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COME SI PREPARA – Questo «miracolo culinario padano» è composto da uno strato di polenta di farina gialla che viene stesa come una normale «palla» di pasta di pane e condita con la salsa di pomodoro e pezzetti di mozzarella tagliati a cubetti. Per guarnire il piatto, si aggiunge una manciata di rosmarino. «Erano anni che utilizzavo la polenta come ingrediente sulla pizza, spesso abbinata al gorgonzola – ci racconta divertito Chicco Crugnola -, ma l'idea mi è venuta perché ho cercato di accostare due elementi distanti tra loro, anche nell'immaginario collettivo: la polenta è un vessillo del nord e la pizza che il simbolo del sud in tutto il mondo. Poi sapevo che a Umberto piacevano entrambe e allora ho provato l'azzardo di stendere la polenta al posto della pasta tradizionale. E il risultato è che questa nuova specialità è piaciuta non solo al Senatùr, ma anche alla mia famiglia e ai miei clienti».
BOOM DI PRENOTAZIONI – È piaciuta così tanto che adesso arrivano prenotazioni anche dalle altre regioni per una cena al ristorante di Crugnola . Ma non è solo la pizza polenta ad aver attirato l'attenzione del popolo padano attorno a questo locale. È tutta la storia di questo ristorante ad avere un legame con la tradizione lombarda e, in parallelo, con i grandi eventi politici della Lega. Lo stesso Crugnola, militante convinto duro e puro, porta un tatuaggio con il simbolo della Padania sotto al polsino della camicia. «Noi siamo tradizionalisti e i teniamo alla simbolicità del luogo – prosegue Crugnola – con il menù rigorosamente in dialetto. Ci sono poi state molte pizze dedicate ai momenti che hanno segnato la storia politica del movimento: da quella creata per la nascita della Lega Nord a quella di incoraggiamento per la guarigione di Bossi. Ora l'ultima frontiera è proprio la pizza polenta».
TEGN DUR LA PIZZA PER BOSSI - La pizza Tegn Dur è una delle più gettonate del locale. Il nome è nato dall'esigenza di incoraggiare il leader, nel corso della lunga convalescenza che ha fatto seguito al malore, ma era anche un richiamo ad uno degli slogan più spesso utilizzati dal Senatùr durante i suoi comizi: «mai molà, tegn dur» ( mai mollare, teniamo duro). «Questa è stata una pizza simbolica per me – puntualizza Chicco Crugnola -. E' nata come una pizza speciale, il mio migliore augurio di pronta guarigione al nostro leader». Roba da gladiatori, basta dare una occhiata agli ingredienti: pomodori, crauti, wurstel, pannocchiette di mais, hemmental e bacche di ginepro.
MENU' IN DIALETTO - Il menù dei lumbard è, come detto, rigorosamente in dialetto insubre. Qui, la pizza è un piatto padano senza mezze misure. Si va dalla «foo de co» (fuori di testa) alla «magut» (muratore), passando per la «legnamè» (falegname), la «barlafus» (sempliciotto, persona inaffidabile), la «umbrelè» (ombrellaio), «baloss» (stupidotto), «castigamatt», e altre ancora, alcune dai nomi in alcuni casi improponibili e intraducibili, visto che richiamano termini in vernacolo che in italiano suonerebbero alquanto volgari. Ma il fiore dell'occhiello è ora la pizza polenta, l'ultima novità. «La mia idea di pizza sposa la solidità della polenta e la veracità del pomodoro e della mozzarella – dice Crugnola - . Sono riuscito con un piatto semplice a coniugare il nord e il sud».
http://www.corriere.it/cronache/08_nove ... aabc.shtml