FOLKSTONE - Condannati Al Metal
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http://www.myspace.com/folkstoneIntervista a cura di Fabio Galli
Per questa nuova intervista Metalitalia.com vi propone un viaggio alla scoperta di una nuova e promettente realtà nostrana. I bergamaschi Folkstone non sono esattamente gli ultimi arrivati: con all'attivo un demo datato 2007 ed un omonimo e convincente debut pubblicato solo due anni, fa gli otto briganti delle Orobie sono tornati con un nuovo album che non solo conferma quanto di buono fatto in passato, ma che sa mettere sul piatto interessanti novità. Il suono della band, pur senza rinnegare la spensieratezza che contraddistingueva alcuni episodi del debut, ha subito un generale appesantimento ed ha innestato alcuni elementi fino ad ora inediti per il DNA della band. Il nuovissimo "Damnati Ad Metalla" è da poco sul mercato e si sprecano commenti entusiastici di critica e fan che non hanno mancato di tributare alla formazione il giusto calore per la nuova pubblicazione: ci siamo intrattenuti con Roberta, pulzella della formazione, che si diletta tra cornamusa, baghet e bombarda e che ha risposto in maniera esauriente ad ogni nostro quesito, senza nascondere una decisa convinzione sulla bontà del materiale contenuto nel nuovo album. Il cantato in italiano, un riffing roccioso, melodie accattivanti sono solo alcuni dei punti cardine della proposta dei bergamaschi: una volta tanto non fatevi pregare a buttare un orecchio sul MySpace della band: siamo certi che in poco tempo conquisteranno le vostre simpatie!

CIAO ROBERTA, BENVENUTA SU METALITALIA.COM: SIETE GIÀ ARRIVATI AL SECONDO ALBUM E SIETE BEN CONOSCIUTI NEL NORD ITALIA. VI CHIEDIAMO UN PICCOLO SFORZO: VI VA DI PRESENTARVI A TUTTI I NOSTRI LETTORI?
"Ciao! Be', che dire: siamo otto ragazzi che da qualche anno hanno deciso di condividere la loro passione per il folk metal con chiunque e ovunque! Con la nostra musica cerchiamo di riproporre atmosfere antiche con strumenti provenienti dal remoto passato e del sano metal suonato con un tappeto di classici strumenti elettrici. Il resto è birra!".
"DAMNATI AD METALLA" È APPENA USCITO E IL VOSTRO OMONIMO ALBUM È SUL MERCATO DA CIRCA DUE ANNI: TI VA DI FARE UN BILANCIO SUL PRECEDENTE LAVORO? SIETE TUTT'ORA SODDISFATTI O C'È QUALCHE ASPETTO CHE NON VI SODDISFA? COM'È STATO ACCOLTO DA FAN E CRITICA?
"Il bilancio è sicuramente positivo! L'album 'Folkstone', il primo, è nato in maniera del tutto spontanea: è stato un lanciarsi a capofitto in un appassionante progetto! Il fatto che abbia riscosso innumerevoli consensi da fan, critica, organizzatori di festival e manifestazioni varie sia in Italia che in Europa è stato inaspettato... ma decisamente appagante!".
AVETE SUBITO ALCUNI CAMBI IMPORTANTI DI LINE-UP DAL PRIMO ALBUM: È STATO DIFFICILE TROVARE PERSONE MOTIVATE DA COINVOLGERE NEL PROGETTO? I NUOVI MEMBRI HANNO CONTRIBUITO ATTIVAMENTE ALLA REALIZZAZIONE DEL NUOVO ALBUM?
"I cambiamenti non sono mai facili, tuttavia i nuovi membri si sono perfettamente integrati musicalmente, e soprattutto umanamente, nel gruppo e hanno dato il loro valido contributo alla creazione del nuovo album. Purtroppo il nostro ritmo di vita non permette a chi non è completamente disponibile di sostenerlo e a volte capitano defezioni. Restiamo comunque amici con i nostri ex-musicisti e ci vediamo ai concerti se possibile".
QUANTO TEMPO AVETE SPESO A COMPORRE E REGISTRARE IL NUOVO ALBUM? LA REGISTRAZIONE È VERAMENTE OTTIMA, A CHI VI SIETE AFFIDATI?
