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Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi Kale il 20 ago 2008 19:59

Tornando a bomba (cit.) all'argomento del topic: perchè rompere le balle a Piratebay che è un sito che SMISTA file torrent, quindi non uppa e non ha proprietà materiale di file che violano copyright vari, ma solo dei "dati indice" (i torrent, appunto)?
E' come se mi arrivasse una lettera di insulti e io andassi a scaricare un bilico di letame per vendetta davanti all'ingresso dell'ufficio postale....

Di solito il fine non giustifica mai i mezzi.
Anche ammesso che li giustificasse, dobbiamo essere consapevoli che il fine giustificherà mezzi che di per sè sono ingiustificati.
Sempre ammesso che si riesca a raggiungere il fine, perchè, ricordiamo, che "è il fine che giustifica".
Assunto ciò, non possiamo dimenticare che le conseguenze, sia dei mezzi che dei fini, non vengono giustificati nè l'uno nè l'altro.
Anzi... di solito le conseguenze vengono appositamente dimenticate, pur di raggiungere il fine....
Inoltre, gli ingiustificati mezzi giustificati dal fine, giustificheranno mezzi ingiustificabili.
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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi MrFrag il 20 ago 2008 20:57

ma che c'entra Biafra con the pirate bay :lol

comunque finirà in nulla come sempre, nel giro di qualche giorno riapriranno tutto e qualcuno farà una colossale figura di merda.

Esattamente come dice kale, il punto di forza dei torrent è che non sono illegali, inquanto fisicamente tu dal sito non scarichi il film, nè tantomeno i siti contengono elenchi di ip da cui scaricarlo... tu scarichi un torrent, che è un filettino insulso col quale in teoria ti ci potresti pulire il culo.... se non hai un client per scaricare i torrent, con i file che scarichi non ti ci fai assolutamente nulla.

Poi di preciso non so bene per quale motivo il mondo ce l'ha esclusivamente con the pirate bay, basta cercare su google e si trovano migliaia di migliaia di siti alternativi...
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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi [Aenima] il 20 ago 2008 21:07

Probabilmente Pirate Bay è quello più diffuso al momento
Mia nonna ha sempre avuto un profondo rispetto per la comunità ebraica, mi diceva sempre "Tratta bene gli ebrei, se no ti tiri addosso le loro maledizioni da cazzi scappellati


Sephiroth ha scritto:La donnina quì si è autodefinita pessimo elemento nella presenzatione, Aenima l'ha guadagnato nel tempo... :ghgh


Sephiroth ha scritto:beh, si vedeva che non eri finito con la faccia contro il vetro, dalla foto non si vedeva nessun buco :myst


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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi Frontdoor Man il 20 ago 2008 21:16

E' di certo il più fornito :sis
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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi LadyAugustaBracknell il 21 ago 2008 01:34

sono razzisti coi pirati, diciamola tutta.
yohooo, all'arrembaggio!!!
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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi Frontdoor Man il 21 ago 2008 07:49

Yarr! Dobbiamo chiedere alla nostra divinità protettrice di intervenire!
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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi MrFrag il 21 ago 2008 08:34

facciamo intervenire gli Alestorm :ghgh
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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi SatanArgh il 21 ago 2008 15:30

w l'italia.
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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi albertogo il 21 ago 2008 23:27

MrFrag ha scritto:facciamo intervenire gli Alestorm :ghgh

Dario è uno di loro!!! :wha
Me ne frego!!! :cor

Goethe ha scritto:Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è teoria; sapere dove meglio si spina la birra, è pratica vera, è geografia.


jmilton00 ha scritto:I musulmani non praticano l'eucarestia perché non possono mangiare carne di maiale, giusto? :ghgh
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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi MrFrag il 25 ago 2008 12:36

qui la cosa si fa decisamente più schifosa....

UPDATE: E’ possibile intercettare anche User, password e LOGGARSI COME L’UTENTE. Maggiori informazione qui

Credo che oramai sappiate del Tribunale di Bergamo e del sequestro di ThePirateBay…

Se andate ai domini bloccati venite reindizzati ad una pagina che dice “Il dominio è stato bloccato”.

Quello che non sapete, però, è che la pagina è ospitata sull’IP 217.144.82.26. E che tale IP non risiede in Italia. E non è gestito da Italiani.

