

Tre anni e mezzo fa, appena trasferito, stavo parlando con un mio amico (altro transfuga valdarnese, l'unica persona che conoscessi allora a Firenze) e alcuni suoi colleghi.
Uno di questi mi fa: "Ma tu sei metallaro? Allora qui dietro c'è un posto che ti dovrebbe piacere".
La sera dopo vado, entro e penso: "Bene, questa è casa mia".
Il Trip Per Tre è un pub di Firenze, situato in borgo Ognissanti 144/R, vicino alla stazione di Santa Maria Novella e non lontano dal centro storico. Nella periferia del centro, se mi passate l'espressione.
E' il classico irish pub del franchising Guinness, con birre della Guinness (l'omonima, la Harp, la Kilkenny), ornamenti della Guinness, quadretti della Guinness etc. etc.
Inoltre è decisamente piccolo, consta di due salette di dimensioni non certo imponenti.
Però è rock abbestia.
Già all'esterno, soprattutto nella buona stagione, è facile imbattersi in diverse moto parcheggiate davanti, con larga prevalenza di Harley.
Varchi la soglia, e noti immediatamente che il locale è tappezzato di chitarre elettriche appese alle pareti e foto di grandi del rock e del blues. Ovunque ti volti, ti trovi faccia a faccia con Freddie Mercury, Mick Jagger, Jimi Hendrix, Zakk Wylde, Slash (beh, faccia a faccia... Slash mica ce l'ha una faccia), Angus Young e via discorrendo.
Nel frattempo, casse e due schermi TV diffondono note e video di buona musica hard rock ed heavy metal. Tra i più gettonati: AC/DC, Metallica, Guns'n'Roses, Motley Crue, Bon Jovi, Rammstein, Judas Priest, Aerosmith (ahimé), Led Zeppelin, Ozzy, BLS. Tuttavia, uno dei tre gestori non si fa problemi a mettere su qualche DVD realizzato dai clienti più affezionati. E allora, nella serata giusta, puoi sentirti pure Behemoth, Morbid Angel, Moonspell, Enslaved, Satyricon, At The Gates ed altre simpatiche sorprese!
I tre soci che gestiscono il pub e le cameriere sono decisamente affabili e sorridenti, e nel corso della serata è pressoché certo che ti verrà offerto uno shottino di whisky, rum o altro torcibudella a scelta. La birra, anche se commerciale e di grande distribuzione, è decisamente buona (leggasi: la temperatura è giusta, le spine funzionano e vengono pulite per bene) e ben spillata.
Ma il pezzo forte del locale è, modestamente, la clientela

Clientela formata per lo più da rockers, metallari e motociclisti. E, per la gran parte, da avventori abituali. PARECCHIO abituali. A tal punto che, se qualcuno di essi non passa dal Trip per due o tre giorni di fila, cominciamo a telefonare agli ospedali. Di qualcuno dei clienti si narra che sia stato fornito ai gestori direttamente dalla Guinness, come parte integrante dell'arredamento.
Insomma, lì dentro ci conosciamo un po' tutti, e tutti conosciamo i gestori e le cameriere. L'atmosfera è quindi rilassata, intima e conviviale. L'ovvia conseguenza è che, mentre discuti davanti a una birra se siano meglio i Megadeth o i Metallica, o ti scoli uno shot di Jameson discettando se i Ramones siano o meno il gruppo più sopravvalutato di tutti i tempi, è facile che ti ritrovi a dover gestire una bella sbronza infrasettimanale non preventivata.
Ormai, ribadisco, è casa mia. Mia e della Deadly, che vi si è ambientata bene quanto me.
Se passate da Firenze, ci vediamo lì.