


Goethe ha scritto:Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è teoria; sapere dove meglio si spina la birra, è pratica vera, è geografia.
jmilton00 ha scritto:I musulmani non praticano l'eucarestia perché non possono mangiare carne di maiale, giusto?
Mia nonna ha sempre avuto un profondo rispetto per la comunità ebraica, mi diceva sempre "Tratta bene gli ebrei, se no ti tiri addosso le loro maledizioni da cazzi scappellati
Sephiroth ha scritto:La donnina quì si è autodefinita pessimo elemento nella presenzatione, Aenima l'ha guadagnato nel tempo...
Sephiroth ha scritto:beh, si vedeva che non eri finito con la faccia contro il vetro, dalla foto non si vedeva nessun buco
ROMA - Se ci sono sacerdoti gay, "coerenza vorrebbe che venissero allo scoperto", perché "nessuno li costringe a rimanere preti, sfruttandone solo i benefici". Lo afferma il vicariato di Roma in una nota diffusa all'indomani delle rivelazioni di Panorama su alcuni preti che condurrebbero una "doppia vita", frequentando nel tempo libero i locali di ritrovo degli omosessuali della capitale.
I preti dalla ''doppia vita'', amministratori di sacramenti di giorno e frequentatori di festini gay di notte, si legge nella nota ''non hanno capito che cosa è il 'sacerdozio cattolico' e non dovevano diventare preti''. Il Vicariato sottolinea come ''i fatti raccontati non possono non suscitare dolore e sconcerto nella comunita' ecclesiale di Roma''.
IL COMMENTO DEL MARIO MIELI
Il Vicariato non manca di stigmatizzare la finalità ''evidente'' dell'articolo, che non sarebbe altro che quella di ''creare lo scandalo, diffamare tutti i sacerdoti'', ''screditare la Chiesa'' e ''fare pressione contro quella parte della Chiesa da loro definita 'intransigente, che si sforza di non guardare la realtà' dei preti omosessuali''. Ma allo stesso tempo, il Vicariato invita i preti coinvolti a ''venire allo scoperto'': ''Non vogliamo loro del male ma non possiamo accettare che a causa dei loro comportamenti sia infangata la onorabilità di tutti gli altri''.
''I fatti raccontati - sottolinea la nota - non possono non suscitare dolore e sconcerto nella comunità ecclesiale di Roma, che conosce da vicino i suoi sacerdoti non dalla 'doppia vita', ma con una 'vita sola', felice e gioiosa, coerente alla vocazione, donata a Dio e a servizio della gente, impegnata a vivere e testimoniare il Vangelo e modello di moralità per tutti... Chi conosce la Chiesa di Roma - dove vivono anche molte centinaia di altri preti provenienti da tutto il mondo per studiare nelle università, ma che non sono del clero romano né impegnati nella pastorale - non si ritrova minimamente nel comportamento di costoro''.
''Dinanzi a simili fatti - conclude la nota - aderiamo con convinzione a ciò che il Santo padre Benedetto XVI ha ripetuto più volte negli ultimi mesi: 'i peccati dei sacerdoti' ci richiamano tutti alla conversione del cuore e della vita e ad essere vigilanti a non 'inquinare la fede e la vita cristiana, intaccando l'integrità della Chiesa, indebolendo la sua capacità di profezia e di testimonianza, appannando la bellezza del suo volto'. Questo Vicariato è impegnato a perseguire con rigore, secondo le norme della Chiesa, ogni comportamento indegno della vita sacerdotale'', conclude la nota della segreteria del cardinale Agostino Vallini.
MrFrag ha scritto:ed eccoli che tornano alla carica!
Il Vicariato di Roma contro i preti gay "Vengano allo scoperto e lascino la tonaca"
Mia nonna ha sempre avuto un profondo rispetto per la comunità ebraica, mi diceva sempre "Tratta bene gli ebrei, se no ti tiri addosso le loro maledizioni da cazzi scappellati
Sephiroth ha scritto:La donnina quì si è autodefinita pessimo elemento nella presenzatione, Aenima l'ha guadagnato nel tempo...
