Le passioni di Raffaele: fumetti hard e Manson
PERUGIA (19 ottobre) - Si chiamava ”Baby brother”, ”Fratellino”, ed era il racconto scritto da Amanda e affidato al web. Un racconto dell’orrore, dove una ragazza viene stuprata e uccisa dal ”fratellino”, è riversa a terra, con la faccia sfregiata e muore bevendo il suo sangue. Come Meredith. Si chiamava ”The Last Blood vampire”, il sangue dell’ultimo vampiro ed era uno dei fumetti trovati sul comodino di Raffaele Sollecito la notte in cui fu arrestato.
Era una delle sue letture, assieme ai fumetti manga, giapponesi, infarciti di sesso e violenza. «Sono rimasto stupito quando mi sono accorto che Raffaele ascoltava la musica di Marylin Manson e guardava video di sesso estremo», racconta ai pm un amico di Raffaele che aveva diviso con lui la vita nel collegio dell’Onaosi, a Perugia.
Sul comodino di Raffaele c’era anche un libro che racconta l’assassinio di alcune donne con coltelli e spade e un altro che parla dei disturbi multipli della personalità.
«Questo è l’aspetto più appariscente ed impressionante di questa vicenda: e cioè il fatto che delitti efferati e crudeli - scrivono i pm Manuela Comodi e Giuliano Mignini - che un tempo erano riservati a particolarissime tipologie di criminali, oggi, per una forma di livellamento dei fenomeni criminali a tutta la collettività, per l’atmosfera satura di violenza e di efferatezza, che si respira alla televisione, al cinema e in una certa editoria, di tale crudeltà divengono capaci dei giovani che qualcuno ha definito come ”i ragazzi della porta accanto”».
Chi sono Amanda Knox e Raffaele Sollecito? Due giovani fragili finiti in un gioco più grande di loro o due ragazzi con una mente suggestionabile al punto da arrivare a fare un delitto la notte dei Santi? Quella sera Meredith sarebbe rimasta sola a casa. «Era la prima e unica notte in cui si poteva trascinare quella ragazza in un perverso gioco sessuale di gruppo», sono ancora le parole dei pm. Che proseguono: «Ciò che spinge i tre ad organizzare il festino è una motivazione di tipo sessuale, con verosimili agganci nella fumettistica di cui i tre disponevano».
Anche la data dell’orgia finita in tragedia non sarebbe casuale. Perché se è vero che Halloween era passata, l’omicidio è avvenuto, comunque, nella giornata di Ognissanti. «Quello che non si era potuto realizzare nella notte di vigilia della festività dei Santi si è potuta realizzare nella notte di passaggio con la festività dei Defunti».
Per l’accusa, dunque, non ci sono dubbi. Quell’omicidio è la conseguenza di una notte di riti, sesso e droga, una notte fuori dalle regole.
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app.php?id=10451&sez=HOME_INITALIA&npl=&desc_sez=
Già mi immagino i titoloni da studio aperto: "Emergenza satanismo", e proposte di legge per sostituire i manga con la bibbia a fumetti.