di Kale il 23 mag 2008 12:29
Questa è successa di recente:
Devo andare a fare una consegna da sto tizio di nome Mario, ma siccome la strada è chiusa mi tocca passare per una stradina, praticamente in mezzo ai prati.
Vado, vado, vado, finchè non mi impantano. Chiamo mio fratello che mi traina e mi tira fuori.
Nel frattempo si fa lì un pò di gente del paese a curiosare.
Io mi tiro di nuovo sul terreno buono e vado da mio fratello che sta parlando con un tizio in jeans e maglietta:
Nii (rivolto a me) "E come facciamo adesso con il Mario?"
Io "'l vaja a fase cjiavar 'l Mario! [concettualmente un "vada a farsi fottere"] Adesso che mi son tirato fuori non mi ci ributto dentro..."
Tizio "Sì, ma non c'è problema..."
Io "Ma sì... gli telefonerò e gli spiego com'è la storia...."
Tizio "Ma guarda che sono io il Mario."
Nii "Ah?!"
Io "O.O"
Poi il discorso è andato avanti sulla mancata consegna e nessuno s'è più fatto problemi, però il figurone di merda l'ho fatto.
Di solito il fine non giustifica mai i mezzi.
Anche ammesso che li giustificasse, dobbiamo essere consapevoli che il fine giustificherà mezzi che di per sè sono ingiustificati.
Sempre ammesso che si riesca a raggiungere il fine, perchè, ricordiamo, che "è il fine che giustifica".
Assunto ciò, non possiamo dimenticare che le conseguenze, sia dei mezzi che dei fini, non vengono giustificati nè l'uno nè l'altro.
Anzi... di solito le conseguenze vengono appositamente dimenticate, pur di raggiungere il fine....
Inoltre, gli ingiustificati mezzi giustificati dal fine, giustificheranno mezzi ingiustificabili.