto la prova personalmente ed è vero :lol )
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a lucca invece c'è una pietra sulla facciata di un edificio chiamata la pietra del diavolo. questo perche l'edificio è costruito su una vecchia edicola dedicata alla madonna e il diavolo convinse il proprietario ad distruggerla e utilizzare il materiale per costruire parte del nuovo edificio.
questa pietra però non sta al suo posto ma si incurva, vari sono stati i tentativi di addrizzarla, anche con strutture in ferro ma inutilmente
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Leadingtherats ha scritto: Isj astemia forzata ("Necciuno mi dà un ciorcio di birra? :sad" )

Lugh ha scritto: :wha brava!
e` una spiegazioe "isjijosa" ma sostanzialmente corretta :sis :sis

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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi Iset il 01 giu 2009 08:43

Il ponte è veramente bellissimo :sis
Interessanti tutte le storie...delle mie zone io non ne conosco nessuna del genere :non
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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi isjungfrun il 01 giu 2009 09:15

ci sono un paio di leggende anche su delle case della zona.

a viareggio c'era una casa bellissima vicino ad un fiume che è rimasta disabitiata e in rovina per moltissimi anni.
si narra che il proprietario mori di morte violenta, e cosi tutti i parenti a cui è toccata quella casa, e tutti coloro che l'hanno comprata....da che io sono nata e ho memoria è sempre stata li in rovina, ha un parco enorme, ed è bellissima, in stile coloniale , con i portici classici e le colonne...
solo l'anno scorso è stata comprata ed è in ristrutturazione, probabilmente la leggenda è nata dal fatto che è stata disabitata per molto tempo e non perche ci fosse basi vere perche la leggenda nascesse, anche perche chi la vendeva voleva non so quanti miliardi di vecchie lire....

la casa dalle cento stanze, credo sia a vecchiano, vicino pisa. io non ci sono mai stata, ma chi c'è stato non vuole piu rimetterci piede. non so che leggende ci girino bene intorno, ma è una casa grandissima, per questo viene chiamata cosi, tutta in rovina, ed è una specie di labirinto, quando ci entri non riesci + ad uscire. ci sono stati dei miei amici e mi hanno detto che è assurda perche se entri e ti sparpagli ti vedi attraverso delle finestre dentro la casa ma non riesci a raggiungerti l'un l'altro perche non capisci da che parte devi andare.
inoltre ci hanno fatto messe nere per non so quanti anni, quindi insomma....un bel posticino raccomandabile :lol
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Leadingtherats ha scritto: Isj astemia forzata ("Necciuno mi dà un ciorcio di birra? :sad" )

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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi Isa il 01 giu 2009 09:48

beh nel mio bellissimo monastero, che è sede della mia facoltà, oltre ai sottopassaggi che portavano da questo monastero di monaci al convento delle suore di clausura (eh maiali che non erano altro), con conseguenti e recenti ritrovamenti di non so quanti resti di feti/bambini, girano diverse voci:
innanzitutto gira voce che alcune stanze non vengano mai ma proprio mai e mai e poi mai aperte; per tutta la superficie calpestabile esterna c'è una conseguente superficie calpestabile sotterranea che corrisponde ai meandri della biblioteca; ovviamente non è questa la leggenda...riguarda degli strani fatti accaduti lì sotto, come libri che cadono di botto dagli scaffali addosso alla gente, rumori e voci. Personalmente una volta stavo studiando proprio lì sotto con la sedia attaccata al muro e ho sentito una voce da dietro (suggestione? abbiocco post pranzo? non lo so)...
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inoltre, nella chiesa situata accanto al monastero, consacrata nuovamente in tempi recenti, tra gli anni 80 e gli anni 90 un docente di lettere era solito fare messe nere con studentesse e col prete della chiesa stessa

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ecco ho trovato un articolo del 1996 dall'archivio del corriere
Catania, il pm chiede il processo per un monaco benedettino, uno studioso, un consigliere comunale e due animatori culturali
Orge e riti satanici nel monastero
L' accusa: maestro delle messe nere e' l' insospettabile storico. Lui nega: un complotto

