SANNICOLA (LECCE) - Una coppia di conviventi agli arresti domiciliari si è suicidata avvelenandosi dopo aver collegato il tubo di scarico della loro Fiat 126 all'abitacolo. E' accaduto nell'autorimessa di una vecchia masseria nelle campagne di Sannicola. I cadaveri - riportano oggi alcuni quotidiani pugliesi - sono stati ritrovati ieri sera dai carabinieri che ipotizzano il duplice suicidio. Giuseppe Mercuri, di 59 anni, di Sannicola, e la cittadina francese Sophie Chaffurine, di 43, erano stati arrestati lo scorso 13 luglio perché trovati in possesso di oltre tre chili di marijuana.
Il corpo della donna è stato trovato nell'abitacolo, sdraiato su un sedile, mentre quello di Mercuri a qualche metro dalla vettura, probabilmente nel tardivo tentativo di sfuggire all'avvelenamento. Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Gallipoli sono dirette dal sostituto procuratore della Repubblica di Lecce Giovanni Gagliotta. L'autopsia è stata affidata al medico legale Roberto Vaglio il quale, oltre a confermare la morte per avvelenamento, dovrà stabilire a quanto risale il decesso della coppia. Nella masseria ottocentesca, in località 'La guardia' - secondo quanto riportato dai giornali - non sono state trovate tracce di violenza.
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