Sephiroth ha scritto:beh, si vedeva che non eri finito con la faccia contro il vetro, dalla foto non si vedeva nessun buco
Lexia Blodhevn ha scritto:perchè se ti piace il cazzo di Nostro Signore fa brutto![]()
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Mia nonna ha sempre avuto un profondo rispetto per la comunità ebraica, mi diceva sempre "Tratta bene gli ebrei, se no ti tiri addosso le loro maledizioni da cazzi scappellati
Sephiroth ha scritto:La donnina quì si è autodefinita pessimo elemento nella presenzatione, Aenima l'ha guadagnato nel tempo...
Sephiroth ha scritto:beh, si vedeva che non eri finito con la faccia contro il vetro, dalla foto non si vedeva nessun buco
[Aenima] ha scritto:MrFrag ha scritto:ed eccoli che tornano alla carica!
Il Vicariato di Roma contro i preti gay "Vengano allo scoperto e lascino la tonaca"
E ripeto quello che avevo detto già qualche tempo fa quando avevano tolto la stessa scusa:
"ma perchè, per essere prete ti deve piacere la figa?"
Goethe ha scritto:Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è teoria; sapere dove meglio si spina la birra, è pratica vera, è geografia.
jmilton00 ha scritto:I musulmani non praticano l'eucarestia perché non possono mangiare carne di maiale, giusto?
SALISBURGO - Partecipare alla "ripugnante" Love Parade è "peccato". Morire alla Love Parade 1 è la "punizione divina". Più chiaro di così, il pensiero del viennese Andreas Laun, vescovo ausiliario di Salisburgo, esperto di teologia morale e autore di saggi su Cattolicesimo e amore in relazione all'omosessualità e al rapporto di coppia, non potrebbe essere. D'altronde, non è un caso se la rubrica che cura sul portale cattolico Kath.net si intitoli Klartext, "parlare chiaro". Così Laun mette nero su bianco la sua convinzione che i 21 morti della terribile ressa scatenatasi alla Love Parade di Duisburg lo scorso 24 luglio, costato la vita anche alla giovane italiana Giulia Minola 2, altro non sia se non il castigo di Dio contro la perdizione di una gioventù impossibile da redimere.
L'articolo del vescovo si intitola "Love Parade, peccato e punizione divina" e si apre con una premessa: "A nessuno è permesso giudicare i morti". Del tutto ignorata nelle righe successive, dove Laun distribuisce verdetti che suonano come incisi sulla dura pietra, usando una terminologia a metà tra l'esorcismo e la medicina legale. "La Love Parade e la partecipazione ad essa - scrive Laun -, a prescindere dalla sua immagine ripugnante, costituiscono una sorta di ribellione contro la Creazione e contro l'ordine divino, sono un peccato e un invito al peccato".
Terrificante il passaggio successivo, in cui il vescovo di Salisburgo invita a riflettere sul fatto che, a prescindere dall'aspetto "patologico" della manifestazione, "ci si rifiuta di ammettere che la Love Parade potrebbe anche avere a che fare con il peccato e, di conseguenza, anche con un Dio che giudica e punisce". Secondo questa visione, dunque, a Duisburg sarebbe andato in scena un sabba infernale, interrotto da un Dio spazientito.
Morire schiacciati dalla folla (LE FOTO 3) per volere del Signore? Come può un cattolico accettare l'idea di un Dio così vendicativo? Per tutta risposta, il candido Andreas Laun definisce "naturale" che Dio punisca e che "non è cattolico" pensare il contrario. Il vescovo ausiliario di Salisburgo precisa che Dio non punisce per vendetta, ma "per amore", poiché la sua intenzione è di "recuperare le persone". Dopo aver precisato che "la condanna morale dei morti è sbagliata", Laun scrive che "sarebbe ormai ora di chiedersi perché oggi tanta gente al concetto di punizione reagisce come se fosse morsa dalla tarantola".
Anziché risultare persuasi dalle parole del vescovo, i lettori di Kath.net hanno scaricato sul portale cattolico una valanga di proteste, costringendo Laun a correggere parzialmente il tiro. Un "chiarimento del chiarimento" in cui il religioso ripete che "nessuno ha il diritto di giudicare gli altri, poiché ciò spetta solo a Dio!", ma poi se la prende con gli "atei", ai quali chiede il perché della loro indignazione, visto che "per voi non esiste il Dio della Bibbia e della Chiesa". Laun se la prende anche con i "critici" della religione in generale, poiché a suo avviso non esiste "nessuna religione che non creda a un Dio che sia anche giudice dell'umanità".
