Alkimia ha scritto:Io lo chiamerò sempre Bonduelle.
Goethe ha scritto:Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è teoria; sapere dove meglio si spina la birra, è pratica vera, è geografia.
jmilton00 ha scritto:I musulmani non praticano l'eucarestia perché non possono mangiare carne di maiale, giusto?
albertogo ha scritto:Alkimia ha scritto:Io lo chiamerò sempre Bonduelle.
RodrigoNavarro ha scritto:messiè parbleu![]()
![]()
RodrigoNavarro ha scritto:messiè parbleu![]()
![]()
Dagli Usa nuove accuse a Ratzinger «Sapeva degli abusi a Monaco»
Sarebbe stato informato sul caso di padre Hullermann, tornato in attività dopo l'inizio di una terapia psicologica
MILANO - Nuovo attacco del New York Times contro il Vaticano: il quotidiano arricchisce di elementi inediti un caso già emerso, avvenuto nella diocesi di Monaco quando Ratzinger era arcivescovo. Al tempo in cui era ancora arcivescovo il futuro Papa sarebbe stato strettamente aggiornato su un caso di abusi in Germania, più di quanto lasciato trasparire dalla Chiesa. Una circostanza che accresce gli interrogativi sulla gestione dello scandalo da parte di Ratzinger prima della sua ascesa al Vaticano.
PADRE HULLERMANN - Secondo il quotidiano americano, l'attuale Pontefice fu informato del fatto che padre Peter Hullermann, che con la sua approvazione aveva iniziato una terapia negli anni '80, sarebbe tornato alla sua attività pastorale pochi giorni dopo l’inizio della cura psicologica. Successivamente è stato condannato per violenze contro dei bambini. Fino ad oggi, ricorda il New York Times, la responsabilità della decisione di riabilitare il sacerdote tedesco era stata attribuita all’allora vice di Ratzinger, il reverendo Gerhard Gruber. Ma il quotidiano riferisce dell’esistenza di una memoria informativa consegnata al futuro Papa in cui lo si informava sulla situazione di Hullermann. «L’esistenza del documento è confermata da due fonti ecclesiastiche - riferisce il Nyt - e dimostra che Ratzinger non solo presiedette un incontro il 15 gennaio 1980, con il quale si approvava il trasferimento del prete, ma fu anche informato della nuova dislocazione del sacerdote».
RIVELAZIONI DI «DER SPIEGEL» - Giorni fa era stato il settimanale tedesco Der Spiegel a citare l'esistenza di documenti e fornire dettagli sul caso del prete pedofilo che papa Joseph Ratzinger - quando era arcivescovo - aveva accettato di far curare nella propria diocesi di Monaco di Baviera nel 1980 ma che poi era stato impiegato pericolosamente in attività pastorali di nuovo a contatto con minori per dichiarata colpa del suo vicario Gerhard Gruber. Secondo il settimanale «proprio il Papa, da arcivescovo di Monaco, non prese sul serio il problema di un violentatore di bambini». Nell'articolo si forniscono dettagli che integrano un'esposizione della vicenda fatta in precedenza da due comunicati dell'Arcivescovado di Monaco e Frisinga in cui si annunciava l'ammissione dell'errore e la sospensione del sacerdote. «Nemmeno due settimane dopo» l'accoglienza a Monaco concessa su preghiera del vescovado di Essen, Hullermann «era già attivo come curatore d'anime», scrive la rivista, nonostante avesse alle spalle «almeno» quattro sospetti casi di abusi pedofili, circostanza «chiaramente riscontrabile» nella lettera di raccomandazione. «Ratzinger non ne avrebbe saputo nulla», scrive lo Spiegel sintetizzando la posizione espressa dall'arcivescovado il 12 marzo: «Al suo segretariato però giunse una nota del suo vicario generale Gerhard Gruber sull'impiego del cappellano nella comunità di San Giovanni evangelista. Ratzinger non ha visto la nota?».
