Questionario sulla religione, prof sospeso
Cesena, Cobas e atei si mobilitano in difesa di un docente di matematica punito dall'ufficio scolastico provinciale
MILANO - Lo hanno sospeso per due mesi per avere distribuito tra i suoi studenti un questionario sull'ora di religione. Ma contro un atto che viene definito «ingiustificato e gravissimo» è stato promosso per mercoledì a mezzogiorno un sit-in di protesta davanti all'istituto in cui l'insegnante lavora, il liceo scientifico di «Righi» di Cesena. Destinatario del provvedimento - che prevede anche il dimezzamento dello stipendio - è Aberto Marani, docente di matematica e fisica ed esponente dei Cobas, che sarebbe stato punito per la decisione di condurre un'indagine nelle proprie classi per rilevare quale insegnamento lo studente avrebbe scelto fra Religione cattolica, Storia delle religioni e Diritti umani.
«ATTACCO CLERICALE» - Nel corso della manifestazione verrà chiesto il ritiro del provvedimento disciplinare, definito dai promotori della mobilitazione «ingiustificato e gravissimo» anche perché ritenuto lesivo «della dignità professionale di un professore ingiustamente colpito». «Ancora un attacco clericale alla laicità della scuola», ha commentato il portavoce nazionale dei Cobas, Piero Bernocchi. Che torna anche sul questionario contestato: «Solo l'11% degli studenti, da quanto è emerso, sceglierebbe Religione cattolica - ha spiegato il leader dei comitati di base - e il Collegio docenti aveva recepito le proposte di Marani, deliberando la necessità di offrire agli studenti la materia alternativa. La cosa ha fatto infuriare gli insegnanti di religione e i cattolici integralisti nel liceo, che si sono rivolti all'Ufficio scolastico regionale sostenendo che il docente avrebbe offeso, con quel questionario, il collega di religione. È scattata così la sanzione, inaudita e pesantissima. Difenderemo Marani con tutti gli strumenti a disposizione: giuridici, sindacali e politici».
LA VICENDA IN RETE - La vicenda sta prendendo piede anche in rete, rilanciata da diversi siti e blog. E anche su Facebook il gruppo Atei&Agnostici italiani ha avviato una discussione promuovendo nel contempo una raccolta firme e invitando i simpatizzanti e coloro che credono nella laicità dello Stato ad inviare lettere di protesta al dirigente dell'istituto e all'ufficio scolastico provinciale di Forlì-Cesena. Lo stesso Marani è intervenuto sul blog nochiesa.blogspot.com per spiegare che il questionario era stato da lui distribuito «al solo scopo di avere elementi indicativi per dimostrare che la richiesta di materia alternativa era molto molto più elevata di quello che risultava dalle scelte operate in sede di iscrizione» visto che «l’anno scorso solo 2 alunni su 1300 l’hanno chiesta, quando in realtà oltre l’80% la vorrebbero». Forse non è piaciuto il fatto che tutto sia nato da un'iniziativa personale del docente e che questo sia avvenuto in orario di lezione. «Per la compilazione - precisa però il diretto interessato - ho utilizzato 5 minuti di lezione a inizio anno scolastico».
IL COLLEGIO DEI DOCENTI - La proposta di programmare la materia alternativa era stata poi avanzata dallo stesso insegnante al collegio docenti e quest'ultimo lo scorso novembre aveva stabilito che la materia alternativa dovesse essere programmata e inserita nel Piano dell'offerta formativa. «Nessuno dei 130 docenti del Collegio ha avuto da ridire sul questionario - fa ora notare Marani -, nè la Dirigente, nè lo stesso don Pasolini (l'insegnante di religione, ndr), presente al Collegio. Solo due mesi dopo, nel gennaio 2009, con l’arrivo di una ispettrice, si è saputo che don Pasolini aveva protestato presso l’Ufficio scolastico regionale, con una lettera inviata segretamente, mai resa nota a me nè ad alcuno del liceo». Nelle settimane scorse, a seguito di un'ispezione, l'ufficio scolastico provinciale di Forlì-Cesena ha deciso di varare la sanzione contro cui Cobas e movimenti per la laicità sono ora intenzionati a dare battaglia.
http://www.corriere.it/cronache/09_giug ... aabc.shtml