ROMA - Un calabrone va a caccia di cibo con la stessa 'tattica' con cui un assassino colpisce le sue prede. Lo afferma uno studio dell'università di Londra, secondo cui lo studio di come questi insetti si muovono potrebbe fornire strumenti utili nelle indagini. I ricercatori hanno studiato con l'aiuto di due ex detective il modo in cui il calabrone si sposta di fiore in fiore, applicando dei piccoli numeri sulla schiena degli insetti e annotando su che fiori si posavano grazie anche a dei radiotrasmettitori.
Il risultato è stato che l'insetto non mangia mai vicino al nido, creando una vera e propria 'zona cuscinetto', per evitare che i predatori riescano a trovarlo. Questo tipo di comportamento è simile a quello dei serial killer: "Molti assassini colpiscono nelle vicinanze di casa, ma non nel proprio palazzo - conferma Nigel Raines, che ha coordinato lo studio pubblicato dalla rivista Interface - per paura di essere visti da qualcuno che conoscono".
Questo comportamento, spiegano gli esperti, è applicabile a un gran numero di altri animali, dai pipistrelli agli squali. Nel caso dei serial killer i ricercatori sperano di creare modelli matematici in cui sostituendo alla posizione dei fiori quella di dettagli delle scene del crimine, dalla posizione dei corpi ad eventuali auto abbandonate, si riesca ad avere elementi utili per la ricerca dell'assassino.
Fonte: Ansa
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