"Non saprei quantificare esattamente il tempo totale impiegato. Visto che già non mi rendo conto normalmente del tempo che scorre, be', figuriamoci in questa occasione! La pre-produzione questa volta è stata notevole ed ha occupato qualche mese: un altro mese è stato speso per la registrazione e qualche altro giorno per fare il mastering presso i Bobus Studios a Gothenburg, in Svezia, ad opera di Dragan Tanaskovic. Per tutte le parti del lavoro ci siamo affidati al nostro fonico, Yonatan Rukhman, che ormai ci segue dall'epoca del nostro demo 'Briganti di Montagna'. In questo album Yonatan veste inoltre l'importante ruolo di produttore artistico".
CONTINUIAMO CON IL TITOLO: COSA VI HA PORTATO A SCEGLIERE UN TITOLO ALTISONANTE COME "DAMNATI AD METALLA"?
"No, niente di così altisonante o metafisico: il tutto è partito dal coro finale della canzone 'Frerì'. I 'Damnati Ad Metalla' furono coloro che vennero mandati a lavorare nelle miniere come schiavi, oppure i poveracci che lavoravano nelle miniere di ferro nelle nostre valli ad inizio secolo. La traduzione potrebbe essere 'Condannati al metallo' o, letto in chiave odierna, 'Condannati alla possente passione per il metal'. Insomma ci piaceva questo richiamo: aggiungi la particolare potenza di queste parole nella nostra lingua madre, ed eccoci qui".
A PARTE UN EPISODIO AD ALTA GRADAZIONE ALCOLICA ("UN'ALTRA VOLTA ANCORA") SEMBRA CHE IL NUOVO EPISODIO RISULTI PIÙ MATURO A LIVELLO DI CONTENUTI RISPETTO AL DEBUT. QUALI SONO I TEMI CHE AVETE AFFRONTATO IN QUESTO NUOVO LAVORO?
"In questo nuovo lavoro abbiamo toccato diversi temi che da sempre ci coinvolgono personalmente. Abbiamo narrato di un popolo (moltissimi popoli) costretto ad emigrare per cercare un pezzo di terra e del cibo per poter sopravvivere e far vivere i propri figli o di una ribellione contro i potenti detentori delle ricchezze. Di un vecchio minatore che racconta la storia dei ragazzini che lavoravano nelle miniere o di futili guerre di religione e di razza, di una perdizione nel proprio io alla ricerca di un orizzonte di inarrivabile salvezza. Una rivolta contro il soffocamento della libertà di pensiero, di parola, di espressione di idea. L'incazzatura nei confronti dell'odierna società o di alpinisti, magari amici, che muoiono inseguendo la loro passione e suprema libertà sulle vette innevate: questo per riassumere in breve, ma proprio in breve, i contenuti del nuovo album".
A DIFFERENZA DELLA MAGGIORANZA DEI GRUPPI NOSTRANI AVETE SCELTO DI CANTARE NELLA SOLA LINGUA ITALIANA. NON AVETE MAI PENSATO DI UTILIZZARE LA LINGUA INGLESE PER ESTENDERE IL BACINO DEI FAN? PENSATE CI POSSA ESSERE SPAZIO PER IL CANTATO INGLESE NEL FUTURO DEI FOLKSTONE?
"Ci abbiamo pensato ma la conclusione è che non fa per noi. Renderebbe le nostre canzoni più fredde e meno immediate, anche perché il primo e fantastico pubblico è quello italiano! Quindi niente, Lorenzo non vi sfoggerà a breve la sua pronuncia 'madrelingua' inglese! Sarà più probabile fare qualcosa in tedesco come da richieste avute, ma si vedrà più avanti".
SEMPRE RIGUARDO ALLA LINGUA: QUALI FEEDBACK AVETE RICEVUTO DAI FAN STRANIERI? SAPPIAMO CHE AVETE PARTECIPATO A NUMEROSI FESTIVAL ALL'ESTERO...
