Elizabeth Anne Gubbins e Mary Clare Collins, due irlandesi di 27 e 28 anni, sono state uccise in un incidente stradale avvenuto a Roma intorno alle tre di notte. Una Mercedes classe B che viaggiava a folle velocità guidata da Friedrich Vernarelli, 32 anni, romano, le ha centrate mentre attraversavano sulle strisce pedonali il Lungotevere Altoviti, tra Castel Sant'Angelo e via della Conciliazione.
Le due vittime, che erano andate insieme ad altre due amiche in un locale per festeggiare il giorno di San Patrizio, patrono dell'Irlanda, sono morte sul colpo: la prima è stata scagliata a trenta metri di distanza, la seconda è stata trascinata per circa 50-60 metri. Il guidatore, secondo i vigili con un tasso alcolico nel sangue quattro volte superiore al consentito (si è rifiutato di sottoporsi al narcotest), è scappato senza prestare soccorso, ma è stato fermato dopo aver investito altre auto parcheggiate e cassonetti della spazzatura finendo la sua corsa contro un'edicola. Una pattuglia dei vigili della zona Prati lo ha bloccato e il magistrato lo ha posto agli arresti domiciliari. L'area intorno all'incidente è rimasta transennata per tutta la notte fino a mattina per gli accertamenti.
La procura della Repubblica di Roma chiederà nelle prossime ore al gip la convalida dell'arresto di Vernarelli, giornalista pubblicista, figlio di Roberto, ex dirigente della polizia municipale ed ex presidente del XVII municipio di Roma. Per il giovane, accusato di omicidio colposo, omissione di soccorso, guida in stato di ebbrezza e danneggiamenti, il pm potrebbe chiedere contestualmente anche la custodia cautelare in carcere. Il magistrato di turno, dopo che l'uomo era stato bloccato, aveva disposto gli arresti domiciliari. Secondo quanto si è appreso non era ancora emersa la circostanza che Vernarelli fosse ubriaco in quanto l'uomo, dopo l'arresto, si era rifiutato di sottoporsi al test che misura il tasso di alcool nel sangue.

Roma: "E' disperato, vuole suicidarsi"

"Friederich è disperato, si vuole buttare dalla finestra, lo abbiamo sedato perché piange continuamente". Dopo il terribile incidente in cui suo figlio ha investito uccidendo due giovani turiste senza prestare soccorso, interviene il padre Roberto Vernarelli, ex dirigente della polizia municipale ed ex presidente di municipio a Roma. "La mia spiegazione è che ha perso la testa", "non capisco, normalmente è astemio", "un po' troppo bamboccione".
"Per mio figliola vita finisce qui ... Ora minaccia di uccidersi". Non riesce a darsi spiegazioni dell'accaduto Roberto Vernarelli, che descrive il figlio, che cogestiva un bed&brekfast sotto casa, come un ragazzo normalissimo e pure un po' bamboccione.
Sulle voci che fosse ubriaco e avesse un tasso alcolico nel sangue di quattro volte superiore al consentito, l'ex comandante dei vigili, commenta: "Normalmente è pure astemio per cui non capisco dove abbia bevuto, con chi".
"Stiamo cercando di rintracciare i genitori delle ragazze - aggiunto il padre dell'investitore - anche perché quella è una tragedia grossa: due ragazze morte e un vita distrutta".
Quando è tornato a casa Friederich, prosegue Vernarelli, aveva tracce di sangue e piangeva.
Per il genitore poi il fatto che il ragazzo non si sia fermato ha una sola spiegazione: ha perso la testa. "Lui non si ricorda niente, è distrutto e piange...Sa benissimo che quando fa un incidente si deve fermare, perché è stupido scappare, primo o poi ti beccano, andò vai? Per cui tanto vale fermarsi. Io ho visto - aggiunge il padre del ragazzo - un filmato di Italia 6, che c'è un testimone, un ragazzo americano che lo ha visto fermarsi dopo l'incidente, è risalito e poi se ne andato. Si vede che è sceso, si è reso conto e ha perso la testa. La spiegazione logica è questa e suffragata da questa testimonianza".
A chi gli chiede se ha visto il video che gira sul web, in cui Friedrich guida senza le mani sul volante, Vernarelli risponde: "Queste sono cose che comunque tutti i ragazzi...bisogna vedere quando l'ha fatto, magari a vent'anni uno queste cose le fa, per giocare. Non lo so".
E poi l'accusa: "Quando hai un figlio normale, una cosa del genere non te la puoi neppure immaginare. Ma ho l'impressione che si voglia creare un mostro ad ogni costo. Questo è sciacallaggio".