Reduce da una serata tranquilla trasformatasi con sconcertante subitaneità in una mattinata alquanto allegra (e quindi, afflitto da una botta di sonno agghiacciante), raggiungo la pattuglia toscana in lieve ritardo sull'anticipo. Cioè in perfetto orario, checché ne dicano quelle malelingue di Lugh e della Isj

Dopo un tour panoramico dei suggestivi semafori di Torre del Lago ("Ma ce li avete dei semafori VERDI in questo paese?!"), riusciamo ad imboccare l'autostrada e partiamo alla volta di Genova, allietati dal clacson d'altri tempi di Lugh. Almeno fino a quando Lucifero non inizia a ringhiare; a quel punto Sareh requisisce provvidenzialmente l'arnese, estraendo al suo posto dell'ottimo idromele

Ed il viaggio procede liscio e senza intoppi (a parte i miei problemi con la bottiglia d'acqua, munita dell'ormai onnipresente tappo a stronzo*).
*
Marchio registratoE giungiamo sul luogo del concerto. Un po' perplessi, in verità, perché le macchinine a cozzi e i calcinculo che ci accolgono non ci paiono tanto TRVE. Dopo un po', realizziamo che il concerto è più in là.
Come arriviamo, becchiamo subito il resto della truppa forummara. Conversiamo allegramente per qualche minuto, poi qualcuno si chiede perché cazzo dobbiamo restare FUORI della recinzione a parlare attraverso delle sbarre con gli altri che sono DENTRO, tipo colloqui dei carcerati; e quindi ci decidiamo finalmente ad entrare.
Bene, ci siamo tutti: saluti e convenevoli (finalmente ho beccato SW

), poi passiamo a discutere delle cose realmente importanti.
"Quanto costa la birra?"
"Tre euro"
*Boato*
Ed accediamo alla vera e propria area concerti per farci la prima bevuta della serata
L'impressione è buona. Diversi stand di dischi/abbigliamento/tamarrate varie (tra i quali lo spacciatore ufficiale di CD della Isj), il banchetto della birra, il chiosco del gelato (!), e uno stand di panini in cui gli addetti grigliano come se non ci fosse un domani, spargendo in giro un gradevole odore di bestia bruciata. Il palco è piccolo, ma l'impianto spara un bel po'. I suoni sono un tantino impastati. Anche se qualcuno di Metalitalia ha avuto il coraggio di definirli ottimi, ma quello si deve essere formato musicalmente sui primi demo dei Mayhem. Comunque io gongolo: sono proprio i suoni ideali per quelle belle chitarre grasse degli Entombed! Ci concediamo alcune foto di gruppo, alle quali Iset tenta di sfuggire con esiti alterni. Ovviamente, non saranno le ultime foto; in particolare, per tutto il resto della serata, ci penserà Lugh ad accecarci a tradimento con il suo stramaledetto flash assassino

Sul palco i Ritual Of Rebirth. Ok, bravini, ma io rilancio la mia campagna per l'eliminazione delle voci pulite dalla musica estrema. Quando sarò imperatore del mondo, chi vuole cantare inserti in pulito in una canzone in screaming dovrà chiedermi preventiva autorizzazione. Che, se non si tratta degli Enslaved, verrà negata

Birra/cazzeggio/cazzate/giretto per gli stands, e tocca ai Coram Lethe. Che a me sono sempre sembrati decisamente trascurabili. E visto che non sono il solo a pensarla così, ci lanciamo sul cibo. Ah, e sulla birra, ovviamente. Grande l'addetto alla griglia, subissato dalle richieste di grigliata: "Ma non ve lo danno da mangiare a casa?!". Birra artigianale: non male, in genere ai concerti si beve parecchio di peggio.
Rifocillati a dovere, ci appropinquiamo al palco per l'esibizione dei Dark Lunacy. Le uniche due note negative del loro show sono i campionamenti acustici, che vanno perduti nel macello generale, e l'assenza dalla setlist di Stalingrad (inutilmente invocata a gran voce da Rodrigo). Per il resto, si confermano veramente bravi anche dal vivo: ottima presenza scenica ed apprezzabile pulizia di esecuzione. Se magari facessero anche un altro disco...
Bene, è il momento che tutto noi forummari aspettavamo con ansia. Siamo tutti lì per loro. Stanno per cominciare i Necrodeath! Tale è l'entusiasmo che ci pervade, che poco prima dell'inizio corriamo tutti a prendere posizione a circa un centinaio di metri dal palco, dove ci stravacchiamo a terra o ci spatasciamo su comode sedie. Quanto a me, ne approfitto per dare l'assalto ad una focaccia al formaggio che fino ad allora aveva abilmente eluso i miei agguati. Ah, nonché a una birra, chettelodicoaffare? I Necrodeath, nel frattempo, cominciano a cagionare effetti deleteri sul sistema nervoso di taluni utenti. Come SW e la Zami, che si cimentano in una serie di coreografie danzerine a metà tra Grease e Passaparola. O come la Iset, che coinvolge la Zami in una complessa serie di esercizi di coordinazione, sotto gli occhi perplessi del resto del forum (Iset a SW: "Ma non fate anche voi questi esercizi in palestra?" SW: "No, noi ci diamo dei pugni in faccia").
Bene, prima che ci scambino per il forum del Cottolengo, i Necrodeath smettono di ammorbarci. Al che, finalmente rinsaviti, ci muoviamo in massa per i Rotting Christ.
Bravi, bravi abbestia. Anche stavolta, quello che perdono in atmosfera lo guadagnano in potenza. Sakis si conferma ottimo frontman, intrattenendo con le sue smorfie e il suo saltellino nel ritornello di King Of A Stellar War, ed osando l'inosabile quando si è addirittura avventurato in un solo! Lì ho davvero temuto per lui, ma per fortuna ne è uscito indenne

