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L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi MrFrag il 31 lug 2009 14:27

LadyAugustaBracknell ha scritto:mhhh non so, per la pillola del giorno dopo vale il discorso "la prendo quando cazzo mi pare" (pressappoco), ma per l'aborto penso che ci voglia la ricetta, in fondo che ne sai di essere incinta o che hai una gravidanza normale... ci sono un miliardo di complicazioni che potrebbero accadere.


Se ho ben capito la pillola la abortiva è distribuita solamente in ospedale, ed è sottoposta alle stesse regole dell'aborto tradizionale, visto che ovviamente può essere presa solo dopo aver verificato che si, c'è un bambino.

La pillola del giorno dopo invece è considerata come un anticoncezionale, quindi tu la prendi per pararti il culo senza sapere se sei incinta o meno, ma pure quella penso sia disponibile solo in ospedale.
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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi Reine il 31 lug 2009 14:29

questa pillola e' sostitutiva dell'intervento...
la danno solo in ospedale e si viene ricoverati col day ospital come per l'operazione, poi si fa il controllo
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Lugh ha scritto:era giorno e non volevo andare OT..

Sephiroth ha scritto:troppo scic e poco pork! :ghgh

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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi albertogo il 31 lug 2009 19:53

Something Wild ha scritto:Scegli una delle tue amiche, fai in modo che resti incinta, accompagnala all'ospedale a prendere la pillola abortiva e ripeti, ogni 2 minuti: "L'ho convinta io a prendere la pillola abortiva, e voto Satana come mio sindaco"...

Secondo me è il metodo migliore.. :sis
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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi LadyAugustaBracknell il 01 ago 2009 01:46

MrFrag ha scritto:
LadyAugustaBracknell ha scritto:mhhh non so, per la pillola del giorno dopo vale il discorso "la prendo quando cazzo mi pare" (pressappoco), ma per l'aborto penso che ci voglia la ricetta, in fondo che ne sai di essere incinta o che hai una gravidanza normale... ci sono un miliardo di complicazioni che potrebbero accadere.


Se ho ben capito la pillola la abortiva è distribuita solamente in ospedale, ed è sottoposta alle stesse regole dell'aborto tradizionale, visto che ovviamente può essere presa solo dopo aver verificato che si, c'è un bambino.

La pillola del giorno dopo invece è considerata come un anticoncezionale, quindi tu la prendi per pararti il culo senza sapere se sei incinta o meno, ma pure quella penso sia disponibile solo in ospedale.

Per fortuna esistono le cliniche private, in ospedale neanche morta andrei ad abortire, ma ve l'immaginate quanta gente viene a romperti le palle?

ecco, per la pillola del giorno dopo: sarebbe proprio ora che si decidessero a informare le ragazze che puoi rimanere anche sterile (alla terza-quarta è certo), tempo fa si leggevano dei numeri allucinanti!
ma insomma, anche se fosse difficile da usare un preservativo, cristo ci sono le istruzioni! e con le immagini!



mah io non credo nella scomunica, visto che non credo neanche nella comunica. troppo sbattimentooo, anche se devo ammettere che ci stanno agevolando, tra un pò sarà accessibile a tutti senza il minimo sforzo.
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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi Sephiroth il 02 apr 2010 15:55

ma qualcuno mi spiega per quale motivo i 2 nuovi eletti in regione piemonte e veneto, entrambi della lega, si sono scagliati, in appoggio ai dettami vaticani, contro la distribuzione ormai legalizzata ufficialmente, della pillola della discordia?
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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi MrFrag il 02 apr 2010 15:59

eh, intelligente la tua domanda.... ti risponderei volentieri ma non ti so rispondere..... :ump e peggio ancora non ho ben capito se il loro problema è assumere la pillola senza ricovero o proprio l'assumere la pillola... ho letto varie dichiarazioni riportate ed erano contrastanti.

la cosa buona che almeno il ministro della sanità gli ha risposto di "rileggersi la legge"
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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi Something Wild il 02 apr 2010 16:10

Sephiroth ha scritto:ma qualcuno mi spiega per quale motivo i 2 nuovi eletti in regione piemonte e veneto, entrambi della lega, si sono scagliati, in appoggio ai dettami vaticani, contro la distribuzione ormai legalizzata ufficialmente, della pillola della discordia?


