Brescia: fa la guardia e dorme al caldo
In una vecchia pubblicità un ragazzo, per non farsi rubare l'auto nuova, teneva sul sedile, come antifurto, il pupazzo molto realistico di un cane feroce. A Urago d'Oglio, nel Bresciano, il cuoco di un noto locale ha riciclato l'idea dopo che per due volte in una settimana gli era stata rubata la macchina. Usando però un clochard di origine indiana: l'immigrato, in cambio di un tett(ucci)o sulla testa, dorme in auto facendo da antifurto umano.
L'auto del cuoco, Enrico Mai, la scorsa settimana è stata rubata per ben due volte, e in entrambi i casi è stata utilizzata per mettere a segno "spaccate". Dopodiché, recuperata, è tornata in mano allo chef. Il quale, stanco di vedersi soffiare la vettura è corso ai ripari. "Assumendo" un antifurto umano: un indiano che, allontanato dalla comunità di connazionali dopo un litigio, dormiva per strada.
"Quando l'ho visto sdraiato a terra - racconta Mai al Corriere della Sera - mi è venuta l'idea. Ho pensato di dargli una mano sfamandolo e procurandogli un giaciglio più comodo": i sedili dell'auto. Così ora l'immigrato passa le sue notti dormendo nell'auto del cuoco. Il quale, a sua volta, può dormire sonni tranquilli senza timore che gli venga di nuovo rubata l'auto.
Fonte: TgCom
Non voglio immaginare la puzza che ci deve essere in quell'auto la mattina dopo