Ed è di una organizzazione che si preoccupa di denunciare i naviganti per infrazione di Copyright.
Già, perchè stranamente, tramite qualunque servizio di Reverse DNS troviamo che:

217.144.82.26 resolves to “www.pro-music.org”

E chi è mai ProMusic? Semplice, la coalizione dei discografici per la tutela dei Marchi…

Ok tutelare il copyright (fino a nuova formulazione delle leggi), forse anche ok al sequestro preventivo (sapete ormai della mia ultima perizia), ma mi sfugge il perché mai regalare i dati di navigazione degli utenti direttamente ai discografici?

Già, perchè navigando il sito si lascia, tra le altre cose, anche traccia del proprio IP.
Attualmente il solo navigare il sito significa dare LOG della propria ricerca di ThePirateBay direttamente in mano ad una entità straniera che normalmente fa causa ai privati…
Intercettazione?

Lo saprà il PM di Bergamo del fatto di aver dato a un terzo la possibilità di intercettare gli IP di italiani?

Io l’ho detto…


http://www.lastknight.com/2008/08/15/thepiratebay-utenti-intercettati/
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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi Something Wild il 25 ago 2008 13:13

Chi va sul motore per file audio-video (anche illegali) chiuso
dalla magistratura ora viene individuato. Anche se è un curioso
Pirate Bay, "i discografici schedano
chi va sul sito oscurato dall'Italia"

Esposto al Garante per la protezione dei dati personali
La Fimi ribadisce: " E' fuori dal mondo questa difesa dei ladri"


di ALESSANDRO LONGO


LA PRIVACY di milioni di italiani, utenti di Pirate Bay o semplici curiosi, potrebbe essere minacciata: è l'allarme che si leva in queste ore da tanti blog e che è già arrivato al Garante per la protezione dei dati personali. Si ingigantisce così il caso del sequestro preventivo adottato in Italia contro Pirate Bay, un motore di ricerca per ritracciare musica, giochi e film, anche illegali. Tutto è nato da una scoperta fatta in contemporanea da Peter Sunde (uno dei gestori di Pirate Bay, il quale è ora indagato dalla Guardia di Finanza di Bergamo) e dal blogger Matteo Flora: i tentativi di connettersi a Pirate Bay sono inoltrati, da alcuni operatori, verso un indirizzo ip particolare, 217.144.82.26/pb, che fa capo a http://www.pro-music.org. È un sito gestito da Ifpi, associazione dell'industria discografica nel mondo.

È cosa inusuale: al solito, in casi come questo, gli utenti sono re-indirizzati a una pagina della Guardia di Finanza ospitata sui server del loro operatori. È scattato così il sospetto, sul web: di fatto ora i discografici possono sapere chi ha tentato di accedere a Pirate Bay. E quindi, in teoria, possono raccogliere gli indirizzi ip degli utenti, schedarli, e tenerne conto per future possibili azioni legali. Non sarebbe nemmeno la prima volta: una grande incetta di indirizzi ip fu fatta mesi fa, a danno di centinaia di migliaia di italiani, da alcune aziende discografiche, poi bloccate dal nostro Garante della Privacy. Secondo il quale equivaleva a "spiare gli utenti", ne ledeva il diritto alla privacy, ed era vietato. Solo le autorità potevano fare una cosa del genere e solo su ordine della magistratura. Dinanzi a questo ultimo sviluppo, l'Authority per la tutela dei dati personali fa sapere "che la segnalazione è appena arrivata e il Garante assumerà tempestivamente tutte le informazioni necessarie per verificare quanto accaduto".

Il caso Pirate Bay sembra simile a quello della Peppermint - e se così fosse significherebbe che i discografici non hanno perso la voglia di "spiare" gli utenti. Nel provvedimento (ora pubblico) del giudice di Bergamo, che chiede il sequestro di Pirate Bay, non c'è traccia infatti dell'ordine di indirizzare il traffico verso un sito dell'industria discografica. "Non mi stupirebbe se l'iniziativa fosse partita della Guardia di Finanza, che potrebbe aver chiesto ai provider di fare così. Forse ispirata dai discografici. Telecom Italia e 3 Italia hanno ubbidito, altri provider si sono rifiutati", dice Andrea Monti, avvocato tra i massimi esperti di diritto d'autore in Internet e fondatore dell'associazione Alcei, che ha segnalato la cosa al Garante della Privacy.