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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi Sephiroth il 02 apr 2010 16:50

bene, alora che smettano subito di fare i difensori di libertà e paganesimo! si chiama coerenza, ed è un concetto che probabilemnte loro e i seguaci non comprendono.

questa l'ultima notizia sul corriere

La maggioranza si spacca sulla Ru486
E Cota frena: tutto colpa di una battuta
Il ministro Fazio: «C'è una legge, se la leggano». Tosi si smarca da Zaia che ribadisce: no a pillola come a Ogm

MILANO - All'indomani delle elezioni regionali la maggioranza trova un primo grosso ostacolo: la pillola abortiva. Dopo le dichiarazioni dei neo governatori leghisti Cota e Zaia, che hanno annunciato di non voler distribuire il farmaco, dal governo si levano diverse voci fortemente critiche. In primo luogo quella del ministro della Salute Ferruccio Fazio, che ricorda: «C'è una legge, se la leggano. E, anche se sembra ovvio dirlo, tutte le leggi vanno rispettate». In un'intervista a Repubblica il ministro invita tutte le Regioni ad «attenersi alle indicazioni del Consiglio superiore di sanità che prevedono, nel rispetto della legge 194, che la pillola Ru486 venga data in ricovero ordinario fino all'avvenuto aborto».

IL DIETROFRONT DI COTA - Lo stesso Roberto Cota oggi ha precisato il senso delle sue parole: «Ho sempre avuto una posizione chiara, mai contro la legge. Quello che ho detto in questi giorni sono le stesse cose che ho detto in campagna elettorale». Eppure proprio le sue dichiarazioni avevano fatto pensare ad una crociata della Lega contro la pillola abortiva, soprattutto per quel passaggio secondo cui le pillole potevano restare a marcire nei magazzini. «Tutto è partito - ha ricostruito Cota durante la prima conferenza stampa dopo l'elezione a presidente della giunta piemontese - da una domanda di Belpietro a Mattino 5. Mi ha chiesto cosa avrei fatto delle confezioni del farmaco in arrivo. Alla domanda se avrei lasciato gli scatoloni nei magazzini io ho risposto affermativamente. Da questa mia affermazione è poi nato tutto il dibattito». E ancora: «Io ho detto che la mia posizione è per la difesa della vita e che, per quanto riguarda la Ru486, non la pensavo come la precedente presidente Bresso a favore di un impiego disinvolto di questa pillola, ossia senza ricovero. E ho aggiunto che intendevo affiancare in ospedale delle associazioni pro vita. Successivamente ho motivato il perchè di queste mie dichiarazioni che è legato al fatto che l'uso di questa pillola è potenzialmente molto pericoloso per la donna e per questo necessita di molta cautela». «Confermo - ha proseguito Cota - le mie dichiarazioni e dato che siamo in attesa delle linee guida da parte del ministero della Salute ho detto ai direttori generali delle Asl piemontesi di aspettare la mia entrata in carica e di affrontare poi insieme il problema». Nei giorni scorsi invece Cota aveva spiegato che, essendo per la vita, avrebbe fatto di tutto per contrastarne la distribuzione.

