di Maestro il 04 ago 2008 04:34
Mi sono appena svegliato (spero) da uno degli incubi più assurdi e malati della mia vita... difatti non riesco più a dormire...
Nel sogno sto facendo normalissime cose da sogno, tipo passare con la macchina sopra camion, incontrare gente di forma strana, praticare strani sport, viaggiare verso paesi sconosciuti.
Svegliandomi da questo sogno, invece di trovarmi nella realtà, casco nell'incubo: sono a letto, e nella camera c'è un uomo che cerca di ammazzarmi. Molto brutta come cosa. Essendo meglio di lui in lotta corpo a corpo, riesco ad avere la meglio, riesco a portarlo a terra e fargli malissimo urlandogli "Làsa lè, figa, t'ho dìt de lasà lè!!!". Mentre lo sto eliminando, lui scompare e mi ritrovo a letto (è il letto in cui dormivo 15 anni fa, nella casa vecchia).
Mi alzo e vado da mia madre. Le chiedo se mi ha sentito urlare, e infatti mi dice di si, e che stava per venire a sentire se stavo bene. Le dico che ho avuto un incubo dove un uomo cercava di farmi del male. Lei mi accompagna in camera, e le dico: "Vedi? Ora non c'è più nessuno!" ma guardo le lenzuola, e qualcuno sotto c'è!!! Scoperchio il letto, e c'è mio nonno (morto due anni fa) che mi dice: "Hai un problema."
Capisco che potrei essere a metà strada dal risveglio, in un altro strato del sogno. Quindi mi rimetto a letto, e ritorno al sogno che stavo facendo all'inizio, quello pseudo-normale, in cui io, SW, Isa ed un'altra ragazza stiamo andando a mangiare una pizza.
Io sono paranoico, non capisco più se sono in un sogno o se è la realtà... come uscire da questo empasse? Ci sediamo in pizzeria, e quando la cameriera arriva per le ordinazioni chiedo a SW: "Aiutami... cosa dovrei fare?" e lui mi risponde, sibillino: "Lascia l'ascia ed accètta l'accétta!".
Rimugino sulla sua risposta, e la cameriera mi chiede: "Lei cosa vuole?"
Rispondo: "Avete per caso una pizza chiamata "Accétta"?"
La cameriera impallidisce, mi dice che l'avevano sul menu, ma l'hanno cancellata da quando un uomo che l'aveva ordinata è morto!
Insisto per sapere cosa ci fosse su tale pizza. La cameriera è impaurita, i miei amici mi guardano con stupore e preoccupazione.
Entro nella pizzeria e vado al bancone, dove un bambino bassissimo mi dice, spiritato: "E' un incubo, cazzo! E' chiaramente un incubo, cazzo!!!" e la madre, cioè la cameriera di poc'anzi, lo sgrida.
Entro in una porta, sono in un retrobottega, mi sdraio su un divano e torno al sogno pre-incubo, dove sono nel mio vecchio letto.
Da lì cerco di tornare alla realtà, mentre tasto le lenzuola trovo sparsi sul letto moltissimi oggetti inutili. Vedo un volto alla finestra e capisco che se non faccio qualcosa le cose si metteranno male. Molto male. Cerco di addormentarmi o di svegliarmi, e per un secondo vedo la mia sveglia, ma poi torno a 15 anni prima. Mi sforzo, e ritorno per un attimo in pizzeria, con SW che mi chiede "Dov'eri? Abbiamo giammangiato...". Poi lo vedo. E' seduto sul letto e mi guarda con un ghigno psicotico.
In quel momento apri gli occhi, i miei veri occhi, e sono nella realtà. Accendo la luce, in modo da non riaddormentarmi, rimango 5 minuti a analizzare la situazione, sono le 5 e realizzo che per stanotte non potrò più dormire.
"What good will it be for a man, if he gains the whole world, yet forfeits his soul?" (Mt 16,26)