[...] Proprio sotto l' altare centrale, in una cripta satura dell' odore acre di ossa in disfacimento, si svolgevano messe nere e strani riti esoterici. Altri anfratti del vecchio monastero erano invece luogo di incontro per inconfessabili me' nage amorosi e persino orge. E poi: furti di oggetti sacri, violazione delle sepolture, profanazione di cadaveri. Dalle viscere del monastero di San Nicolo' la Rena sembrano ritornare i fantasmi dei monaci benedettini, con la pessima reputazione che li ha spesso circondati. Sono forse le ceneri del don Blasco dei Vicere' a fare da concime a questa storia dei giorni nostri che pare proprio d' altri tempi. Un monaco benedettino, uno storico, un consigliere comunale, due giovani animatori culturali ne sono protagonisti. [...] Si parla di associazione per delinquere, violazione di sepolcro, distruzione, soppressione e sottrazione di cadaveri, danneggiamento ed atti osceni in luoghi aperti al culto. [...] Vennero ritrovati resti di scheletri profanati, mentre alcune urne con i resti dei monaci benedettini sembravano violate. E poi i segni di piccoli incendi e persino resti di gatti. [...] E poi c' e' il capitolo degli incontri amorosi che in piu' occasioni si sarebbero "trasformati in rapporti sessuali anche di gruppo sfociati in rituali orgiastici". Rapporti che si consumavano in chiesa, dunque in un luogo aperto al culto. Addirittura la magistratura avrebbe sequestrato delle lettere piene di ardore che confermerebbero le tresche nate e tramontate all' interno del monastero. [...]
http://archiviostorico.corriere.it/1996 ... 0497.shtml


edit: ecco un paio di "testimonianze" sulle leggende che girano

- si racconta che nel giardino dei novizi siano seppelliti i cadaverini dei figli di preti e suore.
- Qualche storia di epifanie e presenze notturne
- La prima leggenda che mi raccontarono fu il ritrovamento, durante alcuni scavi, di centinaia di ossa di animali domestici. Si diceva che i monaci, segretamente, si dedicassero a riti di sacrificio pagani.
- una persona mi diceva che un giorno riuscirono a sollevare la balaustra che sostiene l'altare della chiesa di san nicola ed entrarono nella cripta, inoltrandosi per meandri oscuri e spaventosi.
si ritrovarono circondati da montagne di scheletri...
molti smembrati, buttati dappertutto, ossa e ossa, anche molto piccole.... evidentemente di bambini, figli dei monaci.
inoltre apparivano truci segni pseudoesoterici tracciati su muri e pavimento, cerchi con stelle a 5 punte e iscrizioni in latino: qualche catanese "bene" doveva divertirsi abbastanza a organizzare riti satanici... il posto giusto lì, no ?
per quanto riguarda la mia esperienza diretta, c'è una cosa.
ma preferisco non parlarne.
il tempio di demetra sta proprio lì sotto.
e le leggende spesso non sono solo leggende.
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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi isjungfrun il 01 giu 2009 09:59

fico :wha

quindi voi avete la biblioteca nei sotterranei :waz
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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi Isa il 01 giu 2009 10:00

certamente :cool

comunque questi episodi sono solo una parte della tradizione "esoterica" di queste parti
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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi isjungfrun il 01 giu 2009 10:01

Isa ha scritto:certamente :cool

comunque questi episodi sono solo una parte della tradizione "esoterica" di queste parti

siete dei pesi!!!! :sis

ma quello che è successo a te non ho capito se è legato al tempio di demetra...
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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi Isa il 01 giu 2009 10:03

questo non lo so, ma conosco chi ha scritto quel post ritrovato negli archivi del forum di lettere...indagherò :myst
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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi isjungfrun il 01 giu 2009 10:04

quale post?
mi sa che mi sono persa :lol
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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi Isa il 01 giu 2009 10:07

quelle testimonianze le ho rubate dall'archivio del forum di lettere...erano dei vecchi post
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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi isjungfrun il 01 giu 2009 10:20

Isa ha scritto:quelle testimonianze le ho rubate dall'archivio del forum di lettere...erano dei vecchi post

ok capito!!!!