ROCCELLA: SEGUIRE CSS - Anche il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella interviene con una nota a proposito del pronunciamento del Consiglio superiore della sanità che ha indicato la necessità del ricovero ospedaliero per l'uso della pillola Ru486. «Il Consiglio superiore di sanità è la massima autorità scientifica istituzionale in ambito sanitario: i suoi pareri non sono strettamente vincolanti ma chi decidesse di seguire comportamenti difformi dovrebbe motivarli adeguatamente assumendosene una completa responsabilità - spiega -. A chi oggi attacca la posizione dei neo governatori leghisti Cota e Zaia ricordo che la diffusione della pillola abortiva in Italia è avvenuta innanzitutto a seguito di votazioni favorevoli di Consigli regionali e comunali, guidati da giunte di sinistra, che si sono espressi per l'uso di un farmaco quando ancora non era autorizzato in Italia, e hanno stilato protocolli e linee guida senza tenere conto dei pareri già espressi dal Consiglio superiore di sanità». Stabilire la compatibilità della pillola con la legge 194, conclude, «è questione di competenza del governo e del Parlamento».

PRESTIGIACOMO - Sulla stessa linea di Fazio la collega dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, secondo cui «quando si assumono ruoli da governatore bisogna rispettare la legge. Nessuna Regione può pensare di poter proibire ciò che è concesso e regolato dalla 194. Le dichiarazioni di Zaia e Cota? Euforia da vittoria elettorale». Anche Alessandra Mussolini (Pdl), intervistata dal quotidiano Affaritaliani.it, ricorda che «abbiamo una legge che deve essere rispettata. Su questa questione rischiamo di diventare guelfi e ghibellini». Ma una critica arriva anche dall'interno della Lega, e in particolare dal sindaco di Verona Flavio Tosi, che si smarca dal governatore veneto Luca Zaia: «Non sono d'accordo né con chi sbandiera la Ru486 come un rimedio a problemi legati a rapporti sessuali facili, ma neanche con chi dice che non bisogna assolutamente utilizzarla». Un'altra voce fortemente contraria è quella del deputato pidiellino Benedetto Della Vedova: «Inseguire la Lega nelle crociate propagandistiche sulla Ru486 significa consegnare al Carroccio l'egemonia culturale della coalizione». Ironica Margherita Boniver (Pdl): «Ignoravo che Cota e Zaia fossero anche ginecologi».

«ASSE LEGA-CHIESA» - La polemica è scoppiata mercoledì, quando Roberto Cota ha detto che le scorte ordinate dall'ex presidente piemontese Mercedes Bresso potranno «benissimo restare nei magazzini». Il giorno dopo è arrivato il duro intervento di Luca Zaia: «Studieremo il modo per non farla arrivare negli ospedali veneti». Posizioni che hanno incassato il plauso di monsignor Rino Fisichella, tanto che diversi quotidiani parlano di "asse Lega-Chiesa". Fisichella ha precisato poi su Avvenire che «sui temi etici non si tratta di essere cattolici o non cattolici, ma di riscoprire il valore fondamentale che è scritto in quella legge naturale che non è un'invenzione né della Chiesa cattolica né dei cristiani». Sempre sul quotidiano della Cei il giurista Alberto Gambino, ordinario di diritto privato all'Università Europea, spiega che «il monitoraggio delle tecniche abortive rientra pienamente nei poteri delle Regioni».

ZAIA: NO PILLOLA COME OGM - Nonostante le polemiche e il "fuoco amico", Zaia non sembra avere ripensamenti. «Nell'ambito della 194 abbiamo delle grosse perplessità rispetto alla sperimentazione perché ci sono stati dei morti - ha detto venerdì ad Affaritaliani.it -. Resto contrario dal punto di vista etico. Stiamo talmente banalizzando la questione che la Ru486 rischia di diventare l'aspirina delle minorenni. Interpreto appieno le parole del Papa, al di là della legge c'è anche una questione etica. L'ho fatto con gli Ogm, lo faccio anche con questa pillola». Di banalizzazione parla anche il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, che in un'intervista a Repubblica tv sottolinea come la Ru486 «non è un farmaco miracoloso, anzi ha molte ombre, basti pensare alle 29 morti, 5 in Gran Bretagna, di cui non si è scritta una riga. C'è il rischio di una banalizzazione dell'aborto - continua -, non sul piano personale ma sociale, a causa di questo continuum chimico che sarà proposto alle donne, con l'idea di poter tornare a casa subito dopo l'aborto». Ma la pillola, spiega, «ha molti più effetti collaterali e più eventi avversi dell'aborto chirurgico». Roccella si dice «favorevole a un protocollo unitario, possibilmente condiviso con le Regioni, per l'utilizzo della Ru486». Intanto il fronte dei contrari si allarga: dopo Cota e Zaia è Andrea Gibelli, indicato dalla Lega Nord come vicepresidente della Lombardia, a chiedere lo stop della pillola abortiva nella regione. «Il tema dovrà essere necessariamente al centro del confronto nelle primissime sedute del nuovo Consiglio regionale - spiega Gibelli -. La legge sull'aborto è ormai storicamente superata perché nata da un contesto storico-culturale che ormai non c'è più, mentre sono la donna e il nascituro che devono essere messi al centro di programmi e tutele massime».

