Allora, innanzitutto presente !
Con qualche giorno di ritardo ecco il mio mini report.
Arrivo intorno alle 20,15 e mi vedo dall'inizio i War From A Harlots Mouth. Prima direi che c'è stato un altro gruppo che non erano i "WE CAME AS ROMANS" visto anche che di loro materiale in vendita non ce n'era. Comunque i WFAHM li avevo visti l'anno scorso all'Hell On Earth .... non so se siano cresciuti loro ... o forse il fatto che l'altra volta suonarono di fronte a 50 persone e stavolta ad migliaio : però ecco, mi son parsi più convincenti. Anche se per i miei gusti un pò troppo difficili da ascoltare.
E' poi il turno degli Emmure, di cui non sapevo praticamente niente. Mi aspettavo un gruppetto abbastanza insignificante ed invece mi sono decisamente piaciuti. Intanto mi sembra riduttivo classificarli solo come deathcore : mi sembrano avere svariate influenze di altro genere, di sicuro c'è qualcosa di groove e anche di nu. Non sono stati per niente noiosi ... un pò i Chimaira ma un pò meno "rileccati" e più cattivi. E poi quando un gruppo che non conosco mi fa pogare, come direbbe Jonny Groove lo ssssssssstttttttttiiiiiiimmmmmmmmmoooooo .... di fatti sono a cercare loro dischi....
Parere opposto invece per i Bleeding Through. L'impostazione è la stessa degli Winds Of Plague, direi. Ovvero gruppo fondamentalmente deathcore, ma con tastierista figoccia e qualche assolo un pò powerone quà e là. Il genere di per sè non mi fa impazzire ... e devo dire che ad esempio gli WOP (sempre sentiti all'estragon) mi piacquero di più. Non so, forse avevano anche bisogno di riscaldarsi: mi hanno coinvolto davvero solo gli ultimi due pezzi. Da segnalare un circle pit "a tutto locale" venuto abbastanza bene. Però ripeto, 6-- per me, non di più.
Si sale di tono con i Comeback Kid. Hardcore Punk, dice Wikipedia. Ma diversi che so dai mostri sacri del genere. Personali. In certi passaggi quasi rocckettari, un pò dei Corrosion Of Conformity accelleratissimi. Molto divertenti. Saltellando saltellando i loro 45' mi sono davvero volati via. Anche loro da risentire con calma.
E infine i Parkay Drive. Palco sul tema del loro ultimo Deep Blue e si parte subito a palla. I pezzi dell'ultimo album la fanno da padrone ma il concerto non ha un momento di pausa o di rallentamento. E questo anche se non hanno mai mancato di far vedere quella loro capacità di essere seri ma non seriosi, divertendosi e facendo davvero divertire pur non smettendo mai di martellare. Anzi non solo a martellare perchè la loro caratteristica principale è di variare di continuo (growl, scream, clean, staccone spaccaossa, assolo, corettone ....) ma in modo che sembra fluido e naturale e questo non sono in tanti che riescono a farlo (vero Bleeding Through? .... vabbè ....). Macello assoluto sul singolo "Sleepwalker" (mi piaceva anche su CD ma dal vivo è una roba incredibile) ma belle anche "Karma" e "Home Is For The Heartless" ... Ancora macello sull'inno "Romance is Dead" ma davvero queste sono quelle che mi ricordo ma mi pare di non far giustizia agli altri pezzi. Cambio di palco a metà del concerto con palme e scenari "californiani" (meglio sarebbe dire australiani, noh) che compaiono sul palco e palloni da mare + canotto alla Rammstein che finiscono in pasto al marasma. Cori alla pubblico-di-Vasco su "Carrion" che apre il bis e finale spaccammazza con due pezzi belli tirati che ero troppo fatto per riconoscere. In una parola grandi. Se tornano domani torno di sicuro a rivederli!