Quasi una minaccia, quella che Laun lancia alla fine, tirando in ballo l'idea di Dio dei musulmani. "Usate la prudenza - ammonisce Laun - poiché il vostro scherno potrebbe colpire anche i musulmani, convinti che Dio punisce e che ai vostri attacchi potrebbero reagire in modo diverso dal mio".
MrFrag ha scritto:Vescovo austriaco: "Love parade ripugnante Dio ha punito una generazione perduta"SALISBURGO - Partecipare alla "ripugnante" Love Parade è "peccato". Morire alla Love Parade 1 è la "punizione divina". Più chiaro di così, il pensiero del viennese Andreas Laun, vescovo ausiliario di Salisburgo, esperto di teologia morale e autore di saggi su Cattolicesimo e amore in relazione all'omosessualità e al rapporto di coppia, non potrebbe essere. D'altronde, non è un caso se la rubrica che cura sul portale cattolico Kath.net si intitoli Klartext, "parlare chiaro". Così Laun mette nero su bianco la sua convinzione che i 21 morti della terribile ressa scatenatasi alla Love Parade di Duisburg lo scorso 24 luglio, costato la vita anche alla giovane italiana Giulia Minola 2, altro non sia se non il castigo di Dio contro la perdizione di una gioventù impossibile da redimere.
L'articolo del vescovo si intitola "Love Parade, peccato e punizione divina" e si apre con una premessa: "A nessuno è permesso giudicare i morti". Del tutto ignorata nelle righe successive, dove Laun distribuisce verdetti che suonano come incisi sulla dura pietra, usando una terminologia a metà tra l'esorcismo e la medicina legale. "La Love Parade e la partecipazione ad essa - scrive Laun -, a prescindere dalla sua immagine ripugnante, costituiscono una sorta di ribellione contro la Creazione e contro l'ordine divino, sono un peccato e un invito al peccato".
Terrificante il passaggio successivo, in cui il vescovo di Salisburgo invita a riflettere sul fatto che, a prescindere dall'aspetto "patologico" della manifestazione, "ci si rifiuta di ammettere che la Love Parade potrebbe anche avere a che fare con il peccato e, di conseguenza, anche con un Dio che giudica e punisce". Secondo questa visione, dunque, a Duisburg sarebbe andato in scena un sabba infernale, interrotto da un Dio spazientito.
Morire schiacciati dalla folla (LE FOTO 3) per volere del Signore? Come può un cattolico accettare l'idea di un Dio così vendicativo? Per tutta risposta, il candido Andreas Laun definisce "naturale" che Dio punisca e che "non è cattolico" pensare il contrario. Il vescovo ausiliario di Salisburgo precisa che Dio non punisce per vendetta, ma "per amore", poiché la sua intenzione è di "recuperare le persone". Dopo aver precisato che "la condanna morale dei morti è sbagliata", Laun scrive che "sarebbe ormai ora di chiedersi perché oggi tanta gente al concetto di punizione reagisce come se fosse morsa dalla tarantola".
Anziché risultare persuasi dalle parole del vescovo, i lettori di Kath.net hanno scaricato sul portale cattolico una valanga di proteste, costringendo Laun a correggere parzialmente il tiro. Un "chiarimento del chiarimento" in cui il religioso ripete che "nessuno ha il diritto di giudicare gli altri, poiché ciò spetta solo a Dio!", ma poi se la prende con gli "atei", ai quali chiede il perché della loro indignazione, visto che "per voi non esiste il Dio della Bibbia e della Chiesa". Laun se la prende anche con i "critici" della religione in generale, poiché a suo avviso non esiste "nessuna religione che non creda a un Dio che sia anche giudice dell'umanità".
