E' un problema molto più complesso di quello che sembra leggendo l'articolo, perchè non si riassume per niente in una situazione politica (cioè i "terroristi" sudtirolesi), è una questione che riguarda un'intera cultura. Ad esempio quando Napoleone invase il Tirolo ci fu una grossa resistenza da parte della popolazione locale, da li sono nati gli Schützen e il mito di Andreas Hofer che ha portato una forte identità nazionalistica nei tirolesi. Il punto è che mentre il Tirolo austriaco si è "modernizzato" e ben inserito nell'Austria, in Alto Adige purtroppo è rimasto radicato questo nazionalismo estremo, ovviamente è stato pure incentivato dagli scempi del ventennio fascista, aggiungiamoci il fatto che l'unico centro "cittadino" è Bolzano mentre il resto sono paesini montani (gli altri centri "grandi" come Merano Bressanone e Brunico hanno comunque una caratterizzazione montanara), tutto questo sommato porta alla situazione attuale. Praticamente gli altoatesini si ritengono Tirolesi duri e puri, rifiutano per la maggior parte qualunque connotazione italiana, provano addirittura rancore verso l'Italia, l'unica eccezione rimane Bolzano che durante il ventennio fu praticamente colonizzata dagli italiani, ora è praticamente divisa a metà ed è da decenni che ci sono grossi conflitti tra le due comunità. Il vero problema è che l'unica "soluzione" logica è impraticabile, visto che i tirolesi austriaci stanno benissimo dove sono, si sono integrati perfettamente nell'Austria e non ne vogliono sapere dei sudtirolesi visto che come mentalità e cultura sono rimasti ancora a fine 800
Io prevedo che prima o poi la bolla scoppierà e ci sarà un bel casino da quelle parti, Bolzano rischia veramente tanto come città e se abitassi li farei il possibile per levarmi dalle palle