Nella segnalazione, Monti domanda al Garante se "sia conforme alla normativa sul trattamento dei dati personali: A) sequestrare una risorsa di rete imponendo a soggetti terzi - gli internet provider - di impedirvi l'accesso, considerato che nel codice di procedura penale non sembra rinvenirsi traccia di una norma che consenta di attuare il sequestro preventivo nei modi stabiliti dall'ordinanza del Gip di cui sopra, traducendosi tale modalità in una illegittima estensione del provvedimento a soggetti estranei al procedimento. B) Consentire che il filtraggio degli accessi a un dominio - quale che sia - possa essere eseguito dirottando gli accessi in questione verso una risorsa di rete al di fuori della giurisdizione italiana, gestita da soggetti privati con uno specifico interesse economico nel procedimento penale, consentendo a questo soggetto di "andare a pesca" di dati di traffico che potranno poi essere utilizzati nei modi più disparati".

I discografici, dal canto loro, non arretrano d'un passo: "Ci sembra fuori dal mondo questa difesa dei ladri", dice Enzo Mazza, presidente di Fimi (Federazione dell'industria musicale italiana). "Il sequestro di siti è normale in tutto il mondo. Proprio nei giorni scorsi in Francia c'è stata una decisione identica, di un giudice, contro un sito razzista".

Intanto si organizza la contro offensiva: si diffondono guide per aggirare il blocco di Pirate Bay (e con alcuni provider basta semplicemente digitare nel browser un indirizzo ip alternativo, 83.140.33.40). I gestori di Pirate Bay, inoltre, stanno preparando il ricorso contro la decisione del giudice.

(18 agosto 2008)


http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/scienza_e_tecnologia/musica-digitale/ip-tracciati/ip-tracciati.html
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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi Isa il 25 ago 2008 13:28

tutti pazzi...
e io ora come faccio col programma? :sad
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La dimensione media del pene e' di 6 pollici e la dimensione media della vagina e' 7 pollici. Questo significa che ci sono circa 100.000 kilometri di figa non usata nel mondo.
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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi kurosaki il 25 ago 2008 13:29

compri tutti i cd originali :punt
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NO, non c'è niente qui dentro... delfino curioso!
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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi Something Wild il 25 ago 2008 13:32

kurosaki ha scritto:compri tutti i cd originali :punt


Ti tocca andare avanti di bottino personale e di brani rilasciati su myspace, sperando che siano scaricabili...
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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi [Aenima] il 25 ago 2008 13:43

Bè esistono anche i Blogspot
Mia nonna ha sempre avuto un profondo rispetto per la comunità ebraica, mi diceva sempre "Tratta bene gli ebrei, se no ti tiri addosso le loro maledizioni da cazzi scappellati


Sephiroth ha scritto:La donnina quì si è autodefinita pessimo elemento nella presenzatione, Aenima l'ha guadagnato nel tempo... :ghgh


Sephiroth ha scritto:beh, si vedeva che non eri finito con la faccia contro il vetro, dalla foto non si vedeva nessun buco :myst


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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi LadyAugustaBracknell il 25 ago 2008 14:17

soprattutto mi ha fatto ridere questa parte:
"Ci sembra fuori dal mondo questa difesa dei ladri", dice Enzo Mazza, presidente di Fimi (Federazione dell'industria musicale italiana). "Il sequestro di siti è normale in tutto il mondo. Proprio nei giorni scorsi in Francia c'è stata una decisione identica, di un giudice, contro un sito razzista".

paragona pirate bay a un sito di persone che sono convinte della superiorità di una o dell'altra razza e che probabilmente sarebbero disposti al genocidio per stabilire definitivamente la loro supremazia.

ha pisciato fuori dal cesso, altro che dal vaso!
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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi Something Wild il 25 ago 2008 14:28

LadyAugustaBracknell ha scritto:ha pisciato fuori dal cesso, altro che dal vaso!


Praticamente l'ha fatta in salotto...
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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi Frontdoor Man il 25 ago 2008 16:50

No, posso confermare, mi ha pisciato sui pantaloni. Dovessi incontrarlo ho già messo via un pugnazzo nel naso tutto per lui.
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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi Something Wild il 25 ago 2008 16:52

Frontdoor Man ha scritto:mi ha pisciato sui pantaloni


Eh?...
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Re: Uno Stato fascista (a caso) censura peer to peer

Messaggiodi Frontdoor Man il 25 ago 2008 16:54

:|
Ha pisciato talmente fuori dalla tazza che è finita sui miei pantaloni. Intendevo anche dire che l'ho presa sul personale se uno mi paragona ad un razzista omicida perché uso il sistema p2p.
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