Something Wild ha scritto:Però bisogna dire che il personaggio mantiene tutte le sue caratteristiche principali distintive...
Insomma, una riedizione molto fedele...
SomethingWild ha scritto: :"....…C’era una volta un bambino di nome Gesù. Era il giorno del compleanno di Maddalena e Maria aveva vestito bene Gesù. Era proprio un figurino con il suo cappellino di ortiche....."
Lugh [Bot] ha scritto:everything makes soup
Something Wild ha scritto:Verissimo...
Comunque ieri sera ho visto, per la prima volta:
Che dire...
Non ha senso...
[Aenima] ha scritto:I Manowar sono i Village people dei Defender
Isa ha scritto:credo che tra wagner e il death ci sia un collegamento quasi diretto...
lo stesso che c'è tra la pausini e il power
Sephiroth ha scritto:Something Wild ha scritto:Verissimo...
Comunque ieri sera ho visto, per la prima volta:
Che dire...
Non ha senso...
ahahahah
si ma resta un capolavoro! L'ho visto a teatro 2 volte! Fantastico!
Leadingtherats ha scritto:Satan for a day... glittered for a lifetime (cit.)
Sephiroth ha scritto:Something Wild ha scritto:Verissimo...
Comunque ieri sera ho visto, per la prima volta:
Che dire...
Non ha senso...
ahahahah
si ma resta un capolavoro! L'ho visto a teatro 2 volte! Fantastico!
[Aenima] ha scritto:I Manowar sono i Village people dei Defender
Isa ha scritto:credo che tra wagner e il death ci sia un collegamento quasi diretto...
lo stesso che c'è tra la pausini e il power
Something Wild ha scritto:Però bisogna dire che il personaggio mantiene tutte le sue caratteristiche principali distintive...
Insomma, una riedizione molto fedele...
Lugh [Bot] ha scritto:e` uno dei miei film preferiti in assoluto
Ferox ha scritto:Something Wild ha scritto:Però bisogna dire che il personaggio mantiene tutte le sue caratteristiche principali distintive...
Insomma, una riedizione molto fedele...
non ho mai letto niente di Conan Doyle ma non mi è sembrata una riedizione "molto fedele"..
se Sherlock è comunque sempre descritto come uomo d'azione oltre che di intelletto un Watson simil-guerriero ninja mi sa molto di libera interpretazione.
non è assolutamente una critica visto che il personaggio creato è divertente e interessante ma, a meno che tutte le altre interpretazioni fossero sbagliate e questa sia l'unica fedele, direi che "liberamente ispirato a..." sia più adatta come definizione.
Le caratteristiche salienti di Holmes sono però ben riassunte, ancora una volta, dal suo puntuale coinquilino e amico:
1. Conoscenza della letteratura - Zero.
2. Conoscenza della filosofia - Zero.
3. Conoscenza dell'astronomia - Zero.
4. Conoscenza della politica - Scarsa.
5. Conoscenza della botanica - Variabile. Sa molte cose sulla belladonna, l'oppio, e i veleni in genere. Non sa niente di giardinaggio.
6. Conoscenza della geologia - Pratica, ma limitata. Distingue a colpo d'occhio un tipo di terreno da un altro. Rientrando da qualche passeggiata mi ha mostrato delle macchie di fango sui pantaloni e, in base al colore e alla consistenza, mi ha detto in quale parte di Londra se l'era fatte.
7. Conoscenza della chimica - Profonda.
8. Conoscenza dell'anatomia - Accurata, ma non sistematica.
9. Conoscenza della letteratura scandalistica - Immensa. Sembra conoscere ogni particolare di tutti i misfatti più orrendi perpetrati in questo secolo.
10. Buon violinista.
11. Esperto schermidore col bastone, pugile, spadaccino.
12. Ha una buona conoscenza pratica del Diritto britannico. »
In realtà questa lista, compilata da Watson pochi giorni dopo aver conosciuto Holmes, si rivela alquanto fuorviante. In numerosi racconti Holmes rivela di avere una buona conoscenza della politica (come nel racconto "Uno Scandalo in Boemia") ma anche di avere un vasto interesse letterario e filosofico, citando numerose volte la Bibbia, Shakespeare e Goethe. Le sue conoscenze in campo pratico sono tali da avergli fatto anche scrivere dei trattati sugli argomenti più vari, come un trattato navale e una monografia sul tabacco (come lui stesso afferma nel racconto Il mistero di Valle Lescombe).
Altre caratteristiche salienti di Holmes sono la grande conoscenza del tessuto criminale londinese, al cui interno aveva numerosi informatori (in genere ragazzini), e le sue grandi doti trasformiste, che lo aiutano nella raccolta di molte prove per la risoluzione dei suoi complicati (per gli altri) casi.
Something Wild ha scritto:Comunque ieri sera ho visto, per la prima volta:
Something Wild ha scritto:Queste mi sembra ci siano fondamentalmente tutte... Per quello dico che secondo me è rivisto, riarrangiato, ma il personaggio di base è lo stesso...
In Uno studio in rosso, Watson viene descritto dal collega Stamford come "magro come un'acciuga e scuro come una castagna", ma il contesto di tale descrizione (che si riferisce alle sue condizioni al ritorno dalla guerra) lascia intendere che il "normale" aspetto di Watson sia ben diverso. Ne L'avventura di Charles August Milverton Doyle traccia un più preciso ritratto del suo personaggio, descritto come un uomo di media statura, dalla corporatura robusta, mascella squadrata e collo massiccio. È questa inoltre l'unica occasione in cui si accenna ai baffi, divenuti un elemento caratteristico del personaggio nelle illustrazioni e nelle versioni cinematografiche (e del resto già utilizzato costantemente dagli illustratori ben prima che Doyle ne facesse menzione). Le sue imprese nel corso dei racconti lo fanno apparire come una persona agile e dal fisico atletico. Ne Il mastino dei Baskerville egli stesso afferma di essere molto abile nella corsa (sorprendendosi di come Holmes, nel momento del bisogno, sia in grado di correre più veloce di lui), mentre ne Il vampiro del Sussex si apprende che in passato ha giocato a rugby nei Blackheath. Il suo successo con le donne fa presumere inoltre che Watson appaia piuttosto attraente.
Laureatosi in medicina all'università di Londra nel 1878, John H. Watson diventa un chirurgo militare dell'esercito coloniale britannico. Nel 1880 partecipa alla seconda guerra anglo-afgana.
Something Wild ha scritto:Facendo qualche ricerca su internet mi sono però stupito di quanto invece siano stati ben reinterpretati senza perdere di vista l'originale...
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