. Insomma, veramente molto divertenti. Purtroppo, rispetto alla scaletta di Padova di alcuni mesi fa, hanno espunto diversi pezzi che mi piacevano molto; ciò nonostante me li sono proprio goduti, e non ho potuto esimermi dall'andare a fare un po' di casino su The Sign Of Evil Existence!
Dopo di loro, un momento di grande carica emotiva. Il discorso di ringraziamento di Trevor. Commovente. Il trionfo di una
ars retorica che qualcuno di noi ha sintetizzato efficacemente così: "Se sei su un palco, con un microfono in mano, e non sai che cazzo dire, tu URLA. Qualcosa verrà fuori"

E poi, gli Entombed. Boia, era da tanto che non mi succedeva una cosa del genere: mentre aspettavo l'inizio del concerto, ero emozionato! Come dodici anni fa, pari pari! Intro improponibile, poi danno il via a Serpent Saints. Ed inizia il macello. Petrov è ME-RA-VI-GLIO-SO: vecchio, grasso, esagitato e visibilmente sbronzo! Grazie L.G.
Sotto il palco il moshpit ribolle, tanto che persino Petrov pare estasiato da tanto entusiasmo. E via con (quelle che ricordo, in ordine sparso) la splendida I For An Eye, Revel In Flesh, la rockante e rollante Damn Deal Done, When In Sodom, Like This With The Devil (che spettacolo!), e soprattutto, subito verso l'inizio del concerto, la terrificante tripletta Crawl (no, cazzo, dico,
CRAWL!

) - Chief Rebel Angel - Out Of Hand! Lì ho dato tutto!
C'è stata un'altra doppietta che mi ha regalato una piccola soddisfazione

Ogni tanto bisogna pur togliersele

In The Blood, da Serpent Saints, 2007. Heavy'n'sloooow roccarolla. Dunque, tutti fermi sul posto a scapocciare. Tranne tre mocciosetti molesti, che vanno in giro a dare spintine e a fare una parodia di bodysurf. E si sentono tanto fighi, nel "pogare" un lento, che alla fine del pezzo uno di loro urla: "Ma non vi muovete, fate schifo!" ed intona "Pubblico - pubblico - pubblico di merda...". A ruota, L.G. presenta Stranger Aeons. da Clandestine, 1991. E questa non roccarolla per un cazzo, è un puro distillato di old school swedish death come si faceva a Stoccolma negli anni belli. Parte il mosh, inquadro il mocciosetto di cui sopra, lo becco in pieno, va giù, sparisce. Pubblico di merda? Naaa, per avere un po' di movimento basta aspettare la canzone giusta

Classe '90 - classe '78 0-3. Elder pride
Come sempre, il finale è affidato alla immarcescibile Left Hand Path. Cioè, SAREBBE affidato. Se solo noi non facessimo un casino infernale e loro non fossero così clamorosamente presi bene. E allora va in scena il seguente rituale:
Loro: saluti
Pubblico: "Noooo! un'altra! ancora! We want more!"
L. G.: occhiata interrogativa agli altri: "Se ne fa un'altra?"
Hellid: scrollata di spalle: "Via, facciamone un'altra"
Batterista: occhiata interlocutoria: "Quale minchia facciamo?"
Hellid: mima degli accordi: "Questa va bene?"
L. G. (sorridendo beato in preda all'alcool): annuisce: "Vai, parti!"
E via così per quattro volte: quattro pezzi extra

Meraviglioso, raramente ho visto un gruppo così preso bene!
Alla fine del concerto, ulteriore dose di cazzate (la scorta per il viaggio di ritorno

), e via verso casa. Personalmente, mi sono divertito come poche volte.
Giudizio sintetico sul festival. Diverse cose da migliorare (impianto migliore, più cessi, una griglia più grande

), ma in generale promosso a pieni voti. In particolare, veramente stellare il rapporto qualità-prezzo: il confronto con altre ben più quotate realtà è, per queste ultime, a dir poco imbarazzante.
Ogni riferimento al Gods Of Metal è puramente voluto.
Speriamo lo rifacciano, e speriamo che cresca.
Se avete letto tutto 'sto sproloquio, dovreste trovarvi qualcosa di più interessante da fare
