CITTA' DEL MESSICO - Lo hanno ucciso brutalmente, iniettandogli una siringa d'acido solforico nel cuore dopo aver scoperto che la polizia era sulle loro tracce. E' finito tragicamente il sequestro del piccolo Javier Morena, bambino messicano di soli 5 anni, rapito lo scorso 26 ottobre da 5 gangster a Iztapalapa, quartiere operaio di Città del Messico. I rapitori volevano chiedere poco più di 18 mila euro di riscatto alla famiglia, ma quest'ultima non avendo i mezzi per pagare qualsiasi somma, ha deciso di contattare la polizia e di mostrare una foto di Javier durante una trasmissione televisiva. A questo punto i gangster, tra cui una donna e un minorenne, hanno preso la fatale decisione di uccidere il bambino. Gli costerà cara: sono stati tutti arrestati e adesso rischiano di passare il resto dei loro giorni in galera
RAPIMENTO - Il bambino é stato rapito mentre giocava in un centro commerciale. I genitori, che lavorano al mercato ortofrutticolo, non sono ricchi e vivono in una casa modesta, hanno subito pensato al sequestro di persona visto che negli ultimi tempi sono aumentati a dismisura i rapimenti di persone che non appartengono a famiglie agiate, a cui però si può estorcere un pur modesto riscatto. Laura Vega, la mamma, di Javier ha setacciato per tre giorni tutti gli angoli di Iztapalapa, dalle case più povere ai bordelli dove numerosi bambini di strada sono costretti a prostituirsi, ma non ha trovato traccia del suo Javier. A questo punto si é rivolta alla polizia che si é messa sulle tracce del piccolo. Dopo che la foto di Javier é stata mostrata in un programma televisivo andato in onda su una televisione locale, un tassista ha chiamato le autorità affermando di aver accompagnato il bambino della foto in una casa fuori città. Il piccolo piangeva ed era in un compagnia di un teenager che affermava di essere suo fratello
NUOVA SEPOLTURA - La polizia immediatamente e' corsa all'indirizzo indicato dal tassista, ma non ha trovato più nessuno. Secondo gli inquirenti appena i banditi hanno visto la foto del piccolo in tv, si sono fatti prendere dal panico e hanno deciso di sbarazzarsene. Dopo averlo ucciso atrocemente, lo hanno seppellito su una collina fuori città. Il suo corpicino é stato recuperato qualche ore dopo dalle autorità su ordine del procuratore generale Miguel Mancera ed é stato sepolto lunedi scorso in una bara bianca vicino la casa della sua famiglia. I gangster sono stati velocemente acciuffati e portati in galera. Ma ciò non consola il dolora della madre: nonostante la pena capitale sia stata abolita tre anni fa in Messico, la donna ha invitato i giudici a ricorervi per punire i colpevoli: «Cosi potranno capire ciò che ha sofferto il mio bambino» ha concluso la donna.
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