RAGAZZI DISERTANO LA CHIESA, IL PARROCO DICE MESSA IN SALA GIOCHI
AVEZZANO - Se i ragazzi non vanno più in chiesa, è la messa ad andare verso di loro. E così sabato sera infatti il parroco la messa l'ha celebrata tra flipper e videogames. E' successo a Trasacco (L'Aquila), centro marsicano. "Oggi, come ha detto Benedetto XVI, la vera grande emergenza é quella educativa. I giovani e gli adulti sono tutti dentro questa emergenza. Ogni iniziativa che, in un contesto missionario, tende a raggiungere i giovani lungo la strada della loro lontananza, può essere presa in considerazione".
Il Vescovo dei Marsi mons. Pietro Santoro, ha commentato in questa maniera l' iniziativa di Don Duilio Testa, parroco di Trasacco, di officiare la messa nei locali di una sala giochi del paese.
Don Duilio Testa, di 78 anni, missionario per moltissimi anni a Kisangani, nell' alto Congo, ha così parlato della sua iniziativa: "Ho maturato questa idea in considerazione del fatto che tantissimi giovani si sono allontanati dalla Chiesa ed hanno scelto questo loro modo di stare insieme in altri modi ed in altri luoghi, quali possono essere le discoteche e le sale gioco, senza la presenza dei genitori con i quali non si sentirebbero a loro agio".
Don Duilio ha anche ripercorso la sua esperienza per far capire il concetto di vicinanza alla gente e ai giovani. "Per 33 anni ho vissuto in Africa, soprattutto in Congo, zona di grandi ribellioni. Ho ripreso Tre missioni dislocate in 60 mila metri quadrati, in foresta, ed in presenza di 248 villaggi. Mi sono chiesto: "Come farò?. Ho seguito l' esempio di Gesù passando per i villaggi e stabilendo forme di collaborazione. Il mio era un passare e un ritornare consapevole che non sempre tutto è possibile e facile da realizzare". Quando è giunto a Trasacco il parroco ha notato un certo distacco dei giovani verso la Chiesa. "Non è stato difficile avvicinare i ragazzi. Sono andato da loro, nella sala giochi. Tutti i presenti, in un primo momento, si sono un po' sorpresi. Poi, invece, hanno smesso di giocare e si sono messi a disposizione per preparare l' altare e si sono proposti per le letture del Vangelo. La Santa Messa è stata seguita con grande partecipazione in un silenzio irreale". Don Duilio non si è detto pronto a ripetere l' esperienza in tempi ravvicinati.
"Le cose improvvisate riescono meglio. Se l' esperienza verrà riproposta verrà fatto con semplicità, altrimenti si rischia di cadere in una qualsiasi forma di protagonismo". Il Parroco non ha nascosto di avere, in ogni circostanza, parole di vicinanza e di confronto con i giovani. "Gesù mi ha messo sulla loro strada ed io cerco di conoscere le loro esigenze e le loro aspettative".