PARTITE LE PRIME SCATOLE - Intanto le prime confezioni di Ru486 sono partite alla volta della Puglia. «La prima consegna dovrebbe essere effettuata al Policlinico di Bari, ma alcune scatole stanno raggiungendo anche la Toscana» spiega Marco Durini, direttore medico della Nordic Pharma, distributore esclusivo della pillola per l'Italia. Durini si è detto «molto preoccupato per il clima esasperato che si è creato» e annuncia il silenzio stampa: «Non daremo informazioni su ordinativi e consegne». In Puglia sono circa 200 le donne che hanno abortito con la pillola Ru486 nelle due strutture in cui è stata compiuta la sperimentazione, il Policlinico di Bari e l'ospedale Vito Fazzi di Lecce. Alcuni quotidiani locali scrivono che un altro quantitativo di farmaci è stato richiesto con il beneplacito del governatore rieletto Nichi Vendola e dell'assessore regionale alla Sanità uscente Tommaso Fiore. La disciplina dell'uso della Ru486 negli ospedali pugliesi sarà uno dei primi appuntamenti all'esame del nuovo esecutivo.


ora, ho messo in rilievo delle parti solo per far presente un paio di cose lette sul giornale stamane.
Posso essere daccordo che la presenza di questa pillola non debba significare sminuire un intervento comunque pesante per il corpo come un aborto, ma non sono affatto daccordo con il voler rendere la somministrazione della pillola legata all'obbligo di ricovero, e questo per 2 motivi:
1) attualmente l'operazione di aborto avviene in day hospital,
2) in caso di aborto spontaneo le indicazioni attuali degli ospedali sono di lasciar correre il processo in casa ed effettuare solo un controllo subito dopo, e queste indicazioni sono state adottate per ridurri i costi rispetto alla precedente procedura che richiedeva il ricovero per 3 giorni.

ora, cambia qualcosa tra l'aborto spontaneo e la somministrazione della pillola?
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[Aenima] ha scritto:I Manowar sono i Village people dei Defender :cor

Isa ha scritto:credo che tra wagner e il death ci sia un collegamento quasi diretto...
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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi Iset il 02 apr 2010 16:55

Probabilmente hanno paura degli effetti collaterali della pillola...
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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi Leadingtherats il 02 apr 2010 17:08

Comunque anche altre regioni prevedono come necessario il ricovero. Ad es. la Toscana. Forse, almeno per un po' di tempo, è bene usare qualche cautela in più.
"Non ho mai ucciso nessuno che non meritasse d'essere ucciso, secondo gli standard correnti del nostro modo di vivere. Non ho mai distribuito materiale osceno da utilizzare a fini di masturbazione: ho accettato di parlare con Peter e Bax Engleking solo perché ero affezionato al loro padre, possa Dio dare pace all'anima sua, anche se era un fottuto crucco. Non uccido spettatori innocenti, perché è mitzvah, un comandamento, e io rispetto i Dieci Comandamenti, quando il lavoro me lo permette."