PIÙ VOLTE TRASFERITO- Lo Spiegel fra l'altro sostiene che i tre successivi trasferimenti del sacerdote - tra cui quello a Grafing, nei pressi di Monaco, dove poi il religioso nel 1986 fu condannato per abusi su «diversi scolari» - avvennero senza che la pericolosità del pedofilo fosse segnalata. Nei giorni successivi la stampa tedesca ha pubblicato poi nuove rivelazioni su Hullermann: l'agenzia Dpa ha parlato di due presunti casi di abusi sessuali su minori a Bottrop (Nord Reno-Westfalia, Ovest), nella comunità della chiesa di San Ciriaco, dove Hullermann è rimasto fino al 1978. Dopo il religioso - attualmente sospeso - era andato ad Essen, dove era rimasto fino al 1980 e dove avrebbe abusato di altri tre ragazzi. Proprio a causa di queste ultime violenze, il prete è stato trasferito a Monaco di Baviera nel 1980, dove aveva abusato di nuovo di minori e per questo era stato condannato - nel 1986 - a 18 mesi di carcere con la condizionale. Infine ci sarebbe stato un nuovo abuso nel 1998, vittima un minorenne, quando Hullermann era amministratore parrocchiale a Garching/Alz (Baviera): quest'ultimo episodio non è ancora caduto in prescrizione ed è stato denunciato alla Procura di Monaco.
USA, ABUSI SUI BAMBINI SORDI - Giovedì il New York Times ha accusato Ratzinger e l'attuale segretario di Stato vaticano Bertone di aver messo sotto silenzio un caso di abusi avvenuto negli anni '50 nel Wisconsin: padre Lawrence C. Murphy fu responsabile di violenze sessuali su almeno 200 bambini sordi ospiti di un istituto tra il 1950 e il 1974: non fu mai punito né sanzionato i suoi crimini ed è morto nel 1998. Il Vaticano ha fatto sapere di essere stato informato della vicenda solo nel '96.
http://www.corriere.it/cronache/10_marz ... aabe.shtml
I 67 bambini sordi e le denunce a Verona - La diocesi indaga
VERONA—«In tempi ravvicinati si provvederà ad ascoltare le eventuali vittime di abusi». Il comunicato della Diocesi di Verona è di tre giorni fa. La richiesta arrivata dal Vaticano, invece, risale a metà febbraio: la Congregazione per la Dottrina della Fede vuole un approfondimento delle indagini su presunti casi di pedofilia. È l’ultima puntata di una storia complessa, prescritta per la giustizia ordinaria. Sessantasette ex alunni dell’Istituto per sordi Antonio Provolo di Verona avrebbero subito abusi e violenze sessuali da parte di preti fra gli anni Cinquanta e il 1984. Un caso tanto clamoroso da finire sulle pagine del New York Times, dopo che l’Espresso l’aveva sollevato a gennaio del 2009. Stasera, nel corso della trasmissione di Andrea Vianello Mi manda Raitre, tre delle vittime racconteranno a volto scoperto la loro verità. In sintesi: quindici ex ospiti dell’Istituto hanno messo per iscritto, davanti a Marco Lodi Rizzini, portavoce dell’Associazione sordi Provolo, l’elenco di abusi e i nomi dei religiosi che li avrebbero commessi: ben 25 sacerdoti sui 28 che hanno prestato servizio al Provolo in quegli anni. «Già quella percentuale pare poco credibile—dice monsignor Bruno Fasani, portavoce della Curia veronese —. E poi, a noi non è mai arrivata una denuncia circostanziata, con nomi e cognomi».
