Something Wild ha scritto:Isa ha scritto:io so solo che sarò una madre terribile
Brava, così si fa...
Già la vedo..

"Stai fermo o ti meno col martello di Thor!!!"








Something Wild ha scritto:Isa ha scritto:io so solo che sarò una madre terribile
Brava, così si fa...
Goethe ha scritto:Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è teoria; sapere dove meglio si spina la birra, è pratica vera, è geografia.
jmilton00 ha scritto:I musulmani non praticano l'eucarestia perché non possono mangiare carne di maiale, giusto?
Goethe ha scritto:Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è teoria; sapere dove meglio si spina la birra, è pratica vera, è geografia.
jmilton00 ha scritto:I musulmani non praticano l'eucarestia perché non possono mangiare carne di maiale, giusto?
Isa ha scritto:ho visto crescere me con certe regole e poi i miei fratelli con totalmente altre...
non è bello il ricordo di te bambina dell'asilo che se facevi i capricci andavi fuori dalla cucina e niente cena...
quando mio fratello piangeva ogni sera e non è finito una volta fuori...
Something Wild ha scritto:Isa ha scritto:ho visto crescere me con certe regole e poi i miei fratelli con totalmente altre...
non è bello il ricordo di te bambina dell'asilo che se facevi i capricci andavi fuori dalla cucina e niente cena...
quando mio fratello piangeva ogni sera e non è finito una volta fuori...
Tuo fratello è venuto su smidollato...
Isa ha scritto:Something Wild ha scritto:Isa ha scritto:ho visto crescere me con certe regole e poi i miei fratelli con totalmente altre...
non è bello il ricordo di te bambina dell'asilo che se facevi i capricci andavi fuori dalla cucina e niente cena...
quando mio fratello piangeva ogni sera e non è finito una volta fuori...
Tuo fratello è venuto su smidollato...
appunto per quello so cosa evitare...
Goethe ha scritto:Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è teoria; sapere dove meglio si spina la birra, è pratica vera, è geografia.
jmilton00 ha scritto:I musulmani non praticano l'eucarestia perché non possono mangiare carne di maiale, giusto?
Isa ha scritto: mio fratello si sveglia e non si rifà il letto
arrivato all'ora di andare a dormire chiama mia madre e vuole rifatto il letto...
mia madre glielo rifà...
Leadingtherats ha scritto:Oddio. Non voglio entrare nel merito della questione, ma farsi rifare il letto da altri ha quasi un che di patologico...
Goethe ha scritto:Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è teoria; sapere dove meglio si spina la birra, è pratica vera, è geografia.
jmilton00 ha scritto:I musulmani non praticano l'eucarestia perché non possono mangiare carne di maiale, giusto?
Something Wild ha scritto:Leadingtherats ha scritto:Oddio. Non voglio entrare nel merito della questione, ma farsi rifare il letto da altri ha quasi un che di patologico...
Io non rifaccio quasi mai il letto...
E mi va bene così...
La sera ci rientro, e basta...
Isa ha scritto:io so solo che sarò una madre terribile
NISCEMI (Caltanissetta) - È stato un sms a decidere della vita di Lorena Cultrato. Il mittente, Domenico, 16 anni, l'ha inviato agli altri due minorenni accusati dell'omicidio della quattordicenne, con l'ordine di uccidere la ragazza. A rivelare il retroscena agli inquirenti è stato uno dei tre fermati, Alessandro, 15 anni. "Conoscevo Lorena da cinque mesi - racconta Alessandro - e con lei avevo avuto anche un rapporto sessuale".
Dalla testimonianza del ragazzo la ricostruzione delle ultime ore di vita di Lorena Cultraro. "Ero davanti alla scuola di Niscemi - continua Alessandro - insieme a Giuseppe e Domenico. Lorena era lì, e quando ci ha visto arrivare ci ha detto che era sua intenzione incolpare uno di noi tre del fatto che era incinta". Proprio l'intenzione della ragazza avrebbe scatenato la furia dei tre.
"Giuseppe mi disse - spiega il ragazzo - che dovevamo ammazzare Lorena per quello che aveva detto e cioè che voleva incolpare uno di noi tre di averla messa incinta". Un proposito che inizia a prendere forma in un messaggio sul telefonino. "Domenico - conclude Alessandro - mi inviò un sms nel quale mi diceva più o meno che dovevamo ammazzare Lorena. Da quel momento è scattato il piano nelle campagne alla periferia di Niscemi".
La ragazza sarebbe stata trasportata sul posto da uno dei tre, Giuseppe, con il suo ciclomotore. "All'interno del casolare - aggiunge l'indagato - Domenico e Giuseppe hanno iniziato a spogliare Lorena, che in qualche modo cercava di fare resistenza soprattutto verbale, dicendo che non voleva essere spogliata. Giuseppe e Domenico hanno proseguito e sono riusciti a spogliare del tutto Lorena, e a turno, prima Giuseppe, poi Domenico e per ultimo io, abbiamo avuto rapporti con Lorena".
Dopo i rapporti sessuali esplode la violenza. "Finito il mio rapporto con Lorena - aggiunge Alessandro - Giuseppe e Domenico hanno iniziato a prendere a calci e pugni Lorena, perchè aveva messo in giro false notizie nei loro confronti creando problemi con le loro rispettive fidanzate".