Quasi una minaccia, quella che Laun lancia alla fine, tirando in ballo l'idea di Dio dei musulmani. "Usate la prudenza - ammonisce Laun - poiché il vostro scherno potrebbe colpire anche i musulmani, convinti che Dio punisce e che ai vostri attacchi potrebbero reagire in modo diverso dal mio".
http://www.repubblica.it/esteri/2010/08/09/news/love_parade_punizione_divina-6172057/?rss
Al rogo! Non mi viene in mente nessun altro possibile rimedio....
RodrigoNavarro ha scritto:ommio ddio... è arrivato l'inquisitore... e il meraluna sarebbe sodoma e gomorra?
Goethe ha scritto:Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è teoria; sapere dove meglio si spina la birra, è pratica vera, è geografia.
jmilton00 ha scritto:I musulmani non praticano l'eucarestia perché non possono mangiare carne di maiale, giusto?
Goethe ha scritto:Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è teoria; sapere dove meglio si spina la birra, è pratica vera, è geografia.
jmilton00 ha scritto:I musulmani non praticano l'eucarestia perché non possono mangiare carne di maiale, giusto?
Maggioranza, vertice Berlusconi-Bossi
Attacco di Famiglia Cristiana, è bufera
Mercoledì incontro tra il premier e i leghisti.
Il settimanale: «Mondo cattolico spaccato in due»
Farefuturo ai moderati del Pdl: «La rivoluzione lIBERALE? Finita con Putin e Bossi»
MILANO - Un vertice per fare il punto sulla difficile situazione politica. Silvio Berlusconi incontrerà mercoledì il leader leghista, Umberto Bossi. Un summit (al quale parteciperanno anche i ministri Calderoli, Tremonti, Maroni) che servirà a raggiungere un chiarimento tra Pdl e Lega dopo l'apertura del Cavaliere a un ingresso dell'Udc nella maggioranza e il secco «no» ribadito più volte dal Senatùr a un'eventualità del genere. Non è difficile immaginare che si parli anche del ricorso al voto anticipato: lo stesso Bossi ha ripetuto nei giorni scorsi che «così non si può andare avanti», ipotizzando elezioni entro dicembre.
FAMIGLIA CRISTIANA - Intanto, la tensione politica è sempre altissima. La polemica del giorno riguarda l'editoriale di Famiglia Cristiana, il settimanale dei paolini, secondo il quale il mondo cattolico è spaccato in due a causa della discesa in campo di Berlusconi, una situazione che torna ad assumere rilievo con la crisi nella maggioranza e il minacciato ritorno alle urne: «Il Cavaliere rampante e la Costituzione dimezzata - Verso le elezioni. La sfida del premier» è il titolo dell'articolo. In esso si spiega che la regola fondamentale del «berlusconismo» è quella che è stata utilizzata come «metodo» nei confronti del direttore di Avvenire, Dino Boffo. Ovvero: «Chi dissente, va distrutto». Lo spunto per l'editoriale è stato l'invito espresso da Gian Enrico Rusconi su La Stampa ai cattolici a «fare autocritica». «Su che cosa, in particolare? - chiede Famiglia cristiana -. La discesa in campo di Berlusconi ha avuto come risultato quello che nessun politico nel mezzo secolo precedente aveva mai sperato: di spaccare in due il voto cattolico (o, per meglio dire, il voto democristiano). Quale delle due metà deve fare autocritica- si chiede il settimanale cattolico - quella che ha scelto il Cavaliere, o quella che si è divisa fra il centro e la sinistra, piena di magoni sui temi "non negoziabili" sui quali la Chiesa insiste in questi anni?».Nell'Italia di Berlusconi, si sottolinea, «comanda solo lui», a differenza delle attuali democrazie «in cui nessun potere può arrogarsi il diritto di fare quello che vuole». «Berlusconi - si legge ancora nell'editoriale - ha detto chiaro e tondo che nel cammino verso le elezioni anticipate, qualora il piano dei cinque punti non riceva rapidamente la fiducia del Parlamento, non si farà incantare da nessuno, tantomeno dai "formalismi costituzionali". Così lo sappiamo dalla sua viva voce: in Italia comanda solo lui, grazie alla "sovranità popolare" che finora lo ha votato. La Costituzione in realtà dice: "La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione". Berlusconi si ferma a metà della frase, il resto non gli interessa, è puro formalismo».
