
Lineup:
David White - Vocals
Lee Altus - Guitar
Kragen Lum - Guitar
Jon Torres - Bass
Darren Minter - Drums
1. Intro
2. Dying Season
3. Control by Chaos
4. No Stone Unturned
5. Arrows of Agony
6. Fade Away
7. A Hero's Welcome
8. Undone
9. Bloodkult
10. Red Tears of Disgrace
11. Silent Nothingness
Il Thrash metal ha ricevuto una seconda giovinezza da circa 6 anni. L'album Tempo of the Damned degli Exodus, ha dato un grosso aiuto a nuovi/vecchi gruppi, donando grossa visibilità. Le case discografiche non vedono l'ora di avere tra le mani un gruppo di giovani che suonano da vecchi Thrasher, o vecchi Thrasher, che suonano sempre da vecchi Thrasher.
Le nuove leve si appoggiano al movimento della Bay area. O a quello teutonico. Ci sono gruppi, che usano entrambi. Tanto per accontentare tutti.
Poi arrivano i Maestri del genere. Sono tornati pressoché tutti (mancano i più importanti, ma sono speranzoso). Exodus, Onslaught, Hirax, Death Angel, Testament, Paradox. La lista è troppo lunga per poterli elencare tutti.
Gli Heathen, ancor più dei Testament, hanno partorito il loro comeback, con una tranquillità disarmante.
L'ultimo album era del '91, il magnifico Victims of Deception. Nel 2005, notizia che mi scosse particolarmente. Un demo di 3 pezzi, che definire magnifico penso sia offensivo di fronte al lavoro degli Heathen.
Con il demo, c'hanno fatto capire che i grandi possono comunque suonare nuovi e freschi, pur rimanendo ancorati al loro trademark.
Nel 2009, annunciata l'uscita del nuovo album, Evolution of Chaos. E' stato rimandato fin troppe volte. Ma finalmente è arrivato.
Per me, ascoltare un nuovo album dei Grandi del Thrash, richiede una tranquillità psicologica esagerata. Sono una persona che crede in 2 cose. La vagina e il Thrash metal. Se una delle due, si comporta male, divento suscettibile al massimo.
Ecco gli Heathen m'hanno sempre fatto sorridere. Con un sorriso ebete. Un po' come quando la tua ragazza, per la prima volta, invece di sputare, ingoia.
Questo album m'ha reso felice. Ma tanto. Ben più di come hanno fatto Exodus o Testament. Entrambi autori di ottimi lavori, ma niente di trascendentale.
Evolution of Chaos, senza giri di parole inutili, è un capolavoro. Capolavoro come non se ne sentiva da tempo immemore.
Sono tornati, e l'hanno fatto alla grande. Tutti i pezzi contenuti nel demo, sono presenti in questo album. Ed hanno ricevuto un restyling. E che restyling!
Non ho voglia di fare una recensione track2track, perché tra mezz'ora devo uscire dall'ufficio. E perché penso non ce ne sia bisogno.
Ci giro un po' a grandi linee. Dopo l'intro, si parte con 'Dying Season', seconda traccia del demo. Riff non spiegabili a parole, che esplodono nel chorus. Molto Metallica della AJFA era.
'No Stone Unturned', 11 minuti di puro oldschool power/Thrash. Gli ultimi 3, sono paragonabili ad una intossicazione di riff e leadwork. Io l'ho paragonata alla nuova Master of Puppets. Voi sicuramente parlerete di blasfemia. FFOTTEUNCAZZO.
'Red Tears of Disgrace', decima traccia del lotto, inizia con un intro melodico, che fa presagire ad una power ballad. Ma invece no. Si evolve in...non so spiegare. Ecco. E' il pezzo che gli Iced Earth vorrebbero scrivere da circa 12 anni.
Altri pezzi che insegnano come suonare Thrash metal nel 2010, sono 'Arrows of Agony', 'Undone', 'Silent Nothingness' e 'Control by Chaos'.
Da chitarrista, non posso non menzionare il piatto forte di questo album.
Ci troviamo di fronte ad uno dei guitar work più belli degli ultimi 15 anni in ambito Thrash.
Altus ne ha tratto insegnamento anche dal lavoro svolto con gli Exodus. Si possono sentire influenze nelle ritmiche, molto vicine allo "Holt Style", pur rimanento un prodotto molto differente rispetto a quello degli Exodus.
Concludendo. In un momento in cui il Thrash è diventato l'ombra di quello che era, popolata da imitatori, o imitatori che imitano se stessi, gli Heathen, un gruppo di vecchietti, hanno dato una ventata d'aria fresca. Come non se ne sentiva da lustri.
Questo album è esattamente ciò che il Thrash aveva bisogno.
Spero sia d'aiuto a chi non ha le idee chiarissime.
Voto: 97/100