MILANO 20/08/2009 - Attenzione a non scambiarla per una escort, né tantomeno per una prostituta. Perché Lucrezia è una Mistress. Una “padrona” professionista, che per mestiere frusta e tortura gli uomini nel suo dungeon attrezzatissimo in zona Fiera (che non è altro che un scenografico studio delle torture). Senza fare mai sesso. E che guadagna, quando va bene, anche 10mila euro al mese.
Come si è avvicinata a questa professione?
«Premesso che sono nata in una famiglia benestante nei dintorni di Milano, che tutt’ora ignora la mia seconda vita, dopo il liceo classico mi sono laureata in Lingue Straniere e ho cominciato a lavorare come interprete in Francia. A quei tempi una delle ultime tecnologie era il videotel, che in Francia si chiamava minitel e che permetteva di chattare. Una sera mi imbattei in una stanza dedicata a utenti appassionati di pratiche fetish e sadomaso. Ecco come ho iniziato ad avvicinarmi a questo mondo. Dopo diversi mesi passati a chattare, un cliente mi chiese un incontro dal vivo. Superai l’imbarazzo, acquistai abiti e strumenti adatti per l’occasione e mi presentai all’appuntamento. Fu il mio battesimo».
Oggi chi sono i suoi clienti?
«Uomini di tutti i ranghi sociali e di tutte le età: dall’operaio al manager, per lo più sposati. In genere hanno dai 35 anni in su, ma non mancano i giovanissimi, che magari vengono solo una volta incuriositi dalla novità».
Ci sono anche coppie?
«Sì, ma sono una netta minoranza, direi una quindicina all’anno».
Quanto si guadagna mediamente?
«Dipende. In ogni caso oggi si guadagna meno di un tempo. L’offerta è cresciuta e la crisi si sente. Se negli anni ‘90 il mio cachet era di 1 milione di lire all’ora, oggi invece parto dai 300 euro all’ora, a seconda dei servizi richiesti».
A proposito, quali sono le pratiche più richieste?
«Il feticismo dei piedi, la sodomizzazione, il face sitting e le pratiche clinical, come il cateterismo o l’uso di aghi».
Quali caratteristiche deve avere una Mistress?
«Deve essere dotata di molta fantasia e di una spiccata capacità di capire la psicologia delle persone».
La bellezza non serve per avere successo, quindi?
«Non è essenziale: fondamentale è saper sostenere il ruolo di Mistress, che non è assolutamente facile».
Quanto dura la carriera di una Mistress?
«È una professione abbastanza duratura: si comincia in genere sui 30 anni e si può andare avanti fino ai 60».
Come mai non ci sono Mistress più giovani, sui 20 anni?
«Ci sono, ma sono pochissime, perché non sono credibili. La Padrona deve ricordare allo Schiavo la madre, la zia, la sorella. Una ragazza di vent’anni stona con questo ruolo».
Dal lavoro alla vita privata: è complicato conciliare l’amore con questa professione?
«Molto. Gli uomini italiani hanno difficoltà ad accettare che la propria donna passi il suo tempo con degli uomini nudi. Anche se gli spieghi che non sei attratta sessualmente da loro e che non ci fai sesso. Una volta ho tentato di nascondere al mio fidanzato la mia vita, ma non riuscivo a reggere il doppio gioco».
Risultato?
«Quando gli ho raccontato la verità, la storia è finita».
Oggi è fidanzata?
«No».
http://www.cronacaqui.it/news-guadagno- ... 25859.html