Afghanistan, Wikileaks svela i massacri di civili
Nei documenti pubblicati emerge il fallimento totale della strategia americana

92.000 pagine in mano a Wikileaks, un sito internet che dà spazio all'invio di materiale classificato e riservato, e che riguardano la guerra americana in Afghanistan. Files, che sarebbero dovuti rimanere segreti, ma che ora sono stati pubblicati dal New York Times e da due tra i principali giornali europei, il britannico Guardian e il tedesco Spiegel. Dai documenti emerge che i servizi segreti del Pakistan intrattengono regolari rapporti con i Talebani addestrandoli a combattere i soldati statunitensi. Inoltre aumentano i massacri di civili in un conflitto che sembra ormai perduto. Nel complesso ad essere messa in crisi è l'intera strategia Usa nel teatro afgano.

La guerra in Afghanistan è un inferno per gli Usa, non esistono solo le testimonianze dei soldati americani a raccontarlo. Per l'amministrazione Obama non sembrano esistere più alleati, le forze del contingente internazionale perdono pezzi e all'interno dei paesi che partecipano alla coalizione cresce la voglia di disimpegno da teatro afgano. Ora anche il Pakistan, eletto all'inizio della guerra come uno dei principali trampolini di lancio per la lotta ai Taleban, non è più sicuro.

Anzi a prestare fede ai documenti “segreti” del Pentagono, pubblicati dal New York Times e da due tra i principali giornali europei, il britannico Guardian e il tedesco Spiegel, i servizi segreti del Pakistan intrattengono regolari rapporti con con i Talebani addestrandoli a combattere i soldati statunitensi.

Tutto ciò emerge dalle 92.000 pagine in mano a Wikileaks, un sito internet che dà spazio all'invio di materiale classificato e riservato, in genere documenti di carattere governativo o aziendale, da parte di fonti coperte dall'anonimato. Dunque sarebbero dovuti essere file riservati quelli pubblicati, così evidentemente non è e dalle parti della Casa Bianca l'irritazione, se non la preoccupazione, cresce di ora in ora.

Una reazione comprensibile visto che nei documenti si legge chiaramente che «l'intelligence pakistana lavorava al fianco di Al Qaeda per progettare attacchi». La prova è data dal fatto che «i talebani hanno usato missili portatili a ricerca di calore contro gli aerei della Nato», gli Stinger con i quali la Cia rifornì i mujaheddin di Bin Laden «per combattere contro i sovietici negli anni Ottanta».

Ma quello che più emerge dalla pubblicazione è il buco nero nel quale si sono cacciati gli Usa, il fallimento di ogni strategia e soprattutto l'impossibilità di intravedere una qualsiasi via d'uscita. I tentativi della nuova presidenza Obama di usare gli aerei senza pilota, i droni, per ridurre le perdite di vite non si sta dimostrando utile. «Usano molti più droni automatici – dicono i file di Wikileaks - malgrado le loro prestazioni siano meno notevoli di quanto ufficialmente riferito. Alcuni si sono schiantati al suolo o si sono scontrati in volo, costringendo le truppe americane a intraprendere rischiosissime operazioni di recupero prima che i talebani riuscissero a impadronirsi dell'armamento e dei droni».

Inoltre «la Cia ha allargato le operazioni paramilitari in Afghanistan» con un conseguente aumento delle uccisioni dei civili che sempre più spesso non vengono distinti nel corso dei combattimenti. La Casa Bianca ora condanna la pubblicazione definendola una minaccia per la «sicurezza nazionale». Jim Jones, il consigliere per la Sicurezza nazionale, ha detto che « Wikileaks non ha fatto alcuno sforzo di contattarci circa questi documenti. Il governo degli Stati Uniti ha appreso da organizzazioni giornalistiche che questi documenti sarebbero stati pubblicati. Proprio per la grave situazione che si era creata nel corso degli anni, il presidente Obama ha annunciato la nuova strategia, basata su un sostanziale incremento di risorse in Afghanistan».

Le parole di prammatica di sostegno al popolo pakistano e all'esercito di Musharraf sembrano ormai non poter più coprire una vicenda che rischia seriamente di produrre, sull'opinione pubblica americana, un vero terremoto.
2010-07-27 08:23:17