"All'estero abbiamo suonato soprattutto in Germania: di festival ne abbiamo fatti sin dalla nostra prima apparizione sul mercato discografico e ci hanno accolto benissimo. E non roba di poco conto, ma il Treffen a Lipsia o il SELB o addirittura a Parigi. Anche quest'anno siamo in partenza per Norimberga, Praga, Vienna ed altri lidi. Visto che l'italiano è comunque una lingua musicale ed è orecchiabile, anche all'estero il cantato nella nostra lingua è stato apprezzato! C'era persino chi tentava di fare un coro appassionato delle nostre canzoni pur non spiccicando alcuna parola di italiano! L'effetto era tutto da ridere, non chiedetemi che caxxo cantavano (ride, ndR)!".
"TERRA SANTA" CON LE SUE MELODIE ORIENTALI E IL CANTATO FEMMINILE RISULTA FORSE L'EPISODIO PIÙ ATIPICO PRESENTE NEL NUOVO ALBUM: COME È NATA QUESTA TRACCIA? POSSIAMO QUINDI ASPETTARCI ALTRI ESPERIMENTI NEL FUTURO DEI FOLKSTONE?
"In effetti ne siamo convinti anche noi: 'Terra Santa' si è rivelata un successo nato dall'estro orientaleggiante di Yonatan! Be', direi proprio che l'intento è quello di continuare a sperimentare, non vogliamo fossilizzarci su ciò che abbiamo già fatto!".
COME NEL PRECEDENTE ALBUM AVETE INSERITO UNA COVER: QUESTA VOLTA AVETE SCELTO "VANITÀ DI VANITÀ" DI BRANDUARDI, CHE GIÀ ERAVATE SOLITI PROPORRE DAL VIVO. QUALI PARAMETRI UTILIZZATE PER SCEGLIERE LE CANZONI DA COVERIZZARE? COSA VI HA SPINTO A SCEGLIERE BRANDUARDI?
"Abbiamo scelto 'Vanità di Vanità' perché ci rispecchiamo profondamente nel testo che vuole essere una critica ad una società odierna che non cessa di insistere sul concetto 'vanità, denaro e mere illusioni'. E' stata poi per noi un'occasione per rendere omaggio ad un grandissimo cantautore italiano e su questo, genere musicale a parte, penso che troverà il consenso di tutti i lettori".
AVETE REALIZZATO DUE VIDEO DI OTTIMA QUALITÀ: "IN TABERNA" E "ANIME DANNATE". A CHI VI SIETE AFFIDATI E COME SI SONO SVOLTE LE REGISTRAZIONI?
"Per quanto riguarda i video ci siamo affidati a dei ragazzi di Genova ('Enter_tain ment') con cui abbiamo trovato affinità creative! Le registrazioni sono state sì divertenti ma... che sbattimento! Due giorni pieni di lavoro con chiappe e petti al vento a meno due gradi! Credo che l'effetto finale sia di grande impatto anche se qualche mente, diciamo così 'surreale', ha voluto leggere tra le righe significati sociopolitici che non stanno ne in cielo ne in terra. E' un bel video: punto e basta".
SIETE FINITI DIRETTAMENTE IN COPERTINA NEL NUOVO "DAMNATI AD METALLA": CHI/COSA RAPPRESENTANO GLI SCHELETRI CHE VI FANNO COMPAGNIA NELLA COVER?
"Gli scheletri ci sfottono, suonano i nostri strumenti e ci ricordano la fine che faremo (ma che farete anche voi, non illudetevi...) (io mi tocco, poi fate vobis, ndR). Comunque il disegno è una libera elaborazione dell'affresco medievale della 'Danza Macabra' (ca. 1.400) ed è situato su di una parete nel Collegio dei Disciplini sito nel paese di Clusone (BG). Molto suggestivo e... terrificante".
QUALI BAND VI SENTITE DI CONSIGLIARE AI NOSTRI LETTORI PER IL SETTORE FOLKLORISTICO/MEDIEVALE? QUALI SONO LE VOSTRE MUSE ISPIRATRICI?