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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi Deadly Nightshade il 02 apr 2010 22:16

Se non sbaglio, gli altri paesi dell'unione europea (che la usano già da anni) la somministrano con un ricovero di 3 giorni...
comunque 3 giorni o day hospital, non fa grande differenza, è necessario però che la sua somministrazione avvenga esclusivamente in ambito ospedaliero :sis
Leadingtherats ha scritto:Satan for a day... glittered for a lifetime (cit.)
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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi MrFrag il 03 apr 2010 12:53

Iset ha scritto:Probabilmente hanno paura degli effetti collaterali della pillola...


tipo.... l'aborto?
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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi Iset il 03 apr 2010 13:00

MrFrag ha scritto:
Iset ha scritto:Probabilmente hanno paura degli effetti collaterali della pillola...


tipo.... l'aborto?


Problemi che possono verificarsi dopo l'aborto stesso, complicazioni varie...
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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi albertogo il 03 apr 2010 23:11

MrFrag ha scritto:
Iset ha scritto:Probabilmente hanno paura degli effetti collaterali della pillola...


tipo.... l'aborto?


La parola emorragia ti suona compatibile con l'espulsione del feto per aborto? :mrgreen:
Me ne frego!!! :cor

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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi Iset il 04 apr 2010 10:21

albertogo ha scritto:
MrFrag ha scritto:
Iset ha scritto:Probabilmente hanno paura degli effetti collaterali della pillola...


tipo.... l'aborto?


La parola emorragia ti suona compatibile con l'espulsione del feto per aborto? :mrgreen:


Sì ma l'aborto non è l'effetto collaterla, è l'effetto voluto.
Gli effetti collaterali sono altri...per questo tengono in ospedale.
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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi albertogo il 04 apr 2010 14:21

Iset ha scritto:Sì ma l'aborto non è l'effetto collaterla, è l'effetto voluto.
Gli effetti collaterali sono altri...per questo tengono in ospedale.

Certo... Ma da profano, il primo effetto collaterale cui serve l'intervento medico potrebbe essere per un'emorragia... :sis
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Goethe ha scritto:Conoscere i luoghi, vicini o lontani, non vale la pena, non è teoria; sapere dove meglio si spina la birra, è pratica vera, è geografia.


jmilton00 ha scritto:I musulmani non praticano l'eucarestia perché non possono mangiare carne di maiale, giusto? :ghgh
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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi Iset il 07 apr 2010 12:10


Bari, oggi la prima pillola abortiva somministrata in regime "ordinario"

Bari, oggi la prima pillola abortiva somministrata in regime "ordinario"
ROMA - Come previsto, comincia oggi l'utilizzo in regime ordinario della pillola abortiva: la prima somministrazione al policlinico di Bari, dove questa mattina sono arrivati dieci trattamenti per utilizzare la Ru486. Le prime confezioni sono arrivate anche nel magazzino farmaceutico di Migliarino (Pisa), che serve 18 ospedali toscani fra Pontremoli e Portoferraio. Tra il 2006 e il 2009 nel nostro Paese la diffusione è stata solo in via sperimentale: in tutto ne hanno fatto uso 1800 donne in tutta Italia, di cui 196 nella struttura pugliese, dove il trattamento era somministrato in regime di day-hospital. Terminata questa fase, quello di oggi è il primo intervento di interruzione di gravidanza con metodo farmacologico da quando la pillola Ru486 è entrata ufficialmente in commercio nel nostro Paese. La paziente è una donna di 25 anni e rimarrà ricoverata in ospedale tre giorni.

La prima paziente a Bari. La donna, che è stata già sottoposta a tutti gli accertamenti clinici richiesti, è disponibile a iniziare subito il trattamento. La giovane nei giorni scorsi aveva deciso, compilando gli appositi moduli, di interrompere la gravidanza in corso, scegliendo di utilizzare la pillola Ru486 anziché l'intervento chirurgico. La Ru486 va somministrata entro sette settimane a partire dal primo giorno dell'ultima mestruazione. Complessivamente il trattamento prevede l'assunzione di tre pillole, che compongono la dose necessaria per provocare l'aborto.

