L'inquinamento fa bene agli uccelli. Lo ha scoperto un'equipe di scienziati dell'Università di Cardiff, nel Galles. Nonostante gli ambientalisti e gli animalisti sostengono che l'uomo in qualche modo sia responsabile della maggior parte dei cambiamenti climatici e della scomparsa di specie animali, c'è chi sostiene che un poco di smog in più renda i volatili musicalmente più aggraziati.
Si insomma, prima di tirare le cuoia i pennuti cantano come il migliore dei lirici. In un esperimento condotto con un campione di storni, a cui sono stati somministrati alimenti volutamente contaminati con le sostanze inquinanti più comuni, i ricercatori hanno riscontrato negli uccelli un maggior sviluppo della parte del cervello che governa il canto, nonché un arricchimento della musica prodotta.
I volatili, forse consapevoli di essere ormai alla frutta, si esibiscono in performance fuori dal comune e la cosa piace agli esemplari di sesso femminile. La cosa, ovviamente è negativa e non positiva. I poveracci hanno sì più opportunità di accoppiarsi ma, essendo loro stessi degli individui "meno sani" rischiano di compromettere le generazioni future.
Ambè, se lo dicono gli scienziati
