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Gorgoroth: il verdetto

Novità e rumors dal mondo del metallo

Moderatore: Something Wild

Gorgoroth: il verdetto

Messaggiodi Leadingtherats il 10 mar 2009 21:49

Oooh, a quanto pare finalmente è finita l'annosa questione (che ci ha ampiamente ammorbato i coglioni) del diritto ad utilizzare il nome Gorgoroth.

GORGOROTH: Infernus vince la disputa?
Pare che sia finalmente stato rivelato il verdetto sulla disputa riguardante il possesso dei diritti del nome GORGOROTH che da tempo vedeva protagonisti il cantante Gaahl e il bassista King ov Hell contro il chitarrista Infernus. Quest'ultimo (vero nome: Roger Tiegs) ha infatti pubblicato quanto segue sulla sua pagina MySpace: "La Oslo City District Court ha oggi [martedì 10 marzo] emesso il verdetto sulla questione principale nel caso sui diritti del nome GORGOROTH, che ha avuto luogo alla fine del gennaio 2009. La corte ha deciso che la registrazione del nome GORGOROTH effettuata da King ov Hell con il numero #243365 NON è valida e questa verrà quindi cancellata. La corte dichiara che King ov Hell e Gaahl si sono auto-esclusi dalla band GORGOROTH quando hanno tentato di licenziare Infernus nell'ottobre del 2007. La corte dichiara inoltre che Infernus non può essere escluso dai GORGOROTH, a meno che lui stesso decida di andarsene. Infernus è molto compiaciuto, ma non sorpreso da questo verdetto. Le rimanenti questioni riguardanti gli aspetti finanziari della disputa devono ancora essere stabilite".

http://www.metalitalia.com/articles/26796/gorgoroth_infernus_vince_disputa.html


GORGOROTH: parlano Gaahl e King
Il sito Blabbermouth.net ha ricevuto il seguente comunicato dal bassista King ov Hell (vero nome: Tom Cato Visnes) e dal vocalist Gaahl (vero nome: Kristian Espedal) riguardo gli ultimi sviluppi della disputa legale con il chitarrista Infernus sul possesso dei diritti del nome GORGOROTH:

"Per quanto riguarda il recente processo per l'assegnazione dei diritti sul nome GORGOROTH, Gaahl e King confermano che parte del verdetto è stata emessa e che questa è andata a favore di Infernus. Questo è solo un verdetto parziale sul caso. Data la sua complessità, ci saranno ulteriori udienze e il verdetto finale verrà annunciato entro poche settimane.

Il giudice è giunto alla conclusione che è impossibile estromettere un membro originale da una band, anche se quest'ultimo non contribuisce nè a livello musicale nè lirico. Il giudice ha inoltre dichiarato che non è possibile cacciare un membro originale da una band anche se quel membro si rende protagonista di azioni viste come irrispettose nei confronti di promoter, membri session e altri collaboratori.

Gaahl e King augurano a Infernus la miglior fortuna nell'utilizzo del nome GORGOROTH per la sua arte.

Gaahl e King continueranno a presentare l'arte per cui erano noti con i GORGOROTH anche se con un nome diverso. Questo nuovo nome verrà annunciato a breve".

http://www.metalitalia.com/articles/26804/gorgoroth_parlano_gaahl_king.html
"Non ho mai ucciso nessuno che non meritasse d'essere ucciso, secondo gli standard correnti del nostro modo di vivere. Non ho mai distribuito materiale osceno da utilizzare a fini di masturbazione: ho accettato di parlare con Peter e Bax Engleking solo perché ero affezionato al loro padre, possa Dio dare pace all'anima sua, anche se era un fottuto crucco. Non uccido spettatori innocenti, perché è mitzvah, un comandamento, e io rispetto i Dieci Comandamenti, quando il lavoro me lo permette."

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Re: Gorgoroth: il verdetto

Messaggiodi Zagan il 11 mar 2009 12:34

Gaahl è la prossima vittima di Burzum secondo me :sis
Scherzi a parte, cioè, neanche sbatterlo fuori dal gruppo, addirittura licenziarlo :lol
Come ha fatto Amy Lee degli Evanescence con 2 suoi ex ormai musicisti :stralol
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Re: Gorgoroth: il verdetto

Messaggiodi Leadingtherats il 23 mar 2009 17:01

So you think it's over now... (cit. Kreator)

GOD SEED: riecco King e Gaahl!

Gli ex membri dei GORGOROTH Gaahl e King ov Hell, che, come noto, hanno recentemente perso la battaglia legale con il chitarrista Infernus per il possesso dei diritti del nome GORGOROTH, hanno scelto il monicker GOD SEED per rappresentare la loro arte in futuro. Secondo un comunicato stampa, GOD SEED è stato scelto perchè rappresenta il desiderio di crescere, il dio all'interno di ogni uomo e della natura e il desiderio di raggiungere il più alto potenziale di ognuno. "God Seed" è inoltre il titolo di un brano dell'ultimo album pubblicato sotto il nome "GORGOROTH" e in quel senso simbolizza cosa è stato portato dal passato all'interno di un nuovo inizio e di un nuovo futuro.

Il nuovo CD di Gaahl e King, che era stato concepito come un album dei "GORGOROTH", verrà ora pubblicato come il primo disco dei GOD SEED e dovrebbe arrivare nei negozi nel tardo 2009 tramite quella che pare sia la nuova label della band, la Indie Recordings.

King ha commentato: "Gli ultimi 18 mesi sono stati difficili sotto vari aspetti. Di conseguenza, sono molto eccitato per i GOD SEED — anche a livello personale. Se tutto va bene, ciò contribuirà sia alla mia crescita che a quella dell'intera band. È ora di utilizzare la mia energia per qualcosa che vuole vivere, piuttosto che per qualcosa che vuole morire ed essere parte del mio passato!!!"

Gaahl e King sono entrati in studio lo scorso 25 agosto nella città di Bergen, Norvegia, per registrare le otto nuove tracce composte dal bassista per il nuovo album. Assieme a Gaahl, King e Frost (SATYRICON) alla batteria, la lineup delle registrazioni include Teloch (chitarra) e Ice Dale (chitarra). Herbrand Larsen degli ENSLAVED ha prodotto ancora una volta la band in studio.


http://www.metalitalia.com/articles/27038/seed_riecco_king_gaahl.html
"Non ho mai ucciso nessuno che non meritasse d'essere ucciso, secondo gli standard correnti del nostro modo di vivere. Non ho mai distribuito materiale osceno da utilizzare a fini di masturbazione: ho accettato di parlare con Peter e Bax Engleking solo perché ero affezionato al loro padre, possa Dio dare pace all'anima sua, anche se era un fottuto crucco. Non uccido spettatori innocenti, perché è mitzvah, un comandamento, e io rispetto i Dieci Comandamenti, quando il lavoro me lo permette."

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