Quattro destri e uno sinistro. Tre sono di uomini e uno di donna, il quinto ancora incerto
WASHINGTON – I primi due li hanno rinvenuti sulle coste delle isole Jedediah e Gabriola in agosto. Il terzo su una spiaggia dell’isola Valdez. Il quarto nell’acqua davanti all’isola Kirkland. L’ultimo lo hanno trovato lunedì sull’isola di Westham. Stiamo parlando di piedi. Quattro destri (tre di uomo e uno di donna) e un sinistro. Ognuno «contenuto» in una scarpa da ginnastica di tipo comune. Secondo i medici legali i piedi non sarebbero stati tagliati ma si sarebbero staccati da un corpo in decomposizione. I macabri reperti – trovati in un’area compresa tra lo stretto di Georgia e Vancouver - hanno alimentato le teorie più strane:
1) Le vittime di un naufragio di clandestini
2) I resti di cinque persone perite in un incidente aereo nel 2005
3) Le «prede» di un presunto serial killer che sarebbe responsabile della sparizione di decine di giovani nella regione
4) Le vittime di una guerra tra gang.
La polizia canadese si limita ad affermare che considera l’intero caso di «natura criminale» e si affida ai test dei laboratori. Con l’ormai miracoloso – o quasi – Dna spera di risalire all’identità di qualche scomparso. Al tempo stesso invita opinione pubblica e stampa a non lanciarsi in speculazioni. Un suggerimento caduto nel vuoto. Alcuni ritengono che si tratti di una semplice quanto orrenda «coincidenza». L’esperto di correnti marine Curtis Ebbesmeyer, pur ammettendo che non è inusuale trovare resti umani sulla costa del Pacifico, sospetta, all’opposto, un evento delittuoso. E avanza l’ipotesi che ciò sia avvenuto sul fiume Fraser che sbocca proprio nello stretto.