Polsi e gola tagliata: lei morta, lui grave. E' accusato di omicidio
La coppia di giovani in un lago di sangue in un appartamento di Roma. Sul letto un biglietto: «Perdonateci»
ROMA - La ragazza era già morta, con profonde ferite da taglio al collo e ai polsi. Anche il ragazzo aveva tagli, ma solo alla gola. Li hanno trovati in un appartamento in via dell'Acqua Paola n.6, in zona Trionfale, a Roma. Accanto al letto sul quale erano riversi, in un lago di sangue, è stato trovato un biglietto, poche righe scritte per i genitori: «Speriamo di non avervi deluso. Siamo stanchi, perdonateci. Lasciateci insieme, addio. Loredana e Nicolò». Ora lui, Nicolò Di Stefano, ricoverato in rianimazione al Gemelli ma non in pericolo di vita, è accusato di omicidio. I due fidanzati, 25 e 24 anni, convivevano in un appartamento, in una bella palazzina di proprietà dei genitori di lui, in una strada privata.
L'ACCUSA - Dopo il ricovero in ospedale Nicolò Di Stefano, il giovane trovato in gravi condizioni, è stato accusato dell'omicidio della sua fidanzata, Loredana Benincasa, originaria della Puglia. Ciò farebbe pensare a un «suicidio assistito» seguito da un tentato suicidio, e renderebbe più chiari i contorni della tragedia avvenuta nella villetta di vicolo Acqua Paola. Gli investigatori avrebbero anche trovato le armi con le quali il giovane avrebbe «aiutato» la compagna a suicidarsi e poi avrebbe tentato di togliersi la vita: vicino al letto, dove erano riversi i corpi, hanno trovato due rasoi da barbiere e un coltello a serramanico sporchi di sangue. Il biglietto, trovato anche questo accanto al letto, porta la firma dei due e, da un primo esame, sarebbe stato scritto da entrambi.
LE INDAGINI - «È un dramma familiare. Stiamo ricostruendo quello che è accaduto». Lo ha affermato il vice questore aggiunto della Questura di Roma, Francesca Monaldi, lasciando la villetta. Per l'investigatore «il biglietto trovato vicino al letto denota, senza dubbio, la presenza di problemi familiari: al momento non conosciamo la situazione della famiglia né conosciamo quella dei ragazzi, in queste ore lavoreremo per ricostruire la vicenda». Secondo quanto si è appreso, all'interno della casa non è stata trovata traccia di sostanze stupefacenti. Sarebbe statO accertato inoltre che i due, al momento della tragedia, non erano soli in casa: probabile la presenza dei genitori del giovane, che abitano al piano superiore della villetta. Nicolò Di Stefano è attualmente nel reparto di Rianimazione, in prognosi riservata: è in condizioni gravi ma non in imminente pericolo di vita.