Dove le effusioni sono proibite
A Kuala Lumpur nascosti nei taxi, a Mumbai lontani dalle ronde moralizzatrici
È considerato un inferno, un luogo di torrida perdizione. Eppure spesso è dotato di aria condizionata. Viaggia su quattro ruote, è ovviamente di colore rosso ed è la sede di peccati spesso inenarrabili. In molti paesi del mondo lo chiamano semplicemente “Taxi”. Ma a Kuala Lumpur, Malesia, è molto più di questo: è uno dei pochi luoghi pubblici dove ci si possa baciare senza rotture di scatole. Almeno, fino a poche settimane fa. Era logico che, in una società conservatrice con forte influenza integralista, le pubbliche effusioni non fossero viste di buon occhio. Ora è arrivata la proibizione. Sali su un taxi di Kuala Lumpur e ti trovi di fronte un cartello di divieto stampato sopra alle sagome di due ragazzi che avvicinano le rispettive labbra. «No kissing, please». Lim Sum, un 49 tassista malese, spiega che era prassi negoziare 30 minuti di corsa in giro per la città, per permettere ai ragazzi di baciarsi in santa pace: «Il problema è che spesso le coppie si facevano prendere dall’euforia, e finiva che andavano ben oltre. Qualcuno ha protestato ed è intervenuta la legge. Non è piacevole guidare il taxi mentre due tizi nudi si intrecciano sul sedile posteriore».
Chi non si attiene al divieto, adesso rischia la galera. Insomma: San Valentino sarà pure la festa degli innamorati, ma la sua celebrazione, stando a quello che succede in molte parti del mondo, dovrebbe trasformarsi in una giornata di sensibilizzazione. Data di nascita di un movimento per i diritti di bacio in pubblico che, in alcuni paesi, è trattato al pari della rapina a mano armata. In India, per fare un esempio, esiste una forte spinta religiosa per l’abolizione di questa ricorrenza. Ma in una città come Mumbai, trasformata dalla centrifuga globalizzatrice, i conservatori faticano sempre di più a tenere a bada gli istinti delle nuove generazioni.
Due innamorati a Puerto Escondido, Messico. Dove qualcuno vorrebbe proibire i baci in pubblico (David Alan Harvey / Magnum / Contrasto)
In fondo cosa c’è di più romantico e suggestivo del tenersi per mano lungo la bella promenade, per scambiarsi una tenera effusione? Sai, quegli attimi che vorresti fotografare per sempre? Be’, l’unica foto che si rischia a Mumbai è quella segnaletica. Solo durante lo scorso novembre le pattuglie della polizia hanno arrestato un centinaio di coppiette, amanti colpevoli di essersi lasciati andare ad effusioni pubbliche. Oscenità.
La multa è di 1.200 rupie (meno di venti euro), si trascorre la notte in galera e si obbligano i genitori a prelevarti dentro le guardine mescolati ai criminali comuni. Umiliante. È vero che qualcosa sta cambiando. Passerà alla storia il giudice della Corte Suprema S.Muralidhar che, qualche settimana fa, ha assolto e liberato una coppia di giovani sposi finiti in prigione per essersi baciati teneramente in una via centrale di Delhi. Ma ce ne vorrà per cambiare i pregiudizi. «Non ho problemi se una coppia si siede sulla panchina e parla normalmente. Ma i baci e altre cose di cui non posso neppure parlare, non si sopportano. Che si affittino una camera da qualche parte» dice il 65enne Ramesh Dhatrak, cittadino che interpreta un sentimento comune. Come se non bastasse la polizia a San Valentino, le ronde del partito ultraconservatore Shiv Sena minacciano botte a tutti quelli che si fanno beccare in atteggiamenti equivoci. Dovendo scegliere una meta esotica, preferibilmente al caldo, allora meglio provare altrove. Magari Dubai. È il nuovo business delle agenzie di viaggi, ma non esattamente la capitale dell’emancipazione. È sufficiente allattare un neonato in un luogo pubblico, per finire in prigione. Figuriamoci i baci. Presso uno dei più popolari hotel dell’Emirato, il Madinat Jumeirah, distribuiscono depliant molto dettagliati su cosa si può e cosa non si può fare.
Sulle calde sabbie della spiaggia privata dell’albergo, alcune settimane fa hanno arrestato due turisti inglesi troppo affettuosi. Era sera, c’era la luna, la brezza ammiccante. E poi anche la polizia. I due - che scandalosamente non erano neppure sposati - sono stati espulsi. Oggi il codice di comportamento dell’hotel spiega che si rischia la gattabuia per un bacetto. Ricorda comunque che i gesti affettivi non sono banditi: è permesso il buffetto, la carezza sul viso e la pacca sulle spalle. Una libidine. Si preoccupano assai dell’etichetta persino nella martoriata striscia di Gaza, nei luoghi dove - nella speranza di attrarre cineasti stranieri - dovrebbe nascere fra due anni un grande centro commerciale con studi di produzione, musei sulla storia della jihad, ristoranti e luoghi d’incontro. Abdel Salam Naser, uno degli ingegneri responsabili del progetto, mette le mani avanti: «I registi di tutto il mondo sono i benvenuti: ma non si accettano film dove un uomo e una donna si baciano». Sarà bene specificare. Il divieto di bacio, l’orrore per San Valentino, non è un tema caro soltanto alla cultura islamica.
A New York, quartiere di Williamsburg, pochi passi dal suggestivo Navy Yard, il vecchio porto commerciale, è accaduto qualcosa di simile rispetto a Gaza: il progetto di riconversione dei moli in studi cinematografici (la Hollywood della East Coast) voluto fortemente da Robert de Niro, è naufragato contro le proteste della potente comunità ortodossa ebraica che abita lì e non tollerava l’idea che baci e amplessi, finti o reali, si consumassero a pochi isolati dal loro quartiere totalmente anestetizzato: un luogo dov’è proibita la vendita di riviste con foto in copertina, e dove ovviamente le effusioni pubbliche sono gesti guidati da Satana. Più che santo, Valentino è un martire. Anche perché l’abolizione del bacio non avviene più solo in luoghi storicamente “chiusi” dal punto di vista culturale. Prendete Guanajuato, città del godereccio Messico. Il sindaco Romero Hicks, del Partido ultra cattolico Accion Nacional, ha appena emesso un nuovo decreto: 120 dollari di multa e due giorni di carcere a chi si fa beccare a baciarsi in pubblico. Il motivo, letteralmente, è perché: «…nella piazza principale i giovani sono soliti matarse de besos di fronte a vecchi e bambini». Inaccettabile. Hicks stabilirà variazioni di pena: più mite di fronte al bacio semplice. Molto più dura al cospetto - testualmente - di «agarron de olimpiada con caricias sexuales» (gara olimpica di carezze spinte). Ma dài. Ragazzi e ragazze di tutto il mondo, a San Valentino, matatevi di baci sulla pubblica piazza, please. Non è amore. È una rivoluzione
http://www.corriere.it/cronache/09_febb ... aabc.shtml