
Sephirot ha scritto:alla fine di tutto questo, credo che tu non abbia mai avuto un buon master di D&D jovan.
io ne ho avuti un paio con i controcojoni, e ti assicuro che che D&D ti permette volendo di stravolgere il gioco e lasciare libertà ai giocatori.
Red ha scritto:Beh, su questo non posso fare altro che dissentire...
Dipende tutto da chi ti trovi di fronte come master...
Esistono master che seguono alla lettera il manuale rendendo il tutto orrendamente macchinoso e ci sono invece master che ci mettono farina del loro sacco e partono dalle regole per creare qualcosa di diverso...
Io, parlando di Munchkin ha scritto:Nel panorama gidierristico, scegliere D&D è come entrare in una superbirreria e prendere un' analcolica. SE da casa ti porti alcool, aromi (es. vaniglia), lievito ed altro; prendi l' analcolica; te la prepari secondo i tuoi gusti, dando tempo alla fermentazione di farsi e tutto il resto; bevi quel che ne esce, facilmente questo ti piacerà. Ma non è più la birra analcolica che hai ordinato.
Con un buon master, Monopoli diventa un eccellente gdr sulla finanza; ciò non fa di Monopoli un gdr.
Triffo ha scritto:non so nemmeno cosa sia una Con...
Immagino che a Torino non manchino le possibilità. Altrimenti, se interessa, prossima sessione a Vercelli: sabato 1/12.Emperor Malach ha scritto:D&D e altri giochi da tavolo di quel tipo mi scassano i maroni rapidissimamente, voglio assolutamente provare i GDR live tipo Vampire
Jovan Szantovich ha scritto:Triffo ha scritto:non so nemmeno cosa sia una Con...
http://www.indagiocare.com/articolo/vercon-2006.html
Purtroppo l' ultima VerCon di cui leggo è del 2006. Quindi o è biennale, o è stata chiusa... Gioca sempre meno gente. Peccato.
Jovan Szantovich ha scritto:Sephirot ha scritto:alla fine di tutto questo, credo che tu non abbia mai avuto un buon master di D&D jovan.
io ne ho avuti un paio con i controcojoni, e ti assicuro che che D&D ti permette volendo di stravolgere il gioco e lasciare libertà ai giocatori.Red ha scritto:Beh, su questo non posso fare altro che dissentire...
Dipende tutto da chi ti trovi di fronte come master...
Esistono master che seguono alla lettera il manuale rendendo il tutto orrendamente macchinoso e ci sono invece master che ci mettono farina del loro sacco e partono dalle regole per creare qualcosa di diverso...
...Mi autoquoto.Io, parlando di Munchkin ha scritto:Nel panorama gidierristico, scegliere D&D è come entrare in una superbirreria e prendere un' analcolica. SE da casa ti porti alcool, aromi (es. vaniglia), lievito ed altro; prendi l' analcolica; te la prepari secondo i tuoi gusti, dando tempo alla fermentazione di farsi e tutto il resto; bevi quel che ne esce, facilmente questo ti piacerà. Ma non è più la birra analcolica che hai ordinato.
Con un buon master, Monopoli diventa un eccellente gdr sulla finanza; ciò non fa di Monopoli un gdr.
Questo capita con un master inutilmente buono, che mette la vita dei pg al di sopra della storia per motivi quali "se morisse dispiacerebbe al giocatore".NO. Ti manca un dettaglio: D&D ha tante regole complicate e incasinate perché vuole restituire un mondo sufficientemente realistico e internamente coerente da dare ai giocatori la possibilità di prevedere il risultato ragionevole delle loro azioni. Se si lascia tutto in mano al Master da regolamento ( = non esistono regole o sono vaghe) non si riesce a rendere la stessa sensazione di realismo, per il fatto che le regole applicate ai PG non sono le stesse applicate ai PNG.
