
1. Never Better
2. No Ghost
3. Catch 22
4. Disappear
5. Motionless
6. Unseen
7. The Skull
8. Ocean Park
9. The City
10. Them
11. All Ends Well
12. Done
Dopo il ritorno ad un buon thrash con il precedente lavoro Versus, i The Haunted spiazzano ancora una volta l'uditorio con un album che ben poco ha da spartire col metal.
L'aggressività che aveva caratterizzato i passati dischi della band si è definitivamente stemperata in un "alleggerimento" del sound già intrapreso qualche anno fa con The Dead Eye, e che qui viene condotto alle estreme conseguenze. Questo loro ultimo lavoro pare infatti orientato verso un rock moderno e "facile", caratterizzato da brani ben ritmati, riffs melodici e groovy (persino con qualche reminiscenza di Korn e Linkin Park), ritornelli ultraorecchiabili e voci per la gran parte pulite.
Un album, insomma, che lascerà l'amaro in bocca ai fans di lunga data del gruppo svedese, ma che probabilmente potrà piacere ad ascoltatori meglio disposti nei confronti della modernità e maggiormente "open minded".
Solo che io non sono "open minded". Ma proprio manco per il cazzo.
Quindi, mio caro ipotetico amico "open minded", questa bella tegamata di merda sentila te. Io piango sulle rovine di una ex grande band, e mi riascolto Hate Song.