Cinque coppie costrette a sposarsi
Le nozze "riparatorie" tra ultra 70enni ordinate dagli amministratori di una casa di riposo di Mojokerto
GIAKARTA - Il via vai di uomini che entravano di notte nelle stanze delle donne era noto a tutti, ma evidentemente lo scandalo è diventato intollerabile e la soluzione è stata quella di sempre: un matrimonio "riparatore". Il particolare non di poco conto è che ad ordinare le nozze non sono stati i genitori delle coppie, bensì gli amministratori di un ospizio indonesiano. Dieci anziani ospiti della casa di riposo sono stati costretti a unirsi in matrimonio per «ridurre il problema del sesso libero nella struttura».
MATRIMONI DI MASSA - Così è successo che il 75enne Siroj, ospite della casa di riposo di Mojokerto, ad East Java, si sia ritrovato sposato ad una coetanea della quale - ha ammesso - aveva appena scoperto il nome, nonostante la presunta «frequentazione notturna» nella quale - secondo un assistente sociale del posto - «probabilmente non combinava niente di buono». Tutto è stato risolto - spiega la stampa indonesiana e i blog - con una cerimonia collettiva svoltasi nei giorni scorsi, ultima di una serie di nozze di autorità ordinate per ridurre lo scandalo delle convivenze «immorali». Lo scorso 16 maggio nella cittadina di Kupang a Timor Ovest ben 476 coppie (quasi interamente cristiane) sono state costrette a un matrimonio di massa, dopo essere state scoperte a convivere «nel peccato». Il giorno prima, a Bali era toccato ad altre 105 coppie, cui le autorità avevano fornito i vestiti per la cerimonia e una dote pari a circa 35 euro.