"Si è scomodato su questo tema persino il New York Times qualche mese fa, insieme a fior di riviste di scienza dell’educazione e di pediatria. A ben pensarci, è uno dei più diffusi nel mondo della famiglia moderna: il bimbo vuole dormire nel letto dei genitori. Quando ho letto della diatriba fra psicologi ho subito pensato come questo sia un problema delle società ricche: nelle comunità più povere il fatto di dividere un letto con fratelli o genitori ed avere più letti nella stessa stanza è una necessità (e come tale non crea né dubbi né ansie), mentre dormire in un letto proprio e in una stanza separata è un privilegio. Ma nelle famiglie moderne, in cui spesso il figlio è unico e i genitori vengono magari da esperienze di vita da single, il dormire insieme può diventare un problema, o per lo meno una fonte di perplessità. Un fenomeno analogo è successo con il cibo: per le comunità più povere è un premio («se ti comporti bene avrai un pasto», dice il genitore), mentre nelle nostre civiltà è diventato fonte di ricatto («se non mi dai ciò che voglio, mi rifiuto di mangiare», dice il figlio). Forse proprio perché mamma e papà non lo prevedono, e dunque ha un che di proibito, sta di fatto che il sogno della maggior parte dei bambini di oggi è il lettone e il dubbio che tormenta le giovani coppie è: sarà giusto o sbagliato? Se accettiamo, faremo male al processo di crescita del bambino e al suo percorso di indipendenza e autostima? Se rifiutiamo, gli negheremo implicitamente affetto e protezione? E che ne sarà della coppia e della privacy? La scienza allarga le braccia di fronte a questi dilemmi, anche se ci sono alcuni studi sull’evoluzione del bambino che ha dormito nel lettone. Io, padre di sette figli, sostengo che, come dicevano le passate generazioni, nessuno è mai pronto al mestiere di genitore e nessuna scuola ti prepara. Da scienziato dico anche che la procreazione è, insieme alla conservazione della specie, il più forte degli istinti del genere umano e pertanto l’essere padre e l’essere madre è qualcosa di naturale per la nostra biologia. Quindi sono convinto che nell’atteggiamento con i nostri bambini dobbiamo seguire le nostre predisposizioni naturali: se siamo affettuosi, non freniamo i nostri gesti; se siamo riservati, non imponiamoci atteggiamenti forzati.
Se allora una coppia ha piacere di accogliere il proprio bimbo nell’intimità del proprio letto, è bello che lo faccia con amore e disinibizione e che si gusti fino in fondo la gioia di un piccolo corpo caldo da coccolare, anche durante la notte." 
ma siamo impazziti?