REAZIONI NELLA MAGGIORANZA - L'editoriale di Famiglia cristiana ha provocato «sconcerto e disgusto» in Sandro Bondi. In una nota il ministro per i Beni culturali e coordinatore nazionale del Pdl osserva che «la crisi della società italiana deve essere giunta a livelli di allarme, e la Chiesa stessa non ne è affatto immune, se perfino un settimanale cattolico giunge a tale accenti di unilateralità politica, di assenza di stile e di rinuncia alla moderazione». Francesco Giro, sottosegretario ai Beni Culturali, è ancora più duro: «Da cattolico considero l'editoriale di Famiglia Cristiana una dimostrazione di pornografia politica per la scarsa decenza degli argomenti che vengono proposti».
L'AFFONDO DI FAREFUTURO - Anche FareFuturo, l'associazione culturale vicina al presidente della Camera, Gianfranco Fini, torna ad esprimere critiche sul Pdl e sul suo leader. E lo fa rivolgendosi ai «berlusconiani moderati»: «Ci avete (ci abbiamo) provato, ci avete (ci abbiamo) creduto. La strada che doveva trasformare l'Italia è cambiata, passo dopo passo, sotto i nostri occhi. Si è snaturata. E da liberale è diventata populista (e leghista). Non c'è niente di male ad ammetterlo. E non c'è niente di male a provare a cambiare strada, per provare a ricominciare, per non tradire se stessi, quello in cui si è creduto. Ci sono nuovi percorsi possibili. Niente è sicuro nella vita. Ma vale la pena di provare, almeno». E ancora.: «Ve la ricordate la Rivoluzione liberale? Bei tempi. Ma adesso, siete così convinti, cari pidiellini "moderati", che la Rivoluzione liberale (quella che guardava alla signora Thatcher e al presidente Reagan con ammirazione e con invidia) possa avere il volto di Vladimir Putin, e possa davvero consumarsi sotto il tendone di Gheddafi? Davvero credete che la Rivoluzione liberale possa essere cantata da Vittorio Feltri e dal suo Giornale? Davvero pensate che la Rivoluzione liberale possa affidarsi alle mani di Cosentino e di Verdini? E possa rispecchiarsi nel senatore Quagliariello che grida 'assassino' a Beppino Englaro e a chi ha mostrato solidarietà a un padre travolto da diciassette anni di dolore?». E poi c'è il capitolo Lega: «Davvero pensate che la Rivoluzione liberale possa essere appaltata alla Lega Nord? A Umberto Bossi, Roberto Cota, Roberto Calderoli? Siete sicuri che la rivoluzione liberale sia fatta di medici e presidi spia, di respingimenti in mare, di conflitti con le Nazioni Unite, di schedature? E poi di 'culattoni!' e di maiali al guinzaglio? Davvero volete che le vostre idee e i vostri progetti (ma anche, soprattutto, i vostri seggi, parliamoci chiaro....) si tingano di verde padano?».
LA REPLICA DELLA LEGA - A FareFuturo ha subito replicato la Lega Nord, per bocca del senatore Piergiorgio Stiffoni: «Dagli anni '80 è in atto una rivoluzione copernicana che ha visto Umberto Bossi combattere contro il sopruso, il malaffare, l'inciucio e la distruzione del nord. Questa in atto è la vera rivoluzione cui hanno paura chi aspira a 'Papa Re'. Quella liberale è una rivoluzione ormai vecchia e stantia che non ha portato negli anni alcun beneficio. Eppoi, chi sono i veri liberali? Fini, Bocchino, Granata, Rutelli, Casini e chi più ne ha più ne metta: non ci pigliamo per i fondelli».
http://www.corriere.it/politica/10_agos ... aabe.shtml
Isa ha scritto:a dire il vero credo che berlusconi abbia spaccato ben altro
Goethe ha scritto:Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è teoria; sapere dove meglio si spina la birra, è pratica vera, è geografia.
jmilton00 ha scritto:I musulmani non praticano l'eucarestia perché non possono mangiare carne di maiale, giusto?
albertogo ha scritto:Deve mollare, ma non vuole farlo sennò finisce in carcere diritto come un missile. Quindi si barcamena. Ma anche i suoi sentono la puzza di cadavere. Divertente... Se non fosse che sta sempre lì...
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