Il titolo era diverso, lo so, ma non ho saputo resistere
Falso sacerdote a San Pietro
Voleva confessare i fedeli
CITTA' DEL VATICANO - L'abito talare era autentico, ma qualcosa nel suo comportamento non ha convinto il personale di sicurezza: così è stato bloccato e smascherato un impostore che tentava di introdursi in un confessionale nella Basilica di San Pietro. L'episodio è stato raccontato sull'Osservatore Romano dal giudice unico dei Tribunali dello Stato della Città del Vaticano, Gianluigi Marrone.
L'uomo - ha raccontato Marrone citando l'episodio ad esempio di collaborazione Italia e Vaticano - non ha convinto con il suo modo di fare il personale, che ha avviato controlli. Nonostante fosse in possesso di tesserino interno e di regolari documenti, agli addetti alla sicurezza erano rimasti dei dubbi. "E stato sufficiente un controllo incrociato con le autorità italiane per smascherarlo - ha rimarcato Marrone - perché aveva agito anche in Italia". Si trattava però - ha aggiunto - "di un caso di usurpazione di titolo ecclesiastico e per tale motivo è stato giudicato dal nostro Tribunale".
Il giudice unico vaticano ha poi reso noto: "Si sono da poco conclusi i lavori di una commissione istituita dalla segreteria di stato, che ha proposto proprio la modifica della legge che fissa le fonti del diritto". La modifica "consentirebbe di fare riferimento alla legislazione attualmente vigente in italia, almeno per il diritto civile". Tra i casi di cui il magistrato si deve occupare, oltre al caso del finto prete, vi sono le rogatorie internazionali, gli scippi nella basilica vaticana, ma anche piccoli furti negli spacci annonari nonché la tutela della sicurezza sul lavoro nello stato vaticano.
da
Repubblica
