ROMA - Il salto nel futuro potrebbe essere epocale, bisogna vedere se si farà: niente più file alla posta e via alle inutili cataste di carta inutili. Da lunedì scatta il giorno della Pec-Day, la casella di posta elettronica che ha lo stesso valore di una raccomandata con avviso di ricevimento sarà attiva per 50 milioni di italiani, tutti i maggiorenni che possiedono il codice fiscale.
COME FUNZIONA - Per richiedere l'attivazione gratuita del servizio sarà sufficiente collegarsi al portale www.postacertificata.gov.it e seguire la procedura guidata che consente di inserire la richiesta. Trascorse 24 ore dalla registrazione online (ed entro 3 mesi) ci si potrà quindi recare presso uno degli uffici postali abilitati per l'identificazione e firmare il modulo di adesione. Bisognerà portare con sè un documento di riconoscimento personale e uno comprovante il codice fiscale (codice fiscale in originale o tessera sanitaria) così come una fotocopia di entrambi i documenti, da consegnare. Gli indirizzi Pec delle pubbliche amministrazioni sono invece disponibili sull'archivio informatico accessibile attraverso il sito www.indicepa.gov.it, fonte ufficiale e riferimento per gli adempimenti previsti per le amministrazioni. È stato inoltre sviluppato il sito www.paginepecpa.gov.it per rendere più semplice la ricerca degli indirizzi Pec per il cittadino.
BRUNETTA: «10 MILIONI DI UTENTI ENTRO L'ANNO» - L'obiettivo, ha annunciato il ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, è di arrivare entro l'anno a 10 milioni di utenti. Il ministro ha precisato che «il mancato assolvimento degli adempimenti relativi alla Pec influisce negativamente sulla misurazione della performance dei dirigenti che saranno penalizzati nella distribuzione dei premi di risultato». Per accelerare la diffusione della Pec nella pubblica amministrazione il ministro ha affidato all'ispettorato della funzione pubblica l'attività di controllo e al Formez la realizzazione di un'indagine diretta a quantificare la dotazione effettiva della Pec nelle p.a. A poche ore dall'avvio, nonostante stia aumentando progressivamente il numero delle amministrazioni che si mettono in regola, ancora molte mancano all'appello. In particolare, in base ai dati forniti dal ministero, (aggiornati a ieri), 29 amministrazioni centrali hanno pubblicato almeno una Pec, 12 si sono impegnate a farlo nelle prossime ore, mentre 7 risultano inadempienti Faticano ad allinearsi le Asl: sono dotate di almeno una casella di posta certificata 32 su 149. E lo stesso vale per le Università: solo 20 su 93 gli atenei virtuosi. Per quanto riguarda le Regioni, 9 sono quelle in regola (Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Puglia, Umbria, Campania e Marche);. 4 si sono impegnate a pubblicare almeno una Pec nelle prossime ore (Molise, Sicilia, Veneto e Lazio) e 7 sono inadempienti (Abruzzo, Liguria, Piemonte, Sardegna, Toscana, Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta).Tra le province, 67 sono quelle virtuose, 23 si sono impegnate ad allinearsi e 19 non sono ancora dotate dell'e-mail certificata. Sono invece già dotati di almeno una Pec 80 comuni capoluogo, mentre 11 si sono impegnati a farlo.
http://www.corriere.it/cronache/10_aprile_26/mail-certificata_1083573e-510e-11df-884e-00144f02aabe.shtml
Cazzarola, finalmente!