Su questo punto, in particolare sull' ultima frase, sto cominciando a tollerare le opinioni tipo questa. Il fatto che non sia necessaria per i gruppi con cui ho giocato non significa che non possa essere vera per altri. Triste, ma possibile.Giusto l'altra sera due miei amici mi raccontavano di una loro sessione di Mage; il PG di uno ha tentato di prendere una pistola da terra, un PNG ci ha messo un piede sopra quando l'altro era vicino, ha detto una qualche frase ad effetto e l'ha calciato dall'altra parte della stanza. Ora, il fatto che questo sia stato fatto senza tiri di dado è male, perché per quanto diventi più difficile, il master non sta scrivendo una storia da solo nella sua stanzina in cui tutto va come vuole lui, ma sta partecipando ad un intrattenimento ludico insieme a delle altre persone che compartecipano alla narrazione della storia nei limiti delle regole. Anche se il master può ignorare le regole, farlo rischia di frustrare i giocatori ("ma perché se il cattivo cerca di scappare ci riesce sempre e io non riesco neanche a raccogliere una pistola da terra?"). Avere delle regole condivise e rispettate aiuta l'immedesimazione e il coinvolgimento, quindi il divertimento, oltre a dare la sensazione di un mondo razionale, e quindi a favorire il pensiero all'interno del mondo stesso.
Alt... Fraintendimento. Ovviamente non era da intendersi me come persona, ma me personaggio. Se interpreto, interpreto; se convinci il me che sto interpretando, convinci lui.Mi ricordo di una tua frase inorridita su D&D; dicesti qualcosa del genere: "è assurdo che si faccia un tiro di dado per convincere una persona, io interpreto il png, se convinci me convinci lui". Neanche. Sbagli su una cosa: non sto cercando io di convincere te (ti corromperei con un barilotto di birra), ma il mio personaggio sta tentando di convincere il png; se io soon un nerd asociale e puzzolente che non sa parlare se non in Basic e il mio pg un viveur che ha studiato diplomazia per 5 anni e cambia una gnocca a sera, lui è più convincente di me, qualunque cosa io dica. Se no diventa una cosa del tipo "se è bene per la storia lo convinci, se no ti manda a cagare a prescindere". Scusa, per lo stesso principio, se voglio sfondare una porta mi dici "ma no, non tiriamo un dado, fammi vedere se riesci a sollevare quel frigo sopra la testa"???
Converrai sul fatto che se vuoi giocare un fantasy diceless (o meglio, ruleless) è inutile comprare manuali su manuali di edizioni 3.0, 3.5 e 4.0 ? Almeno su questo, dai...Tra l'altro, il tuo paragone con la birra analcolica è pessimo: se ci sono regole precise posso ignorarle in 2 secondi senza che la mia esperienza di gioco ne venga deteriorata, se non ci sono non posso farle apparire dal nulla tanto facilmente.
Jovan Szantovich ha scritto:Bello... Mi sembra di essere tornato ai tempi del forum di eXalted. Le care, vecchie crociate contro D&D.Questo capita con un master inutilmente buono, che mette la vita dei pg al di sopra della storia per motivi quali "se morisse dispiacerebbe al giocatore".NO. Ti manca un dettaglio: D&D ha tante regole complicate e incasinate perché vuole restituire un mondo sufficientemente realistico e internamente coerente da dare ai giocatori la possibilità di prevedere il risultato ragionevole delle loro azioni. Se si lascia tutto in mano al Master da regolamento ( = non esistono regole o sono vaghe) non si riesce a rendere la stessa sensazione di realismo, per il fatto che le regole applicate ai PG non sono le stesse applicate ai PNG.
Un buon master, nella mia visione, è regista e co-sceneggiatore del film che va a diventare l' avventura. Se per la trama in quel preciso punto starebbe bene (co-sceneggiatore, non sceneggiatore. Perché se stesse bene solo a lui tanto varrebbe che scrivesse racconti e basta. Deve stare il più universalmente bene possibile.) l' eroica morte di un pg, che sia!
Jovan Szantovich ha scritto:Giusto l'altra sera due miei amici mi raccontavano di una loro sessione di Mage; il PG di uno ha tentato di prendere una pistola da terra, un PNG ci ha messo un piede sopra quando l'altro era vicino, ha detto una qualche frase ad effetto e l'ha calciato dall'altra parte della stanza. Ora, il fatto che questo sia stato fatto senza tiri di dado è male, perché per quanto diventi più difficile, il master non sta scrivendo una storia da solo nella sua stanzina in cui tutto va come vuole lui, ma sta partecipando ad un intrattenimento ludico insieme a delle altre persone che compartecipano alla narrazione della storia nei limiti delle regole. Anche se il master può ignorare le regole, farlo rischia di frustrare i giocatori ("ma perché se il cattivo cerca di scappare ci riesce sempre e io non riesco neanche a raccogliere una pistola da terra?"). Avere delle regole condivise e rispettate aiuta l'immedesimazione e il coinvolgimento, quindi il divertimento, oltre a dare la sensazione di un mondo razionale, e quindi a favorire il pensiero all'interno del mondo stesso.
