
1. Farewell, Mona Lisa
2. Good Neighbor
3. Gold Teeth On A Bum
4. Crystal Morning
5. Endless Endings
6. Widower
7. Room Full Of Eyes
8. Chinese Whispers
9. I Wouldn't If You Didn't
10. Parasitic Twins
Comincio col botto? Ma sì, Satana odia i vigliacchi.
Option Paralysis è il miglior disco dei The Dillinger Escape Plan.
Alé, l'ho detto.
Cosa lo rende cosi clamorosamente bello, anche rispetto ai precedenti lavori della band? Semplicemente, a parer mio, un songwriting migliore.
La loro cifra stilistica è sempre la medesima: mathcore violento arricchito da una chiara matrice "pattoniana", fatto di frenetica incazzatura hardcore e tempi dispari, di passaggi deliziosamente isterici, di ritornelli catchy in pulito, di sconfinamenti nel jazz da parte della sezione ritmica. Solo che stavolta i TDEP sembrano essere riusciti ad esercitare un maggior controllo sulla loro follia, a fare ordine tra i disparati elementi della loro musica e a tirar fuori un album più equilibrato e ragionato. Nonché zeppo di bei riffs.
Ovviamente, ciò non significa che in questo disco manchino quegli episodi di violenza gratuita ed insensata che costituiscono il marchio di fabbrica dei TDEP. Quelli in cui chitarre e basso scappano da tutte le parti in preda al panico. Queli in cui la batteria fa un po' il cazzo che le pare. Quelli che ti inducono a buttare il metronomo nel cesso, perché tanto non capirai MAI in che stracazzo di tempo stiano suonando. Certo che ce ne sono: sentitevi Good Neighbor, o Crystal Morning, o Room Full Of Eyes, o I Wouldn't If You Didn't, e ve ne toglierete la voglia. Tuttavia, in genere queste esplosioni di epilessia musicale esitano in roba non meno malata, ma più ragionata. Come il finalone di purissimo hardcore di Good Neighbor, o il doommettone di Room Full Of Eyes, o il passaggio pianistico (!) di I Wouldn't If You Didn't.
E, naturalmente, ci sono episodi più melodici e accattivanti, quali Gold Teeth On A Bum (il cui ritornello è così orecchiabile che vi perseguiterà per giorni, garantito), il refrain dell'eccellente Chinese Whispers, la pazzesca Widower con il suo ultracoinvolgente pianoforte (!!!). Insomma, le soluzioni a cui i nostri eroi ricorrono sono pressoché illimitate. Il che garantisce ad Option Parlysis non soltanto una straordinaria qualità, ma anche una sicura longevità: credo proprio che, se vi piacciono i TDEP, questo album lo ascolterete e lo riascolterete.
Un paio di menzioni d'onore.
Una per la sezione ritmica, magistrale generatrice di caos organizzato. In particolare la batteria è impressionante: drumming spasmodico o stile jazzistico, per trovare un 4/4 "liscio" bisogna cercare davvero bene.
E una per Puciato. Se lo ritenevate un bravo cantante prima, sentite cosa è diventato ora. Sembra che il suo repertorio si ampli costantemente. Ora al suo urlato rabbioso, alla sua splendida voce pulita, al suo "più-o-meno-parlato" irridente ha aggiunto pure uno scream lancinante, che usa con parsimonia ma con grande incisività. Sentite un po' cosa cazzo riesce a combinare in Farewell, Mona Lisa, poi raccogliete pure la mandibola da terra.
Pezzi migliori: Gold Teeth On A Bum, Widower, Room Full Of Eyes, Chinese Whispers.
E soprattutto Farewell, Mona Lisa: sintesi perfetta dell'intero album, è secondo me la miglior canzone mai composta dai The Dillinger Escape Plan.
Discone. Veramente straordinario. Mi sa che prenota un posto sul podio delle migliori uscite del 2010.