Il frontman dei DOWN Phil Anselmo si ha parlato recentemente con Antiquiet.com, rilasciando dichiarazioni sui PANTERA e sulla sua supposta dipendenza da droghe.
A riguardo dei PANTERA:
"Mi mancano quei giorni, Dimebag e Vinnie, tutta la crew, il vibe, la fierezza che ci circondava... Io e Rex dicevamo sempre che ci saremmo chiusi in una stanza tutti insieme, e avremmo discusso e urlato... e molto di quel discutere sarebbe stato colpa mia, ma al tempo ero un uccello con un'ala spezzata. Avevo bisogno di quell'intervento alla schiena, ero patetico. E... ho fatto delle scelte sbagliate. A volte devi arrivare per forza a scontrarti con le persone che ami, ma farlo davanti al mondo intero è diverso".
A riguardo della supposta dipendenza da droghe:
"Non ho mai sentito nessuno dire che sono tornato a drogarmi; è ridicolo. E' stupido cazzo. Ma andassero tutti affanculo, davvero. Sto vivendo la mia vita, facendo esattamente quel cazzo che voglio... non mi interessa far bella figura con la gente. E la gente... la gente parla: sono stato gay, il mio collo si è spezzato facendo stage diving, sono stato anche satanista e sostenitore della supremazia bianca...
Sono più forte di qualsiasi uomo della mia età. E non bevo nemmeno alcoolici. Dopo l'intervento alla schiena non sai mai come andrà, puoi stare bene un giorno o un'intera settimana, ma basta che cambi il tempo perchè arrivi il dolore. Dolore, dolore... io e il dolore siamo intimi. Ma attraverso la terapia, lo yoga, il Pilates e altre pratiche ho imparato a rendere il dolore almeno tollerabile.
Sono dipendente da un'unica sostanza, si chiama Lyrica. Moltissime persone che hanno dolori alla sciatica lo assumono. I miei dolori post intervento sono dovuti a un ricongiungimento dei nervi non appropriato. La assumo tre volte al giorno, ma sono stanco anche di quello. Il fatto è che mi aiuta, diminuisce il dolore. Il mio piede sinistro è sempre 'addormentato'. ma lo stretching e l'attività fisica fanno circolare il sangue, cosa importantissima. Ogni giorno faccio anche 10 round di boxe col sacco. Tutto questo per dire che puoi lavorarci sopra, o diventare un tossico. A tutti quei chiaccheroni dico di mettersi nei miei panni. Getterebbero la spugna dopo 10 minuti del mio allenamento. In ogni caso le cose vanno molto meglio. Ora posso dire che i dottori hanno messo a posto quello che mi uccideva. Ora sono seduto qui col titanio nella schiena, dicendo che più mi alleno più va meglio. Dopo tre anni però basta poco per ripiombare nel dolore".