In uno stato dove conta più essere cattolici che non esserlo le scelte personali sono più importanti della salute. Si consente la continuazione di un reato pur di salvaguardare l'integrità morale. Bello vero?

albertogo ha scritto:

Vihata ha scritto:

albertogo ha scritto:Perchè la donna è schiava.. E' il ragionamento di una cultura retrograda e antica..

è la cultura di radice patriarcale, come lo era quella romana

Esatto. Ma resta il fatto che il comportamento di quell'anestesista è passibile di interruzione di pubblico servizio. In galera!! A casa!!

ma sicuramente, se in questo caso la giustizia funzionasse a dovere, altro che cessazione di pubblico esercizio, praticamente con la "sua personalissima decisione" ha causato sofferenze inutili a un paziente (da considerarsi in questo caso come fosse asessuato visto che di dolori si parla), addirittura rifiutarsi, cioè ha la merda al posto del cervello in ogni caso per me si farebbe un pò di galera e come minimo per il resto della sua vita può scordarsi di lavorare in qualsiasi ambito in cui è necessario che gli altri gli mettano la propria vita in mano

da radiare.

Da pestare a sangue, cospargerlo di sale e lasciarlo in un boschetto sperduto.

capisco senza problemi gli obiettori, ma è necessario che il servizio, di cui ogni cittadino ha diritto, possa venire erogato (qualunque esso sia)


ergo: ci vuole almeno un doc non obiettore in ogni ospedale.

SatanArgh ha scritto:capisco senza problemi gli obiettori, ma è necessario che il servizio, di cui ogni cittadino ha diritto, possa venire erogato (qualunque esso sia)


ergo: ci vuole almeno un doc non obiettore in ogni ospedale.

Disponibile per tutti ad ogni ora del giorno e della notte..
Uno può obiettare su quel che vuole, ma se il mio lavoro è fare il boia non posso fare l'obiettore, no??

Alt, in questo caso la questione è ben diversa.

Qui non si tratta di riconoscere i diritti degli obiettori di coscienza e contemporaneamente garantire il servizio; nella fattispecie la prestazione che è stata negata era la semplice somministrazione di antidolorifici, che non ha assolutamente NIENTE a che vedere con la pratica abortiva (la quale era stata ormai effettuata).

Quindi l'anestesista non ha neanche abusato del proprio diritto di obiezione di coscienza, ma ha posto in essere una condotta che con tale diritto di obiezione non c'entra una sega, negando a una paziente per motivazioni ESCLUSIVAMENTE DISCRIMINATORIE una prestazione a cui era tenuto. La obiezione di coscienza ti dà diritto a non prendere parte ad un aborto, non a trattare una donna che ha abortito come un'appestata. E' come se il tipo avesse detto "Mi stanno sul cazzo i negri", e avesse omesso di somministrare antidolorifici ad una persona di colore.

E' per questo che l'anestesista dovrebbe essere: a) licenziato dalla struttura, per inadempimento degli obblighi impostigli dalla legge e dal contratto di lavoro; b) radiato dall'albo, per gravissima inosservanza dei propri doveri deontologici.

E aggiungo c) preso a schiaffoni per squallido bigottismo e manifesta stupidità.

Come scrive bene, lei, signor Leading...

Something Wild ha scritto:Come scrive bene, lei, signor Leading...

Ehm, quando parlo di questi argomenti entro in [Avvocato mode ON]

il punto è: a)b)c) verranno eseguiti? c'è una clausola che autorizza in caso contrario a lanciare mezzi limoni con sale negli occhi di tale anestesista?

Leadingtherats ha scritto:Alt, in questo caso la questione è ben diversa.

Qui non si tratta di riconoscere i diritti degli obiettori di coscienza e contemporaneamente garantire il servizio; nella fattispecie la prestazione che è stata negata era la semplice somministrazione di antidolorifici, che non ha assolutamente NIENTE a che vedere con la pratica abortiva (la quale era stata ormai effettuata).

Quindi l'anestesista non ha neanche abusato del proprio diritto di obiezione di coscienza, ma ha posto in essere una condotta che con tale diritto di obiezione non c'entra una sega, negando a una paziente per motivazioni ESCLUSIVAMENTE DISCRIMINATORIE una prestazione a cui era tenuto. La obiezione di coscienza ti dà diritto a non prendere parte ad un aborto, non a trattare una donna che ha abortito come un'appestata. E' come se il tipo avesse detto "Mi stanno sul cazzo i negri", e avesse omesso di somministrare antidolorifici ad una persona di colore.

E' per questo che l'anestesista dovrebbe essere: a) licenziato dalla struttura, per inadempimento degli obblighi impostigli dalla legge e dal contratto di lavoro; b) radiato dall'albo, per gravissima inosservanza dei propri doveri deontologici.

E aggiungo c) preso a schiaffoni per squallido bigottismo e manifesta stupidità.

Perfettamente d'accordo..

allora ritorno al punto:

da radiare

e vi sto che ci siamo a calci in culo

licenziare e radiare dall'albo

qualche anno fa il mio medico della mutua era stato sostituito durante le ferie da una dottoressa somala. un giorno da questa si è presentato un settantenne di nome "Benito" e vista l'età e il nome si è bellamente rifiutata di visitarlo... non so come sia finita ma temo che la cosa non abbia avuto strascichi legali. l'idiozia e il pregiudizio (non solo cattolici) vanno combattuti e puniti soprattutto in un ambiente come la sanità pubblica.

Ignorante!! Non sa che all'epoca mettere il nome del duce portava benefici economici??