qua ci sono invece un botto di castelli medievali, ognuno con le sue leggende.

queste sono sul castello malaspina di fosdinovo vicino a massa:

La più famosa è sicuramente quella che riguarda la giovane Bianca Maria Aloisia, figlia di Jacopo (Giacomo) Malaspina ed Oliva Grimaldi. La bellissima ragazza si era perdutamente innamorata di un giovane stalliere che voleva sposare a tutti i costi. I genitori, contrari a quell’amore infamante per il blasone dell’intera famiglia, avevano tuttavia minacciato la poveretta di rinchiuderla a pane ed acqua nelle segrete del Castello. La giovane, affatto impaurita da quelle minacce, non aveva desistito dai propri propositi d’amore. Quell’atteggiamento ribelle aveva costretto i genitori a prendere una severa decisione. E fu così che lo stalliere venne allontanato dal paese e la giovane rinchiusa in un convento. Non per questo volle prendere i voti né rinunciare al suo sogno romantico. Fu allora riportata al castello, rinchiusa nelle prigioni e torturata finché non fosse rinsavita. Ciononostante la sua volontà non fu piegata. Solo allora, per evitare occasioni di scandalo, fu murata viva in una cella, insieme ad un cane, simbolo di fedeltà, e ad un cinghiale, emblema della ribellione.

A confermare l’autenticità della storia, accadde che nei recenti scavi effettuati durante i lavori di consolidamento, furono trovati resti di ossa appartenute molto probabilmente ad una fanciulla e a due animali.

Questa vicenda così violenta e brutale, tuttavia, se pose fine alla vita della giovane Bianca Maria, sola non bastò a domarne lo spirito che pare aleggiare ancora per le stanze del castello, nelle forme di una ragazza dai lunghi capelli posati sulla schiena.

Affascinati ed attratti da questi racconti, esperti ed appassionati dell’occulto e di fenomeni paranormali hanno effettuato, qualche anno addietro, una serie di esperimenti, tutti filmati con cinepresa. Inquietante come in uno di questi si è poi visto, chiaramente, una figura scura, dalle sembianze umane, attraversare la stanza da muro a muro, come fosse sospinta dal vento.

Un’altra delle storie che si raccontano nel Castello riguarda la marchesa Cristina Pallavicini. Una vita macchiata di sangue e delitti, la sua. Il marito Ippolito, infatti, fu vittima e carnefice dei fratelli Pasquale e Ferdinando in un’atroce lotta per il domino del feudo. Rimase tutrice del piccolo Carlo Agostino, suo figlio, e governò su Fosdinovo finché il piccolo non raggiunse la maggiore età.

Della donna si tramanda un’immagine di fascino, lussuria, mistero e morte. In vita sua ebbe molti amanti, quasi tutti popolani, e la leggenda racconta che la marchesa, per non essere scoperta né tradita, dopo averci trascorso la notte insieme, se ne sbarazzava facendoli precipitare nella botola posta al centro della sua stanza da letto. Le grida disperate degli sventurati uomini, data la particolare acustica della stanza, ricadevano al centro di essa e non venivano udite al di fuori della porta. Per questo i delitti, al tempo, non furono mai scoperti.

Nella camera, in effetti, è ancora ben visibile la traccia di un’antica botola. Sotto di questa da poco è stata scoperta un’altra stanza (soprannominata “camera delle torture”) perfettamente uguale per dimensioni (siamo in una torre) alla prima e dove, verosimilmente, cadevano i corpi dei malcapitati.

Oltre a queste, tante altre le inquietanti leggende scritte nelle mura del maniero: il letto che respira ed a cui batte il cuore, il fotografo che immortalò nello specchio della camera ducale la figura di una donna, le immagini impresse nella sala del trono…
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Re: tradizioni e cultura popolare

Messaggiodi Hello Zamy il 01 giu 2009 10:48

Ma che racconti figherrimi :wha
Io vivrei di queste cose :myst
Isj, quando io e Rodrigo verremo dalle tue parti mi spiegherai come arrivare alla Casa delle 100 stanze, ci devo andare :sis
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