"Le nostre fonti d'ispirazione iniziali sono state indubbiamente i grandi del genere: In Extremo (con cui suoneremo al Feuertanz!), Schelmish, Corvus Corax solo per nominarne alcuni. Ora la musa è ciò che viviamo tutti i giorni quindi il vino, la birra e gli alcolici in generale la fanno da padrone! Band da consigliare ce ne sono una valanga, non vorrei citarne alcune per poi tralasciarne altre, però ricordo di avere avuto come supporto gli ottimi Herjan di Verona, Lou Quinse di Torino, Draugr di Chieti ma so che esistono numerose realtà italiane che stanno crescendo a vista d'occhio".
AVETE IN PROGRAMMA MOLTE DATE IN PREVALENZA NEL NORD ITALIA: QUALI CONDIZIONI RICHIEDETE AI LOCALI ED ORGANIZZATORI? IMMAGINIAMO CHE NON SIA SEMPLICE SPOSTARSI CON UNA BAND COMPOSTA DA OTTO ELEMENTI. IN GENERALE: È COSÌ DIFFICILE SUONARE METAL IN ITALIA?
"In Italia è praticamente impossibile suonare e vivere di musica metal, purtroppo. I motivi sono vari: chiusura nei confronti di generi 'non commerciali', incapacità organizzative... insomma, i fattori sono tanti. Quando ci muoviamo, non passiamo di certo inosservati anche per via della mole non indifferente dei componenti: le spine di birra sono costantemente sotto pressione! Richiediamo quel tanto di professionalità per riuscire a suonare su un palco con otto persone e dare il massimo al nostro pubblico: abbiamo comunque un altissimo spirito di adattamento. Devo dire che le manifestazioni fatte fin'ora in Italia, con tutti i limiti determinati dalla mancanza di mezzi, si sono comunque rivelate ben fatte e ottimamente gestite. Abbiamo pochi ragazzi in Italia ma appassionati e volenterosi".
PER IL FILE SHARING LEGGIAMO SPESSO OPINIONI CONTRASTANTI DA PARTE DI BAND UNDERGROUND. SICURAMENTE SERVIZI COME YOUTUBE, LAST.FM E MYSPACE CONTRIBUISCONO A DIFFONDERE LA MUSICA DI UNA BAND IN MANIERA LEGALE: SONO SUFFICIENTI SECONDO VOI?
"Internet, e tutti i suoi annessi e connessi, è un potentissimo ed utilissimo mezzo per diffondere la propria musica, anzi, direi proprio fondamentale! Permette una rapidità di diffusione e uno scambio di informazioni impressionante. Se questo ci aiuta anche a suonare dal vivo, ben venga. Il nostro obiettivo è sempre quello di cercare di andare a suonare in giro su e giù dalle montagne per farci conoscere sempre di più e trasmettere la nostra musica soprattutto in una dimensione 'live'. Vorrei spendere due parole anche per i siti musicali (come il vostro, per esempio) gestiti senza fini di lucro da gente appassionata ed interessata: questi siti aiutano molto il movimento 'dal basso', fanno un lavoro essenziale aiutando il vero underground. Non finiremo mai di dimostrare la nostra gratitudine a tutte le webzine".
COSA DOBBIAMO ASPETTARCI IN FUTURO DAI FOLKSTONE?
"Il nostro futuro è qui dietro l'angolo che ci aspetta con il furgone acceso: tanti chilometri su e giù per l'Italia e l'Europa. Per ora abbiamo solo voglia di pensare a questa nuova tournée già iniziata ai primi di marzo perché abbiamo voglia di suonare e di divertirci! Un disco appena uscito e freneticamente atteso dai nostri fan: domani? Chissà".
CHI SONO I FOLKSTONE NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI?
"I Folkstone nella vita di tutti i giorni sono persone normali: be', insomma, mica tanto. No, aspetta trovo un altro aggettivo: sono persone tranquille. No aspetta: scherzi a parte, sono un'accozzaglia di Briganti di Montagna a cui però piace divertirsi, mangiare, bere bene e stare in compagnia di amici! Più o meno come vedete nel video di 'In Taberna'. Insomma, non differiscono poi tanto su e giù dal palco (l'ho già sentita questa frase...)!".
GRAZIE MILLE PER LA DISPONIBILITÀ, POTETE CONCLUDERE COME MEGLIO CREDETE!
"Io direi 'Buona camicia - di forza - a tutti'! ...Va bene così?".