"Le donne che hanno scelto la Ru486 sono informate". "Ora che il farmaco è in commercio in Italia abbiamo fatto richiesta ai punti di riferimento previsti e stamani è arrivato" dice Nicola Blasi, responsabile delle interruzioni di gravidanza della prima Clinica Ostetrica del Policlinico di Bari, unico non obiettore di coscienza che già dal 2006 utilizza questo metodo in via sperimentale, acquistando cioè il prodotto dalla Francia. "Quasi tutte le donne che si sono sottoposte finora al trattamento Ru486 - aggiunge - erano quasi tutte già informate, già sapevano cioè dell'esistenza di questa pillola e hanno scelto avendo già informazioni precise oltre quelle che ho fornito loro". In particolare, la giovane donna protagonista del primo trattamento "non ha voluto ripetere l'esperienza della sala operatoria e dell'anestesia" afferma. "La paziente ha già fatto tutte le analisi necessarie" aggiunge il medico, "e quindi "può sottoporsi subito al trattamento".


Toscana, arrivate 69 scatole. Questa mattina sono giunte a destinazione 69 confezioni della pillola Ru486 anche in Toscana, ordinate dal deposito dell'Ente per i servizi tecnico amministrativi di Area vasta (Estav) che serve 18 ospedali della regione fra Pontremoli e Portoferraio. Il magazzino toscano è tra i primi in Italia ad avere ordinato la pillola abortiva e, qualora ce ne fosse bisogno, è in grado di rifornire gli ospedali della Toscana appartenenti anche ad altre aree. "Riteniamo tuttavia che queste prime scorte - ha detto il dottor Marcello Pani, responsabile del deposito - siano sufficienti a garantire il fabbisogno degli ospedali della nostra area. Finora abbiamo ricevuto 69 scatole e altre 60 ne arriveranno nelle prossime ore, garantendoci una copertura più che sufficiente. Naturalmente, come per tutti gli altri farmaci, siamo in grado di seguire telematicamente la somministrazione da parte di ogni singolo presidio ospedaliero e dunque di effettuare ordini con tempestività e senza mai lasciare ciascun ospedale senza scorta". A Pisa, il dottor Massimo Srebot, è stato uno dei primi ginecologi ad usare il farmaco. All' ospedale di Pontedera (Pisa) Srebot l'ha usata fin dalla fine del 2005 comperando la pillola direttamente alla casa farmaceutica francese che la produce.

In Piemonte ancora non arriva. All'ospedale Sant'Anna di Torino - il primo a sperimentarla in Italia - la Ru486 non si è ancora vista. E la stessa cosa può dirsi anche per gli altri ospedali piemontesi, ha denunciato il ginecologo radicale Silvio Viale, noto per aver avviato cinque anni fa la sperimentazione della pillola. "Ho ordinato 50 scatole, il fabbisogno di due mesi circa, ma dal Sant'Anna la richiesta non è ancora partita", protesta Viale. Il neogovernatore del Piemonte, Roberto Cota, così come quello veneto, Zaia, appena eletti avevano lanciato la crociata leghista contro la pillola abortiva annunciando di voler bloccare l'arrivo negli ospedali della Regione. Salvo poi fare un passo indietro dopo le parole di alcuni esponenti del governo, compreso il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che ha invitato a rispettare la legge 194. A Milano, dalla clinica Mangiagalli, sono partiti ieri i primi ordinativi per la pillola. Intanto anche nel resto d'Italia si attendono nuove indicazioni che arriveranno dal ministero della Salute, come annunciato la scorsa settimana, in forma di un protocollo unitario.

