Bimbo si spara alla testa, ora è in coma :il ragazzino ha utilizzato una vecchia pistola del padre. Non si sa se per gioco o per tentare il suicidio
GENOVA - Un bambino genovese di 11 anni è in pericolo di vita dopo essersi sparato alla testa. Secondo quanto emerso dai primi accertamenti dei carabinieri, il ragazzino si sarebbe ferito utilizzando una vecchia pistola del padre. I militari stanno effettuando nuovi sopralluoghi nell'abitazione della famiglia per cercare di ricostruire con esattezza la dinamica di quanto accaduto.

IN RIANIMAZIONE - Il bambino, nel frattempo si trova ricoverato in coma nel reparto rianimazione all'ospedale pediatrico Gaslini, dove nella notte era stato sottoposto ad un delicato intervento neurochirurgico. I medici mantengono il massimo riserbo sulle sue condizioni, che tuttavia sembrano essere molto gravi.

L'ALLARME DATO IN RITARDO - Le indagini dei carabinieri puntano a far chiarezza su molti punti. In particolare, non è chiaro come mai vi sia stato un intervallo di circa due ore tra il ritrovamento del corpo e l'allarme dato al 112 dai genitori, un'infermiera dello stesso ospedale Gaslini e un commerciante

LA RICOSTRUZIONE - Secondo quanto è stato possibile ricostruire fino a questo momento,il bambino, che era solo in casa, a Quarto, nel levante cittadino, è stato trovato lunedì sera dalla madre attorno alle 18, quando è rincasata con l'altro fratellino. Era riverso a terra, nella sua cameretta, con la testa sanguinante per un proiettile che gli aveva attraversato il cranio. Accanto a sè aveva la vecchia pistola del padre, un residuato bellico regolarmente denunciato. I carabinieri non hanno ancora raccolto elementi per dire se si sia trattato di una disgrazia o di un gesto volontario del bambino.

albertogo ha scritto:Si.. Ma le armi vanno messe sotto chiave!!!

Perugia: coppia in overdose, in macchina figlio di tre mesi

PERUGIA - Sarebbe un'overdose la causa del grave malore che la notte scorsa ha colpito una coppia della provincia di Siena, soccorsa dalla polizia nei pressi dello stadio di Perugia. In macchina con i due, il figlio di tre mesi. L'uomo e la donna sono stati trasportati in ospedale e l'episodio e' stato segnalato all'autorita' giudiziaria e al Tribunale dei minori. (Agr)

Leadingtherats ha scritto:Questo topic sta diventando un bestiario, o un catalogo della stupidità umana. Possibile che ci sia così tanta gente idiota al mondo?

GENOVA - Sono state staccate le macchine che tenevano in vita R.G., il ragazzino di 12 anni che lunedì scorso si era sparato accidentalmente un colpo alla testa maneggiando una vecchia a del padre.

Subito dopo l'incidente, il minore era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico e, fino a oggi pomeriggio, era rimasto in coma farmacologico. Durante il periodo di osservazione il piccolo non ha dato segni di miglioramento, così oggi un'equipe di medici del reparto di rianimazione dell'ospedale Gaslini ha avviato la procedura di accertamento della morte: il decesso del bambino è stato dichiarato dopo sei ore. Prima dell'autopsia, i genitori hanno dato il loro consenso all'espianto degli organi.

Un foro di entrata, nella parte destra della zona fronto-parietale e un altro di uscita non lasciavano dubbi. R. G., di 12 anni è stato colpito da un proiettile sparato da una vecchia pistola custodita in casa, un'arma della seconda guerra mondiale. Il piccolo era nel suo appartamento di Quarto da solo. La madre era uscita con il fratellino più piccolo, è rientrata alle 19 e lo ha trovato in un lago di sangue. Per il ragazzo non c'è stato nulla da fare.

PROFESSORI PICCHIATI IN SCUOLA PALERMO
PALERMO - Il vicepreside finito in ospedale con la testa rotta, un'insegnante percossa, costretta a una settimana di malattia, e un'altra fatta cadere a terra da un gruppo di alunni: storie di ordinaria violenza accadute nella scuola media 'Verga' di Ballarò, quartiere di Palermo dove il degrado e il disagio sociale raggiungono livelli di guardia. E, come riporta il 'Giornale di Sicilia', negli ultimi giorni i docenti sono stati costretti a chiamare la polizia. "Certamente - commenta la preside dell'istituto Rosamaria Rizzo - sono accaduti diversi episodi violenti che esprimono tutti i problemi di questo quartiere e di bambini spesso lasciati soli da famiglie poco presenti o costrette a lavorare fuori casa tutto il giorno". La scuola 'Verga' ospita 220 alunni e studenti di 18 etnie diverse. "La convivenza - spiega la preside - spesso non è semplice. I ragazzini litigano tra loro e quando tentiamo di dividerli subiamo le loro reazioni". Né Rizzo, né i docenti però hanno intenzione di gettare la spugna. "Andiamo avanti - dice - con la consapevolezza delle difficoltà che un ambiente simile crea. Cerchiamo di fare il possibile, facciamo parte di un progetto europeo sull'integrazione, abbiamo creato una ludoteca per i più piccoli. Questi ragazzi non vanno criminalizzati perché spesso la violenza è un modo per chiedere aiuto".

Maestro ha scritto:Durante l'obiezione di coscienza, facevo servizio civile in comune. Dovevo fare sorveglianza sugli autobus e nei corridoi delle scuole elementari e medie; quando i ragazzi si comportavano da bestie, se li sgridavo dovevo poi fare i conti con i genitori incazzati...
Quindi, dopo un po', avevo elaborato un piano.
C'era un ragazzo piuttosto grosso e "irrequieto"; se qualcuno faceva troppo il cretino, io permettevo a lui di dargli una lezione. In cambio, lui si comportava bene. E mantenevo l'ordine senza sporcarmi le mani.