L'ateneo barese infatti porta ancora il nome del duce, che nel 1925 lo inaugurò. Dopo la caduta del fascismo, l'intestazione "Benito Mussolini" è lentamente scomparsa dalle targhe, dai timbri e dai certificati di laurea emessi dall'università. Ma non è mai stata ufficialmente abrogata. Anche per questo il rettore Corrado Petrocelli voleva approfittare del trentesimo anniversario dell'assassinio di Aldo Moro per voltare definitivamente pagina. La sua proposta è passata all'unanimità sia in Senato accademico che in consiglio d'amministrazione.
Prima di inoltrare la richiesta al ministero dell'Università, il rettore ha voluto sottoporre a tutte le facoltà del secondo ateneo del Mezzogiorno la nuova intestazione: "Università del Levante Aldo Moro". Ma, a sorpresa, la bocciatura è arrivata proprio da Giurisprudenza. Con una netta maggioranza il consiglio di facoltà si è espresso contro questa decisione. Pochi minuti dopo avere votato no, i rappresentanti di Azione universitaria, il collettivo studentesco di estrema destra, diffondevano un comunicato per esprimere la loro contrarietà ad intitolare l'ateneo ad un "uomo politico di parte".
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Ne è nato un vespaio. L'onorevole Gabriella Carlucci, rieletta in Puglia per la seconda volta nel Pdl, ha definito le dichiarazioni degli studenti "al limite del cretinismo militante". E ha promesso: "Sarà mio preciso dovere di deputato eletto in Puglia fare il possibile e l'impossibile perché la più grande università pugliese sia intitolata ad Aldo Moro".
Ma il voto contro Aldo Moro non è arrivato solo dalle associazioni studentesche politicizzate. Anche il preside di Giurisprudenza, dopo aver espresso parere favorevole in Senato accademico, in consiglio di facoltà ha votato contro la proposta del rettore. "In Senato ho votato sì - dichiara - perché mi sono attenuto all'opinione della maggioranza. Ma già lì avevo espresso i miei dubbi. Non capisco tanto clamore, comunque, e non sono affatto d'accordo che questo voto sminuisca la figura di Moro. Sono contrario ad intitolare a lui l'ateneo perché penso che il processo di mitizzazione dello statista e del martire delle Br farebbe passare in secondo piano la figura dell'uomo Aldo Moro". Nel frattempo, in questo modo, l'ateneo resta intitolato al Duce.
Ma il parere espresso dal consiglio di facoltà alla fine non potrà determinare l'affossamento della proposta del rettore. Ieri la facoltà di Giurisprudenza di Taranto ha votato a favore del cambio d'intestazione. Se, dopo che tutte le facoltà esprimeranno il proprio parere, il cambio di denominazione sarà accettato dal Senato accademico, l'ultima parola spetterà al futuro ministro dell'Università. Il rettore Corrado Petrocelli attende quell'evento senza preoccupazione: "Credo che Aldo Moro, in quanto nostro docente più illustre, per l'attenzione che ha sempre dimostrato verso l'università e per il modo in cui è stato ucciso, possa rappresentare tutti i docenti e i professori dell'università di Bari".