In Sardegna ricovero ospedaliero ordinario. In Sardegna la pillola Ru486 verrà somministrata in regime di ricovero ordinario con un minimo di tre giorni di degenza. Lo ha annunciato l'assessore regionale della Sanità, Antonello Liori. "L'iter è quello stabilito dal ministero con una circolare esplicativa sulla base del parere del Consiglio superiore della Sanità - ha chiarito l'assessore - i pareri personali, io stesso sono antiabortista, contano poco perché siamo in uno Stato laico. In questi giorni il direttore generale dell'assessorato sta inviando alle Asl e alle aziende miste queste direttive ma non credo - ha aggiunto Liori - che la pillola sia già disponibile in Sardegna e dovrà quindi essere ordinata".


http://www.repubblica.it/cronaca/2010/0 ... i-3168135/
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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi MrFrag il 07 apr 2010 12:55

"Ho ordinato 50 scatole, il fabbisogno di due mesi circa, ma dal Sant'Anna la richiesta non è ancora partita"


Sticazzi! Non so quanti aborti ci fai con una scatola ma non pensavo si viaggiasse su una media di poco più di uno al giorno in un solo ospedale!
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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi Leadingtherats il 07 apr 2010 14:50

MrFrag ha scritto:
"Ho ordinato 50 scatole, il fabbisogno di due mesi circa, ma dal Sant'Anna la richiesta non è ancora partita"


Sticazzi! Non so quanti aborti ci fai con una scatola ma non pensavo si viaggiasse su una media di poco più di uno al giorno in un solo ospedale!


No, credo che l'ordine sia relativo ad un comprensorio di più ospedali (come le 69 scatole per 18 ospedali toscani).

Comunque:

Toscana, arrivate 69 scatole. Questa mattina sono giunte a destinazione 69 confezioni della pillola Ru486 anche in Toscana, ordinate dal deposito dell'Ente per i servizi tecnico amministrativi di Area vasta (Estav) che serve 18 ospedali della regione fra Pontremoli e Portoferraio. Il magazzino toscano è tra i primi in Italia ad avere ordinato la pillola abortiva e, qualora ce ne fosse bisogno, è in grado di rifornire gli ospedali della Toscana appartenenti anche ad altre aree. "Riteniamo tuttavia che queste prime scorte - ha detto il dottor Marcello Pani, responsabile del deposito - siano sufficienti a garantire il fabbisogno degli ospedali della nostra area. Finora abbiamo ricevuto 69 scatole e altre 60 ne arriveranno nelle prossime ore, garantendoci una copertura più che sufficiente. Naturalmente, come per tutti gli altri farmaci, siamo in grado di seguire telematicamente la somministrazione da parte di ogni singolo presidio ospedaliero e dunque di effettuare ordini con tempestività e senza mai lasciare ciascun ospedale senza scorta". A Pisa, il dottor Massimo Srebot, è stato uno dei primi ginecologi ad usare il farmaco. All' ospedale di Pontedera (Pisa) Srebot l'ha usata fin dalla fine del 2005 comperando la pillola direttamente alla casa farmaceutica francese che la produce.


Quanto adoro vivere in una regione che, quando c'è da andare in culo a Sacra Romana Chiesa, fa sempre le corse per essere tra le prime! :ghgh
"Non ho mai ucciso nessuno che non meritasse d'essere ucciso, secondo gli standard correnti del nostro modo di vivere. Non ho mai distribuito materiale osceno da utilizzare a fini di masturbazione: ho accettato di parlare con Peter e Bax Engleking solo perché ero affezionato al loro padre, possa Dio dare pace all'anima sua, anche se era un fottuto crucco. Non uccido spettatori innocenti, perché è mitzvah, un comandamento, e io rispetto i Dieci Comandamenti, quando il lavoro me lo permette."

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Re: L'arrivo in Italia della RU486 non senza polemiche

Messaggiodi sareh il 07 apr 2010 15:38

Leadingtherats ha scritto:

Quanto adoro vivere in una regione che, quando c'è da andare in culo a Sacra Romana Chiesa, fa sempre le corse per essere tra le prime! :ghgh

anche per questo ho deciso di venire a rinforzare le fila della pattuglia :cor
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