"Ad un certo punto - spiega l'indagato - ho notato Giuseppe o Domenico, non ricordo esattamente chi dei due, anche per la rapidità del gesto, che passavano al collo di Lorena un filo di corrente elettrica o un cavo tv, ed entrambi glielo stringevano fortemente a tal punto da soffocarla. Io me ne stavo in disparte a guardare, e Giuseppe e Domenico mi hanno detto di tapparle la bocca, perchè Lorena cercava di gridare aiuto. Preso dalla paura che potevano anche farmi del male, le ho messo la mano sulla bocca fino a quando non ci siamo accorti che Lorena non respirava più e le usciva anche sangue dalla bocca".
Maestro ha scritto:Bestie immonde, porco dio...
Goethe ha scritto:Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è teoria; sapere dove meglio si spina la birra, è pratica vera, è geografia.
jmilton00 ha scritto:I musulmani non praticano l'eucarestia perché non possono mangiare carne di maiale, giusto?
«Lorena uccisa perché ci creava problemi con le fidanzate»
I tre minori hanno tentato l'ultimo depistaggio con una telefonata. Il padre della vittima: «Sono peggio di Riina»
NISCEMI - Nell'orrore di Niscemi dove i tre assassini- bambini confessano tortura, delitto e occultamento della povera Lorena, compare un'altra testimone. Ha diciassette anni, si chiama M., conosce bene i «mostri» e ha parlato con uno di loro quel maledetto pomeriggio del 30 aprile, prima dell'«esecuzione». Un'ultima conversazione con Lorena. Interrotta dal più grande del «branco», Domenico, strappando di mano alla sua vittima il telefonino. E M. che sapeva delle apprensioni di Lorena su una presunta gravidanza («Ma aveva fatto un test, negativo ») ha rivelato: «Improvvisamente ho sentito Domenico che mi chiedeva se lei la mattina era stata a scuola... Voleva sapere se fosse andata con un altro». Ma non era gelosia. Come, costretto dai riscontri, ha finito per ammettere il più piccolo del gruppo, Alessandro: «Voleva incolparci che sicuramente uno di noi l'aveva messa incinta. A quel punto Domenico la invitava ad andare con lui a fare un giro...». E il giro finiva nel casolare, come verbalizza Alessandro: «Sono stati Domenico e Giuseppe a prenderla a calci e pugni incolpandola di avere messo in giro notizie false che creavano problemi con le loro fidanzate... Poi pure io ci ho messo la mano in bocca a Lorena fino a quando non ci siamo accorti che la stessa non respirava più e gli usciva anche sangue dalla bocca...».
Dettagli ormai noti a Giuseppe Cultraro, il padre uscito sgomento ieri mattina dall'obitorio di Caltagirone: «L'ho riconosciuta da qualche ciocca chiara sui capelli scuri. Per il resto è un buco nero. Si pentono? Bastardi. Rispetto a loro Totò Riina un signore è. Devono morire in galera». Avevano saputo negare nei giorni precedenti. Anche in caserma dove Cultraro subì minacce dai loro genitori: «Il padre di Domenico lo conosco da una vita. Mi vide in caserma e mi chiese che ci facevo io lì. "I vostri figli che ci fanno qui, dovete spiegare", replicai io. E il padre di Giuseppe s'avventò contro me: "Ti scippo la testa se non lasci i nostri figli in pace". Arrivarono i carabinieri per separarci... ». [questa è da immaginare con tono alla Padrino]
Forse nemmeno quei genitori adesso disperati potevano immaginare quale soglia avevano superato i loro ragazzi. «Freddo, distaccato e tranquillo » scrivono i carabinieri di Domenico. E trascrivono una telefonata dalla quale emerge che, ormai certi d'essere intercettati, avevano preordinato una telefonata da fare qualora il corpo di Lorena fosse stato ritrovato. Come accade alle 13.02 di martedì, quando ancora radio e tigì non hanno diffuso la notizia. Giuseppe, Peppe per il gruppo, chiama Domenico che risponde: «Oh... che Pè...» E Giuseppe: «Ma dove sei?». Domenico: «A casa». Giuseppe: «A casa?» «Sì». «Ma niente hai sentito dire lì in paese?» «No, perché?». «Trovata dentro un pozzo». «A chi?» «A Lorena ». «Boh... che ne so!». «Mi hanno telefonato...» «Chi?». «Uno. Poi te lo dico». «Vedi di informarti, se è vero ». Telefonata fasulla, ammettono, confermando poi la versione di Alessandro: «Lorena cercava di fare qualche resistenza verbale. Ma a turno, prima Giuseppe, poi Domenico, e per ultimo io, riuscivamo ad avere rapporti sessuali con lei che non opponeva resistenza... Poi, calci e pugni...». No. Non è questo il ricordo che conserverà il padre di Lorena: «Voleva fare la parrucchiera. "Ma prima studia che senza un pezzo di carta oggi manco un buco ti fanno aprire". E lei s'era comprata la piastra per allenarsi. Ha cominciato mia sorella. Poi le vicine di casa, le sue compagne. Ogni giorno venivano a cercare la "parrucchiera". Lei, fiera. Io pure. L'aveva nel sangue. Ma picciridda era. Ci piacevano le cose semplici. Guardava la De Filippi, Amici, il Grande Fratello e sperava di partecipare, un giorno. [mah. picciridda sta minchia, con tutto il rispetto per i morti]
Poi ci ripensava: "Mi vergogno"...». Vittima e assassini Sotto, Lorena Cultraro, 14 anni, uccisa e gettata in un pozzo il 30 aprile. A fianco, uno dei suoi assassini mentre si copre il volto durante il trasferimento al carcere minorile dal tribunale dei minori di Catania
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