Su questo punto, in particolare sull' ultima frase, sto cominciando a tollerare le opinioni tipo questa. Il fatto che non sia necessaria per i gruppi con cui ho giocato non significa che non possa essere vera per altri. Triste, ma possibile.
Jovan Szantovich ha scritto:Alt... Fraintendimento. Ovviamente non era da intendersi me come persona, ma me personaggio. Se interpreto, interpreto; se convinci il me che sto interpretando, convinci lui.Mi ricordo di una tua frase inorridita su D&D; dicesti qualcosa del genere: "è assurdo che si faccia un tiro di dado per convincere una persona, io interpreto il png, se convinci me convinci lui". Neanche. Sbagli su una cosa: non sto cercando io di convincere te (ti corromperei con un barilotto di birra), ma il mio personaggio sta tentando di convincere il png; se io soon un nerd asociale e puzzolente che non sa parlare se non in Basic e il mio pg un viveur che ha studiato diplomazia per 5 anni e cambia una gnocca a sera, lui è più convincente di me, qualunque cosa io dica. Se no diventa una cosa del tipo "se è bene per la storia lo convinci, se no ti manda a cagare a prescindere". Scusa, per lo stesso principio, se voglio sfondare una porta mi dici "ma no, non tiriamo un dado, fammi vedere se riesci a sollevare quel frigo sopra la testa"???
Jovan Szantovich ha scritto:Per quanto ogni sessione di D&D sarebbe più divertente con 1-2 giocatore schiacciata sotto dei frigoriferi.
Jovan Szantovich ha scritto:Converrai sul fatto che se vuoi giocare un fantasy diceless (o meglio, ruleless) è inutile comprare manuali su manuali di edizioni 3.0, 3.5 e 4.0 ? Almeno su questo, dai...Tra l'altro, il tuo paragone con la birra analcolica è pessimo: se ci sono regole precise posso ignorarle in 2 secondi senza che la mia esperienza di gioco ne venga deteriorata, se non ci sono non posso farle apparire dal nulla tanto facilmente.
Emperor Malach ha scritto:commento inutile e vago
Red ha scritto:Sono d'accordo sul fatto che il tuo commento valesse come metacommento riflessivo
Dark_Dahlia ha scritto:A me piacciono Guild Wars, Baldur's Gate, Neverwinter Nights, Icewind Dale...
Something Wild ha scritto:Dark_Dahlia ha scritto:A me piacciono Guild Wars, Baldur's Gate, Neverwinter Nights, Icewind Dale...
Anche a me piacciono i videogame GdR...
L'unico problema che hanno è che eliminano proprio la parte GdR del GdR...
Ho avuto e ho alcuni compagni di GdR che basandosi sulle loro esperienze videogiocatorie non riescono a giocare nel modo giusto ad un vero gioco di ruolo... Per loro conta solo andare e ammazzare qualcuno, e livellare il più possibile...
dafne ha scritto:Something Wild ha scritto:Dark_Dahlia ha scritto:A me piacciono Guild Wars, Baldur's Gate, Neverwinter Nights, Icewind Dale...
Anche a me piacciono i videogame GdR...
L'unico problema che hanno è che eliminano proprio la parte GdR del GdR...
Ho avuto e ho alcuni compagni di GdR che basandosi sulle loro esperienze videogiocatorie non riescono a giocare nel modo giusto ad un vero gioco di ruolo... Per loro conta solo andare e ammazzare qualcuno, e livellare il più possibile...
ce l'hai con me![]()
[Aenima] ha scritto:I Manowar sono i Village people dei Defender
Isa ha scritto:credo che tra wagner e il death ci sia un collegamento quasi diretto...
lo stesso che c'è tra la pausini e il power
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