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La felicità? È una questione di DNA

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La felicità? È una questione di DNA

Messaggiodi Isa il 07 mar 2008 09:26

Secondo uno studio scozzese dipende per il 50 per cento dal nostro corredo genetico

SCOZIA (Regno Unito) - Chi non si è mai interrogato sul perché sia così difficile essere felici? Una risposta potrebbe giungere da una ricerca condotta dall'Università di Edimburgo in collaborazione con l'Istituto di Ricerca Medica di Queensland in Australia.

LO STUDIO - Sono state prese in considerazione 900 coppie di gemelli, omozigoti ed eterozigoti, poiché i primi hanno un identico patrimonio genetico mentre i secondi presentano differenze sostanziali pari a quelle di normali fratelli. Il criterio di scelta degli individui che hanno preso parte al test è stato determinato in base a caratteristiche personali che precedenti studi hanno dimostrato incidere sulla curva della soddisfazione, vale a dire una scarsa tendenza alla preoccupazione, la socievolezza e la coscienziosità. La comparazione dei risultati dei due gruppi ha consentito ai ricercatori di determinare quanto un particolare tratto caratteriale venga influenzato dalla genetica. La conclusione alla quale sono giunti i ricercatori scozzesi è che metà della nostra possibile felicità è legata al nostro corredo cromosomico, mentre il restante cinquanta per cento dipende dallo stile di vita, dalla carriera intrapresa e dalle relazioni sociali. Il direttore dello studio, il dottor Alexander Weiss, sostiene che la felicità, unitamente alla vita e alla libertà, sia uno dei desideri fondamentali degli esseri umani e che una cospicua quota di gioia di vivere possa essere spiegata soltanto attraverso l'architettura genetica della personalità.

SCIENZA DELLA FELICITÀ - La scienza della felicità è un campo in rapida espansione, grazie a una richiesta sia pubblica che aziendale finalizzata alla comprensione di tutto ciò che è benessere. Qualche tempo fa l’Economist dedicava una copertina al tema Happiness, sdoganando definitivamente questo tema dal terreno delle emozioni e facendolo entrare a pieno titolo anche in settori prima poco famigliari, come l’economia. Ora è un argomento trasversale, studiatissimo come mai e inseguito come sempre. E si inizia a pensare che dove non è riuscita la politica, la finanza o la psicologia, possa arrivare proprio la scienza della felicità.

EREDITÀ - Dunque secondo lo studio dell'Università di Edimburgo, dai genitori non si ereditano soltanto i tratti somatici, ma anche quelli caratteriali, e si riceve una sorta di lasciapassare per la felicità (o per l'infelicità). Ma questo lascito, nel caso sia negativo, non deve spingere alla rassegnazione e all'accettazione passiva di una triste sorte. Esiste pur sempre un residuo cinquanta per cento che è nelle nostre mani. E poi, come suggerisce il direttore della ricerca, bastano pochi semplici accorgimenti per portare un po' di luce anche nelle vite più buie. Per esempio, richiamare alla mente i propri punti di forza o evocare con la memoria, la sera prima di dormire, tre avvenimenti della giornata che ci hanno procurato piacere. Ciascuno di noi potrà continuare a inseguire la propria felicità, con buona pace dei genetisti.

http://news.bbc.co.uk/2/hi/health/7278853.stm
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Re: La felicità? È una questione di DNA

Messaggiodi MrFrag il 07 mar 2008 09:28

quindi puoi fare un test ed abortire un feto se scopri che potrebbe diventare emo? :wha
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Re: La felicità? È una questione di DNA

Messaggiodi Isa il 07 mar 2008 09:29

credo sia un atto di amore verso quel bambino e vesro l'umanità che dovrà stargli attorno :sis
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Re: La felicità? È una questione di DNA

Messaggiodi LadyAugustaBracknell il 07 mar 2008 11:14

piuttosto i figli degli emo non c'è speranza che non siano emo.
mah secondo me è una stronzata, raramente dei gemelli omozigoti hanno lo stesso identico carattere, anzi spesso sono proprio l'opposto.
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Re: La felicità? È una questione di DNA

Messaggiodi Maestro il 07 mar 2008 12:00

Beh, io e mia sorella ci assomigliamo, come carattere, e per quanto riguarda la felicità siamo entrambi un po' bipolari... :sis
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Re: La felicità? È una questione di DNA

Messaggiodi Isa il 10 mar 2008 11:21

IL SENSO INGLESE DELLO HUMOUR? SI TROVA NEL DNA

Negli inglesi il feroce e surreale senso dello humour, il gusto della battuta sarcastica e la capacità di autodeprecazione sono caratteristiche innate: stanno nel profondo del loro dna. A differenza degli americani, geneticamente limitati alla scherzosità più innocente e gioviale. La scoperta, riportata oggi con risalto dal domenicale 'Independent on Sunday', è stata fatta all'università canadese dello Western Ontario analizzando il senso dello humour in duemila gemelli inglesi e in altrettanti gemelli americani. Negli Stati Uniti la tendenza al sarcasmo sembra soprattutto associata, per quel poco che viene praticata, al contesto familiare in cui si cresce. In Inghilterra invece esiste in apparenza una solida "base genetica" che spiega il debole per l'umorismo negativo, aggressivo, mordente. Benché si considerino portatori di un senso dello humour più intelligente rispetto ai cugini di oltre Atlantico, gli inglesi non hanno però molte ragioni per andar fieri della 'scoperta' appena fatta in Canada: sarcasmo, autodeprecasione, umorismo sferzante sono infatti associati a tratti nevrotici di personalità, a problemi di depressione e ansia.
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Re: La felicità? È una questione di DNA

Messaggiodi Maestro il 10 mar 2008 13:21

Isa ha scritto:sarcasmo, autodeprecasione, umorismo sferzante sono infatti associati a tratti nevrotici di personalità, a problemi di depressione e ansia.


:sis
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Re: La felicità? È una questione di DNA

Messaggiodi LadyAugustaBracknell il 10 mar 2008 14:25

ma che studio di merda! sono seriamente incazzata che qualcuno abbia buttato via i soldi per finanziare degli studi simili quando c'è gente che muore di fame!!!
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