Isa ha scritto:e io dico...ma se non hai voglia di vivere perchè non ti ammazzi?

LadyAugustaBracknell ha scritto:questo è proprio stronzo. ma STRONZO forte.

Isa ha scritto:insomma è giapponese...i giapponesi reagiscono sempre in maniere strane

La strage di Akihabara annunciata sul web
Poco prima di colpire a morte sette passanti Tomohiro Kato scrive in un forum: «Addio a tutti, nessun rinvio»

TOKYO - Lo aveva annunciato su internet, con diversi messaggi pubblicati su un sito per cellulari. «Andrò a schiantarmi col furgone, e se diventerà inutile userò il coltello. Addio a tutti»; «Nessun rinvio, neanche se farà brutto tempo». Tomohiro Kato, il 25enne che domenica ha ucciso 7 passanti con un coltello ad Akihabara, il quartiere della capitale noto per i negozi di elettronica e videogiochi, prima di colpire aveva manifestato agli internauti le sue intenzioni.

«UCCIDERÒ GENTE» - Lo rivela la polizia giapponese, che tuttavia non ha ancora potuto confermare appieno se, come il contenuto pare fortemente suggerire, l'autore degli scritti sia effettivamente Tomohiro Kato. La genuinità dei messaggi troverebbe conferma nelle parole rilasciate alla polizia al momento dell'arresto dallo stesso assassino, che ha dichiarato di aver preannunciato su internet l'intenzione di compiere il massacro. I messaggi appaiono in una discussione simile a quelle dei forum internet, intitolata «Ucciderò gente ad Akihabara», pubblicata a partire dalle 5.21 di domenica. Nei messaggi più agghiaccianti, soprattutto alla luce di quanto poi realmente successo, figurano frasi come «andrò a schiantarmi col furgone, e se diventerà inutile userò il coltello. Addio a tutti» e «nessun rinvio, neanche se farà brutto tempo». In quello che col passare del tempo e dei messaggi prende la forma di un delirante diario verso l'orrore, l'assassino - secondo le ipotesi della polizia - scrive dieci minuti prima della strage: «È arrivato il momento». Sono le 12.10, e di lì a poco l'uomo avrebbe messo in atto il piano omicida seminando il panico nelle strade di Akihabara.

QUARTIERE ELETTRICO - Akihabara, non a caso scelto da Tomohiro Kato come teatro per il suo folle piano, è noto come «quartiere elettrico» per la più alta concentrazione al mondo di negozi di elettronica di ogni genere. È considerato un piccolo mondo a sé: da una parte la facciata «pulita», fatta di divertimento, consumismo e cultura pop, tempio degli amanti dei diffusissimi manga, dei cartoni animati e dei videogiochi. Dall'altra, il lato più oscuro, un vero e proprio crocevia di solitudine che attrae i cosiddetti «otaku» (letteralmente «persona che sta in casa»), individui che stanno fissi davanti a computer, schermi tv e fumetti, senza rapporti sociali, rifugiati in una realtà parallela fatta di supereroi invincibili e cameriere scollatissime in divisa. Tra queste persone vi sono quelle più introverse e imprevedibili, proprio come Kato, che secondo i media nipponici era un frequentatore abituale del quartiere. Lavoratore temporaneo presso una ditta di ricambi d'auto, ha dichiarato alla polizia subito dopo l'arresto di essere «stanco di vivere» e di essere arrivato a Tokyo con l'intenzione di «uccidere persone, non importa chi».

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Sephiroth ha scritto::mad

LadyAugustaBracknell ha scritto:oh ma il quartiere elettrico quanto fa gola?

Iset ha scritto:Praticamente gli Otaku sono i nostri nerd?

Iset ha scritto:Praticamente gli Otaku sono i nostri nerd?