Il Vicario giudiziale, comunque, ha condotto un’inchiesta e il dossier è a Roma dal maggio scorso. «Si è accertato —spiega monsignor Fasani —che due aspiranti sacerdoti furono allontanati per tendenze pedofile manifestate negli anni 1965-67; un «fratello», non un prete, ammise di aver avuto rapporti dal 1965 al ’90 con minori, donne e uomini, e poi se ne andò con una donna. Infine, un religioso, ormai morto, aveva commesso abusi». Parla soprattutto di toccamenti, episodi minori. Le denunce invece sono gravissime. La lettera spedita dagli ex allievi del Provolo al vicario giudiziale il 20 novembre 2008 dice: «Nella stanza adibita a confessionale della chiesa di S. Maria del Pianto i preti approfittavano per farsi masturbare e palpare da bambine e ragazze sorde. Rapporti sodomitici avvenivano nel dormitorio, nelle stanze dei preti e nei bagni. I sordi possono fare i nomi di preti e fratelli laici coinvolti». L’agenzia di stampa Associated Press, in un’inchiesta sugli scandali a sfondo sessuale nel clero italiano, cita il racconto di due ex allievi del Provolo: Alessandro Vantini ricorda quando e dove veniva sodomizzato, il suo compagno Gianni Bisoli chiama in causa l’ex vescovo scaligero Giuseppe Carraro, per il quale è in corso una causa di beatificazione, accusandolo di averlo «molestato in cinque occasioni», fino a provare a sodomizzarlo con una banana. A Verona succede di tutto. Il vescovo, Giuseppe Zenti, difende il suo predecessore con parole di fuoco: «Le fandonie su di lui mostrano che si tratta di un teorema allucinante e infernale. Sono casi psichiatrici». Racconta del suo incontro con Giorgio Dalla Bernardina, presidente dell’Associazione sordi Provolo: «Chiedeva di continuare a usare gratis gli ambienti del Provolo e di gestire la tenuta Ai Cervi. Altrimenti, disse, noi interveniamo con accuse di pedofilia». L’Associazione lo denuncia per diffamazione. Il processo è in corso, ma dopo che sulla chiesa cattolica si è abbattuta l’ondata dello scandalo pedofilia, quella causa contro il vescovo pare poca cosa. Ora la Congregazione per la dottrina della fede aspetta notizie da Verona. Notizie su eventuali abusi.
http://www.corriere.it/cronache/10_marz ... aabe.shtml
Diablo ha scritto:...che dici: "ma perchè cazzo va così piano questo..." lo superi e dopo 200 metri, dio si siede accanto a te dicendoti che va bene l'amore per gli animali, ma che non pensava ce ne fossero così tanti riconducibili a lui...
Roma, 26 mar. - (Adnkronos) - Gli attacchi al papa e al suo Pontificato portati avanti dal New York Times sui casi di pedofilia e sui presunti silenzi delle alte gerachie vaticane dimostrano che "e' in atto una guerra. Una guerra tra la Chiesa e il mondo, tra Satana e Dio". Lo rileva monsignor Antonio Riboldi, vescovo emerito di Acerra. Interpellato dall'ADNKRONOS, il presule ragiona sui ripetuti attacchi: "c'e' una voglia matta di attaccare la Chiesa. E' questa l'aria che tira. Ci si accontenta di un piccolo fatto per attaccare, ma di fronte ad una Chiesa che e' luce nel mondo questi non sono che attacchi meschini". Secondo il vescovo, anche i nuovi strali sono la dimostrazione "dell'indice di odio che si respira".
Diablo ha scritto:...che dici: "ma perchè cazzo va così piano questo..." lo superi e dopo 200 metri, dio si siede accanto a te dicendoti che va bene l'amore per gli animali, ma che non pensava ce ne fossero così tanti riconducibili a lui...
L'Fbi arresta miliziani cristiani
Preparavano attentati contro i musulmani in America. Erano tutti adepti della Hutaree.
WASHINGTON
L'Fbi arresta miliziani cristiani
Preparavano attentati contro i musulmani in America. Erano tutti adepti della Hutaree.
WASHINGTON – Dopo il terrorismo islamico, il terrorismo cristiano? Nel timore che preparassero attacchi e attentati contro i musulmani in America, l’Fbi, la polizia federale, ha arrestato alcuni leader di una milizia, la Hutaree (il nome significherebbe “Guerrieri di Dio”) che afferma di combattere gli anti Cristo. La Hutaree, che si definisce “milizia cristiana”, è basata nella cittadina di Adrian nel Michigan e ha iscritti in Ohio e in Indiana. Secondo l’Fbi, predicherebbe una crociata contro l’Islam.
ARRESTI IN TRE STATI - La polizia federale ha fatto una retata dei suoi leader in tutti e tre gli stati, la prima del genere. Gli arresti andrebbero da otto a dieci. A quanto riferito da Mike Lackomar, il capo della Milizia volontaria del Michigan, la Hutaree «è una setta religiosa armata», non una associazione paramilitare consentita dalla legge. Essa ritiene che la fine del mondo sia prossima, ha spiegato, e che sia suo compito schierarsi con le forze del Signore contro quelle di Satana. «Noi collaboriamo alle indagini dell’Fbi» ha aggiunto Lackomar. Il capo miliziano ha precisato di avere ricevuto una richiesta di aiuto da un leader di Hutaree al momento del raid della Fbi, ma di averla respinta: «In passato i suoi membri si esercitarono con noi, ma recentemente abbiamo ridotto i rapporti. Noi siamo semplici patrioti». Sugli arresti e sugli obbiettivi di Hutaree l’Fbi mantiene un rigido riserbo. Ma secondo Dawud Walid, il direttore del Consiglio sulle relazioni tra l’America e l’Islam nel Michigan, l’operato della setta ha messo in allarme la comunità musulmana. Stando alla tv Abc, che lo ha chiamato «un gruppo di estremisti di destra», l’Fbi avrebbe raccolto le necessarie prove a carico di Hutaree.
ACCUSE ALLA POLIZIA FEDERALE - A un sito internet, un membro della milizia cristiana in fuga lo ha però negato, accusando la polizia federale di dare la caccia «alle nostre mogli e ai nostri bambini». Un chiaro riferimento a due traumatici episodi degli Anni novanta in cui perirono donne e minori. Negli Anni novanta, a Ruby ridge e a Waco nel Texas l’Fbi combatté due battaglie prima contro estremisti di destra poi contro la setta dei davidiani, facendo numerose vittime. Sulla scie delle due tragedie, si moltiplicarono le milizie che rivendicano la libertà degli americani di armarsi in base alla Costituzione, e rimproverano a Washington di aver ordito una congiura a danno della libertà dei cittadini assieme a un misterioso governo mondiale. Nel ‘95, Timothy McVeigh, un loro giovane simpatizzante, fece esplodere il Palazzo federale di Oklahoma city, uccidendo 167 persone, la strage più grave della storia americana prima di quella delle Torri gemelle di Manhattan nel 2001. Da allora, l’Fbi ha operato periodici arresti tra le milizie, in genere per complotti o detenzione abusiva di esplosivi, soprattutto nel sud, dove operano la Arizona viper militia, la Georgia republic militia, la Oklahoma consititutional militia e altre. Le milizie annoverano in tutto migliaia di iscritti, sono di solito formate da bianchi, e alcune di esse sono razziste.
[Aenima] ha scritto:I Manowar sono i Village people dei Defender
Isa ha scritto:credo che tra wagner e il death ci sia un collegamento quasi diretto...
lo stesso che c'è tra la pausini e il power
Diablo ha scritto:...che dici: "ma perchè cazzo va così piano questo..." lo superi e dopo 200 metri, dio si siede accanto a te dicendoti che va bene l'amore per gli animali, ma che non pensava ce ne fossero così tanti riconducibili a lui...
Visitano il forum: Nessuno e 9 ospiti